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Facebook e Instagram a pagamento: quanto costa la spunta blu per verificare l’account

Ora Meta punta a ottenere ricavi dalle spunte blu a pagamento per gli utenti. Non è ancora chiaro quando arriverà in Italia, ma sembra sia questione di mesi.
A cura di Valerio Berra
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Come Twitter. Ma prima come YouTube e prima ancora come Twitch. Ma non come TikTok. Il business model delle piattaforme sta cambiando. Con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook personale, Mark Zuckerberg ha annunciato che da questa settimana sono cominciate le sperimentazioni per il lancio di Meta Verified. In pratica la spunta blu a pagamento per Instagram e Facebook. Per adesso il nuovo servizio verrà introdotto in via sperimentale in Australia e Nuova Zelanda, in Italia potrebbe arrivare tra qualche mese, ma non c'è stata nessuna comunicazione ufficiale da parte dell'azienda.

Per ottenere il certificato blu, d'ora in poi l'unica via è pagare un abbonamento. Oltre alla spunta Meta ha spiegato che il pacchetto includerà anche altri servizi. L'azienda infatti prevede il monitoraggio attivo dell'account per tutelare i clienti dai tentativi di impersonificazione e furto d'identità, un servizio di assistenza dedicato e prioritario, in modo tale che l'utente possa ricevere risposte immediate e efficaci a possibili problemi, e soprattutto, parlando con un operatore e non con un sistema automatico. E poi l'abbonamento darà maggiore visibilità garantendo agli account verificati di essere esposti nel feed, nei commenti e nei post, l'azienda ha anche aggiunto che gli utenti con la spunta blu verranno raccomandati tra i suggerimenti di amicizia. Non solo, su Instagram si potranno utilizzare esclusivi Sticker per le Storie, mentre su Facebook gli utenti avranno 100 Stelle gratuite al mese per supportare influencer e creator.

A cosa serve Meta Verified e quanto costa l'abbonamento

L’abbonamento proposto da Meta, la società che controlla i due social network, permetterà agli utenti di verificare i loro account con un’identità digitale (qualcosa di simile al nostro Spid), oltre ai benefit legati alla sicurezza, all'assistenza e alla visibilità sui social. Il costo? Di base è di 11,99 dollari al mese ma per iOS, il sistema operativo di Apple, si alzerà a 14,99 dollari al mese.

Fino ad oggi la spunta blu è stata un attestato di autorevolezza, potevano ottenerla infatti solo personaggi celebri e con determinati requisiti, era anche un modo per riconoscere gli account fake da quelli originali. Ora con l'abbonamento introdotto si è trasformato in una certificazione di identità con la possibilità di "avere protezione extra contro i furti di identità e un accesso rapido al servizio di assistenza”.

Quali sono i requisiti per avere la spunta blu

Innanzitutto per ottenere la spunta blu e abbonarsi a Meta Verified sarà necessario:

  • avere più di 18 anni
  •  presentare un documento d’identità in corso di validità che riporti lo stesso nome e cognome che l'utente ha come nickname sul social di riferimento
  • presentare una foto chiara e riconoscibile.
  • l'autenticazione a due fattori dell'account.

L'azienda ha anche spiegato che terrà in considerazione lo storico delle attività dell'account. La cronologia dei post serve sia per dimostrare di essere attivi sui social sia per evitare che un account fake ottenga la spunta blu. Un problema che ora sta pesando su Twitter, molti utenti infatti sono certificati nonostante siano falsi o diffondano informazioni fuorvianti. Non ci saranno invece modifiche per gli account oppure le pagine che già avevano ottenuto la spunta blu in precedenza.

Quando arriverà in Italia

Meta Verified verrà testato prima in Nuova Zelanda e Australia, poi verrà esteso in tutto il mondo. A comunicarlo è stato proprio Zuckerberg quando ha annunciato la novità delle spunte blu a pagamento. Dopo essere stato testato verrà applicato anche negli altri Paesi. Non si sa ancora quando arriverà in Italia, l'azienda non ha comunicato una data ufficiale, ha solo detto che l'opzione verrà distribuita "presto". Secondo gli esperti potrebbe già arrivare tra qualche mese, ma, prima della distribuzione sul mercato la funzionalità dovrà essere testata a dovere e eventualmente integrata con modifiche che la rendano più efficiente e quindi appetibile per il grande pubblico.

I social stanno diventando tutti a pagamento?

Il modello sta cambiando. Prima l’obbiettivo di queste piattaforme era quello di offrire un servizio gratuito agli utenti per la distribuzione dei contenuti. Le fonti per sostenerlo erano fondamentalmente due: la pubblicità e una copiosa raccolta di dati sugli utenti. A quasi 20 anni dal lancio di Facebook (la prima versione è comparsa il 4 febbraio del 2004), qualcosa in tutto questo si è rotto.

I dati degli utenti non si possono più raccogliere con la pesca a strascico, le aziende stanno investendo meno nella pubblicità (complice la recessione in arrivo) e soprattutto l’uso di queste piattaforme non è più un vezzo per riempire il tempo libero ma ha contribuito alla nascita di una lunga serie di nuove professionalità. Meta si adegua così a un trend già visto con l’arrivo di Elon Musk alla guida di Twitter.

Come si otteneva, finora, la spunta blu su Instagram e Facebook

Al momento i requisiti per avere una spunta blu su Facebook e Instagram non sono esattamente chiari. C’è una procedura per richiederlo direttamente dal Menù Impostazioni: bisogna scorrere su richiedi verifica, inviare un documento di riconoscimento e poi aspettare che Instagram analizzi la richiesta. Oltre alla nostra Identità, Instagram chiede anche di verificare la Notorietà inviando ad esempio pagine web o articoli di giornale in cui siamo citati.

Negli anni questo meccanismo si è inceppato più di una volta. Esistono account con giusto due migliaia di follower con la spunta blu, account con follower chiaramente comprati con la spunta blu e account di creator con community stabili e in crescita ancora sprovvisti del badge che indica la verifica del social network. L’introduzione di una procedura controllata e a pagamento dovrebbe definire meglio tutto questo.

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