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Decolla a Torino il primo drone che trasporta organi: “Cambierà tempi e costi per i trapianti”

In Italia il 2022 è stato un anno record per le donazioni di organi, sono state 1.830. Ma sono ancora troppi i “no” ai trapianti espressi all’Anagrafe, serve più trasparenza.
A cura di Elisabetta Rosso
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Spesso è solo questione di tempo, e potrebbe bastare un drone per salvare una vita: “Siamo felici di annunciare il primo volo sperimentale per il trasporto di organi e di materiale biologico con drone”, ha annunciato Antonio Amoroso, Presidente della Fondazione DOT e Direttore del Centro Regionale Trapianti Piemonte e Valle d’Aosta.

Con la presentazione del primo volo sperimentale oggi alle Molinette, il progetto INDOOR – usINg Drones fOr Organ tRansportation promosso da Fondazione DOT – Donazione Organi e Trapianti, ha voluto celebrare così la Giornata Nazionale della Donazione e Trapianto, 16 aprile 2023. Il test potrebbe aprire la strada al trasporto di organi via drone, che accorcerebbe i tempi e taglierebbe i costi di trasporto.

Il primo volo sperimentale

Il volo di prova sarà di 500 metri in linea d'aria, il drone partirà dall’area del CTO e arriverà alla Palazzina di Genetica delle Molinette, il viaggio in modalità automatica prevede un tratto urbano e poi il sorvolo del fiume Po’. Per motivi di sicurezza hanno spiegato che volerà quando il traffico per le strade sarà meno intenso. Il drone trasporterà una capsula appositamente progettata, con sostanze che simulano campioni biologici.

Il progetto di ricerca INDOOR avviato nel 2021 dalla Fondazione D.O.T. è il risultato della collaborazione con partner istituzionali e tecnici: il Centro Nazionale Trapianti, il Centro Regionale Trapianti, l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Torino,  l’ENAC, il PIC4SeR del Politecnico, ProS3, Mavtech, ABzero e LMA Aerospace Technology. “Il progetto INDOOR si apre la strada ai voli con droni in ambiente urbano, con molte possibili ricadute utili per il trasporto di beni per utilità pubblica in aree densamente popolate. Un’innovazione che dalla medicina dei trapianti porterà vantaggi a molti altri settori”, ha spiegato Marcello Chiaberge, Professore del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino.

I vantaggi del trasporto organi via drone

Il trasporto via drone potrebbe essere una soluzione per accorciare i tempi del trasporto di organi che spesso rimangono bloccati nel traffico. Come spiega Amoroso: “Si tratta di un risultato importante che ci avvicina sempre di più al momento in cui si potranno ridurre in maniera significativa tempi e rischi per il trasporto di organi. I trasferimenti avvengono ora prevalentemente su strada e risentono dei rallentamenti e degli inconvenienti dovuti al traffico.” I droni quindi potrebbero essere utili per quei pazienti in attesa di trapianto o in quegli interventi dove il tempismo è fondamentale.

Non solo tempi, ma anche costi. “L’uso di droni potrà avere ripercussioni importanti su tutto il sistema sanitario pubblico perché consentirà di contenere anche i costi che si sostengono attualmente per il trasporto su strada o tramite elicottero, con un consistente risparmio complessivo su tutta la filiera. Ipotizziamo di poter avere un prototipo di drone utilizzabile entro il 2023 e ci auguriamo di poter effettuare il primo vero volo di trasporto di materiale biologico entro un paio di anni”.

Trapianti e donazioni in Italia

Il numero di donatori in Valle d’Aosta e in Piemonte nei primi tre mesi del 2023 è in aumento rispetto ai risultati del 2022. A fine marzo sono stati eseguiti 127 trapianti: 67 di rene, 44 di fegato, 8 di cuore, 5 di polmone, 1 di pancreas e 2 trapianti combinati di rene e fegato. Non solo, in Italia il 2022 è stato un anno record per le donazioni e per i trapianti secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti, ci sono state 1.830 donazioni di organi. I trapianti sono stati 3.887, quasi 100 in più rispetto al 2021 con un aumento del 2,5%. Una crescita importante per i trapianti di tessuti saliti del 10,4%.

Dati positivi, certo, ma a preoccupare sono ancora i troppi i “no” ai trapianti espressi all’Anagrafe. “È importante informare e rassicurare i cittadini che tutto il processo che va dalla donazione al trapianto è trasparente e rigoroso” ha spiegato Anna Guermani, Coordinatrice Regionale delle Donazioni e dei Prelievi di Organi e Tessuti Piemonte e VDA. “I prelievi e i trapianti di organi sono realizzati in ospedali pubblici ad opera di personale altamente specializzato, la donazione avviene solo dopo la diagnosi clinica di morte e il suo accertamento legale, il corpo del donatore viene trattato con grande rispetto. Questi sono alcuni dei fatti concreti che come Fondazione DOT portiamo costantemente all’attenzione delle persone affinché possano diventare donatori consapevoli”.

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