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Cosa succede a Gmail il 10 ottobre: la storia dell’IA che legge la posta e la risposta di Google

Secondo una serie di notizie che stanno circolando in queste ore, Gmail il 10 ottobre dovrebbe implementare nuove funzioni basate sulla AI Enhanced Classification and Review. È una tecnologia che dovrebbe leggere la nostra posta e ricavare informazioni per le pubblicità. Abbiamo verificato: Google ha smentito la notizia.
A cura di Valerio Berra
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Negli ultimi giorni si è diffusa una notizia che riguarda Gmail. Il 10 ottobre Gmail sarebbe pronta a attivare una nuova funzione sulle mail: AI Enhanced Classification and Review. L’intelligenza artificiale di Gemini entra nella nostra casella mail, legge la posta e poi raccoglie dati per creare inserzioni pubblicitarie mirate. Curioso? Certo. Allarmante? Forse. Vero? Non molto.

Con una nota inviata a Fanpage.it, Google ha smentito questo scenario: “Le notizie riportate sono false. Questa non è un'esperienza d'uso del prodotto Gmail e non rispecchia il modo in cui progettiamo e implementiamo le funzionalità di Gmail. La scelta e il controllo da parte degli utenti sono per noi principi fondamentali e una parte essenziale del nostro profondo impegno a tutela della privacy degli utenti”.

Con la notizia veniva fornita anche una guida per bloccare AI Enhanced Classification and Review. Di fatto l’indicazione era quella di cambiare nelle impostazioni alcune funzioni legate all’intelligenza artificiale che di solito vengono attivate di default come Scrittura intelligente. Se fate un controllo dalle Impostazioni vedrete che sono impostate anche nel vostro account.

Il mistero della funzione AI Enhanced Classification and Review

Il problema è a monte. L’annuncio della nuova funzione non compare nei canali che di solito Google usa per queste comunicazioni. Non c'è sui social e non c'è nei blog in cui di solito vengono lanciate le nuove funzioni. Potete verificare: l'ultimo annuncio è sull'arrivo in Italia di AI Mode. E ancora. Come spiegato anche nell’analisi di DDAY, testata specializzata in tecnologia, sembra che questa notizia abbia avuto risonanza solo in Italia. Non ci sono riferimenti nella stampa internazionale.

I primi riferimenti alla notizia partono dal 10 ottobre, da un video YouTube. Da qui poi sembra che la notizia sia rimbalzata attraverso blog e giornali. Al momento, e soprattutto dal 10 ottobre, lo chiariamo: non ci dovrebbero essere cambiamenti drastici nelle policy di Google per Gmail. In ogni caso se volete cambiare le impostazioni dei vostri account consultate sempre prima i canali ufficiali.

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