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Cosa possono fare i clienti dopo il down di Fastweb: la risposta dell’Unione dei Consumatori

Il 22 ottobre molti clienti Fastweb e Vodafone hanno segnalato gravi problemi di connessione, con blocchi su rete fissa e mobile durati diverse ore. Come chiarito l’avvocato Michele Santamaria dell’Unione dei Consumatori a Fanpage.it, solo i disservizi superiori a 48 ore danno però diritto a un indennizzo, mentre eventuali risarcimenti vanno provati e quantificati in sede giudiziale.
A cura di Niccolò De Rosa
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Nella giornata di oggi, 22 ottobre, numerosi utenti Fastweb e Vodafone hanno segnalato gravi malfunzionamenti alla rete fissa e mobile. Il disservizio, che ha impedito per ore l'accesso a Internet, è stato confermato dagli stessi operatori. La rete mobile è tornata a funzionare regolarmente in tarda mattinata, mentre la rete fissa ha registrato un progressivo ripristino nel primo pomeriggio. Alcuni clienti, esasperati dall'impossibilità di navigare o lavorare, potrebbero essersi chiesti se fosse possibile ottenere un indennizzo o un risarcimento per le ore di blocco. Ma, come chiarito a Fanpage.it dall'avvocato Michele Santamaria dell'associazione non profit Unione dei Consumatori, la risposta è negativa.

Perché i clienti Fastweb non possono richiedere un risarcimento o un indennizzo

Come spiegato da Santamaria, esistono due forme di tutela: l'indennizzo automatico, previsto dal contratto, e il risarcimento del danno. La prima riguarda quanto stabilito nella carta dei servizi sottoscritta con l'operatore al momento della stipula. "L'indennizzo – spiega il legale – è previsto quando la sospensione del servizio supera le 48 ore. Solo da quel momento cominciano a decorrere i giorni utili per calcolare l'importo, pari a 7,50 euro per ogni giorno di disservizio”. Nel caso di oggi, però, il blocco è durato poche ore. Troppo poco perché possa scattare automaticamente un indennizzo.

DOWNDETECTOR | Il grafico che mostra il picco del disservizio
DOWNDETECTOR | Il grafico che mostra il picco del disservizio

Diverso è il discorso per il risarcimento dei danni, che può essere richiesto solo se si riesce a dimostrare di aver subito un pregiudizio economico concreto, come una trattativa commerciale saltata o un importante ordine venuto a mancare proprio a causa dell'impossibilità di accedere alla rete. "A differenza dell’indennizzo automatico, qui è l'utente che deve provare il danno", precisa Santamaria. "In questo caso si tratta di un percorso giudiziale, complesso e sproporzionato rispetto all’entità del disservizio", conclude l'avvocato. In altre parole, un’interruzione di poche ore, per quanto fastidiosa, non giustifica né un rimborso automatico né un’azione legale. Anche perché, sottolinea l’avvocato, Fastweb e Vodafone hanno comunicato tempestivamente il problema e lavorato per ripristinare i servizi nel più breve tempo possibile.

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