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Come sapere sempre dove sono gli autovelox in autostrada: le mappe aggiornate

Ogni settimana la Polizia Stradale pubblica sul suo sito i dati sugli autovelox installati nelle principali autostrade. Consultarli è un po’ complesso ma le informazioni sono sempre aggiornate.
A cura di Valerio Berra
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I numeri degli autovelox in Italia non sono ufficiali. O meglio. L’unica ricerca recente a cui è possibile accedere è quella del Codacons, l’associazione dei consumatori ora nota soprattutto per l’impegno contro i Ferragnez. Secondo il Codacons il numero di rilevatori di velocità in Italia è arrivato a 11.130. Tutti questi obiettivi sono diventati potenziali bersagli per Fleximan, il nome con cui la stampa ha definito la persona, o più probabilmente la banda, che a colpi di flessibile sta continuando ad abbattere autovelox i tutto il Nord Italia.

In Veneto diverse procure hanno aperto fascicoli sulle tracce di Fleximan e in Piemonte un uomo di 50 anni è stato denunciato per aver abbattuto due autovelox. Le sue azioni sarebbero state riprese da alcune videocamere. Le ragioni dei Fleximan sembrano chiare. Secondo i dati del Ministero dell’Interno riportati dal Sole 24 Ore nel 2022 le prime 20 città italiane hanno incassato 75.891.968 euro dalle multe degli autovelox.

Gli effetti di questa campagna di abbattimenti, al netto della goliardia sui social, possono essere tremendi. Paola Di Caro, giornalista e madre di un ragazzo ucciso in un incidente stradale, ha scritto su X: “Vorrei far provare a Fleximan quello che provo io, ogni mattina, da 15 mesi, quando vado a sistemare i fiori dove è stato ammazzato mio figlio di 18 anni, su un marciapiede. E quando termino il giro al cimitero. Basterebbe lo provasse un solo giorno”.

Le mappe della Polizia Stradale

Una piccola parte degli autovelox elencati dal Codacons operano in autostrada. La Polizia Stradale mette a disposizione sul suo sito l’elenco di tutti gli autovelox e dei tutor che sono operativi in autostrada ogni giorno. L’elenco viene aggiornato ogni settimana, anche se è un po’ scomodo da utilizzare. Per consultarli bisogna scaricare dei file pdf divisi per regione dove si trova l’elenco degli autovelox in servizio.

Come nasce la parola autovelox

Il primo dato interessante sugli autovelox è che non si tratta di un nome comune. Esattamente come successo per altri prodotti, a partire dallo scotch, la parola autovelox si riferisce a un marchio registrato. Ormai si usa per indicare tutti i misuratori di velocità, anche quelli più complessi come TruCam. A brevettarlo è stata la Sodi Scientifica di Calenzano, in provincia di Firenze. Questa società produce diverse apparecchiature poi usate per monitorare la sicurezza sulle strade, dai rilevatori di velocità fissi ai lettori di targhe, passando anche degli apparecchi che verificano se un’auto è passata con il rosso.

Come funzionano gli autovelox

La tecnologia alla base del funzionamento degli autovelox è abbastanza semplice. Ci sono due fotocellule laser disposte a breve distanza l'una dall'altra. Quando un veicolo supera la prima allora parte un cronometro che si ferma quando lo stesso veicolo arriva alla seconda fotocellula. A questo punto un software elabora la velocità del veicolo, se supera i limiti allora viene scattata la foto alla targa e tutto viene girato alla polizia.

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