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Com’è possibile che Grok lodi Hitler e dopo due giorni Musk presenti già il suo nuovo modello

Dopo i post antisemiti del chatbot Grok, xAI presenta il suo nuovo modello. Nonostante i risultati tecnici impressionanti, l’incidente rischia di rallentare l’adozione del modello in ambito aziendale, e per Elon Musk nascondere la polvere sotto il tappeto potrebbe non essere sufficiente.
A cura di Elisabetta Rosso
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Succede tutto in meno di due giorni: un'intelligenza artificiale comincia a inneggiare Hitler, un CEO si dimette in silenzio, e nel frattempo, sotto i riflettori, viene presentato un nuovo modello come se nulla fosse. Non è poi così strano nell'universo di Elon Musk, dove tutto brucia in fretta: CEO, sistemi di moderazione, chatbot e, se necessario, anche il buon senso. Il nuovo modello si chiama Grok 4, e secondo xAI, azienda di intelligenza artificiale di Elon Musk, è pronto a superare la concorrenza. Il bot avrebbe raggiunto risultati eccezionali in test come l'Humanity’s Last Exam. 

Ma un chatbot molto bravo non è sufficiente. Deve anche essere sicuro per essere integrato come prodotto su larga scala. Ora, visto l'ultimo incidente – ovvero Grok che comincia a pubblicare post antisemiti su X – vien da chiedersi se al di là delle prestazioni è davvero pronto a essere lanciato sul mercato un nuovo modello. Più potente, più veloce, più ambizioso e forse anche più pericoloso. Musk e i vertici di xAI hanno evitato di commentare direttamente l’episodio, preferendo concentrarsi sulle prestazioni e sulle capacità di Grok 4. Ma nascondere la polvere sotto il tappeto potrebbe non essere sufficiente. 

Una settimana difficile per Musk e xAI

Mercoledì mattina,Linda Yaccarino ha lasciato X, dopo circa due anni di gestione, la piattaforma non ha ancora annunciato un successore. Yaccarino sulla piattaforma ha scritto: "Dopo due anni incredibili, ho deciso di dimettermi dal ruolo di ceo di X". E ancora: "Quando io e Elon Musk abbiamo parlato per la prima volta della sua visione per X, sapevo che sarebbe stata l'opportunità di una vita, per portare avanti la straordinaria missione di questa azienda. Gli sono immensamente grata per avermi affidato la responsabilità di proteggere la libertà di parola".

L'addio coincide con l'ultimo (di una lunga serie) incidente con l'IA di Musk. L’account automatizzato di Grok ha pubblicato su X una serie di risposte antisemite, lodando Hitler e criticando presunti “dirigenti ebrei” di Hollywood. Post che hanno scatenato un’ondata di indignazione, costringendo xAI a sospendere temporaneamente l’account del bot e a rimuovere i contenuti inappropriati.

Le novità: Grok 4 e la versione "Heavy"

Nel bel mezzo di una settimana non semplice, xAI ha presentato due nuove versioni del suo modello AI: Grok 4 e Grok 4 Heavy, quest’ultima descritta come una versione “multi-agente” capace di migliorare le performance generando risposte da più agenti simultanei, per poi confrontarle e selezionare la più efficace.

L’azienda sostiene che Grok 4 abbia ottenuto risultati da “modello di frontiera” in numerosi benchmark. In particolare, ha raggiunto un punteggio del 25,4% nel test Humanity’s Last Exam, un esame che mette alla prova le capacità dell’IA in materie come matematica, scienze e discipline umanistiche. Il punteggio è superiore a quello di Gemini 2.5 Pro di Google (21,6%) e del modello o3 (high) di OpenAI (21%). Con l’aggiunta della funzionalità “strumenti”, la versione Grok 4 Heavy ha invece toccato un punteggio del 44,4%, battendo Gemini 2.5 Pro (fermo al 26,9%).

Il piano premium da 300 dollari

Accanto al lancio dei nuovi modelli, xAI ha anche presentato SuperGrok Heavy, il piano di abbonamento più costoso attualmente sul mercato dell’AI: 300 dollari al mese. Acquistando il pacchetto gli utenti avranno accesso anticipato a Grok 4 Heavy e a tutte le nuove funzionalità in arrivo, tra queste: un modello AI per la programmazione previsto per agosto, un agente multimodale in arrivo a settembre e un generatore video basato su AI in programma per ottobre.

Perché non basta essere performanti

xAI sta rilasciando Grok 4 tramite la sua API (interfaccia di programmazione dell'applicazione) per incoraggiare gli sviluppatori a creare applicazioni basate sul modello. Si tratta di un passaggio strategico per entrare nel mercato dove l’intelligenza artificiale è sempre più richiesta per automatizzare processi, creare assistenti virtuali o potenziare i servizi digitali. xAI mira a costruire un ecosistema di partner e utilizzatori, rafforzando la propria posizione in un settore dominato da colossi come OpenAI (con ChatGPT), Google (con Gemini) e Anthropic (con Claude).

Nonostante i risultati tecnici impressionanti, l’incidente dei post antisemiti rischia però di rallentare l’adozione del modello in ambito aziendale. La vera sfida di xAI, infatti, sarà dimostrare che può offrire non solo prestazioni competitive, ma anche un prodotto sicuro, responsabile e pronto per l’uso su larga scala.

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