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ChatGPT: cos’è, come funziona e come usare l’intelligenza artificiale

Il chatbot gratuito di OpenAI è straordinario: ha rivoluzionato l’intelligenza artificiale creando nuove possibilità e moltissimi dubbi sul futuro delle tecnologie.
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A cura di Elisabetta Rosso
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ChatGPT, al momento, è la “cosa” non umana più intelligente al mondo. È capace di scrivere un saggio filosofico su David Hume, comporre codici, chiedere consigli d'amore a Jane Austen e conversare su Tinder. Il chatbot, che sfrutta l'intelligenza artificiale, è in grado di rispondere a ogni domanda posta dagli utenti, ed è la prima volta che uno strumento così potente viene messo a disposizione del grande pubblico attraverso un‘interfaccia gratuita e immediata.

È stato creato da OpenAI, una società di intelligenza artificiale di San Francisco, che ha rilasciato sulla sua piattaforma ChatGPT, un modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM), potenziato con un'interfaccia conversazionale. Questo vuol dire che ha letto praticamente tutto quello che circola sul web, e su questa base formula ogni risposta. È versatile, brillante e bravissimo a imitare il linguaggio umano. Talmente bravo da fare paura, e infatti in molti hanno alzato la voce contro chatbot di OpenAI.

Come funziona ChatGPT

ChatGPT fa parte dei modelli GPT-3 (Generative Pre-trained Transformer 3), un'intelligenza artificiale basata sul machine learning non supervisionato. Funzionano utilizzando una tecnica nota come transformer, in poche parole utilizzano una rete neurale per analizzare e comprendere il significato di un testo. Per essere precisi ChatGPT fa parte della famiglia degli InstructGPT, quindi modelli formati tramite deep learning ma poi ottimizzati grazie al rinforzo umano.

Il chatbot funziona attraverso un modello di linguaggio di grandi dimensioni sviluppato da OpenAI. Il modello è stato addestrato su centinaia di terabyte di testo, quasi ogni cosa pubblicata on line. Per questo riesce a interagire con gli utenti in modo sorprendentemente umano. Gli LLM sono modelli matematici della distribuzione statistica dei "token", in un vasto corpus di testo generato dall'uomo. I token sono le parole, i singoli caratteri, e anche i segni di punteggiatura.

Quindi, facendo un esempio, se si scrive su ChatGPT: "La prima persona a camminare sulla luna è stata…",  lui risponderà "Neil Armstrong". Ovviamente il chatbot non sa nulla sulla missione Apollo, ma analizza quali parole hanno più probabilità di comparire nella sequenza. Per capirci, ChatGPT potrebbe essere il pronipote del correttore automatico per i messaggi. Funziona come il sistema di testo predittivo sui nostri smartphone.

Non solo, ChatGPT utilizza anche le risposte degli utenti per migliorare le sul prestazioni, questo tipo di apprendimento RLHF permette al chatbot di seguire le indicazioni e generare risposte sempre più precise.

A cosa serve ChatGPT e cosa può fare

ChatGPT è versatile, una fucina creativa di possibilità. È in grado di produrre un saggio universitario, contrapponendo per esempio due diverse teorie sul nazionalismo economico, meglio di uno studente medio. Può comporre abstract per la tesi, raccogliere tutti i dati necessari per svolgere una ricerca e poi elaborarli in testo scritto in modo coerente, lucido e chiaro. Riesce a contestare premesse errate e rifiutare richieste inappropriate. Gli utenti possono anche chiedere riformulazioni, riassunti ed espansioni dei testi prodotti. Proprio per questo l'Ia è diventata lo strumento perfetto per copiare a scuola o all’università.

Può anche scrivere canzoni, sceneggiature, racconti. E infatti gli artisti contemporanei stanno già sfruttando ChatGPT come partner di brainstorming o fonte di ispirazione, da poco è stata pubblicata in Italia la prima favola scritta da un’IA.

Si è anche rivelato utile per costruire piani alimentari con un conteggio corretto delle calorie. Un utente, per esempio, ha chiesto all’intelligenza artificiale di calcolare i suoi bisogni nutrizionali e preparare un menù giornaliero in modo tale da raggiungere il peso desiderato. Molti chiedono suggerimenti per scrivere la biografia di Tinder, o trovare la domanda giusta per iniziare la conversazione con un match.

ChatGPT, ha anche scritto barzellette, inventato nuove lingue, non solo, il chatbot può essere pre impostato per parlare e dialogare come una persona famosa, quindi potremmo chiedere a George RR Martin le anticipazioni per il finale scritto di Games of Thrones (l’abbiamo fatto), oppure parlare di problemi d’amore con Jane Austen.

Una delle sue capacità più inaspettate è scrivere codici. L’esperto di software Dan Shipper, ha spiegato al Guardian che ha passato le vacanze di Natale sperimentando ChatGPT come assistente di programmazione. “È incredibilmente efficace, in 5 minuti puoi avere qualcosa che funziona, prima ci sarebbero volute ore. Tuttavia per usarlo bisogna conoscere la programmazione”, ha spiegato Shipper.

Quali sono i limiti di questa intelligenza artificiale

La storia insegna, di solito sopravvalutiamo l’effetto a breve termine delle nuove tecnologie, mentre sottovalutiamo le implicazioni che avranno a lungo termine. E ChatGPT non fa eccezione. Un esempio, l’Ia è diventata lo strumento perfetto per copiare a scuola o all’università, diversi casi di plagio sono stati scoperti dagli insegnanti, tanto che tutte le scuole di New York hanno bandito il chatbot. In realtà ci sono già gli strumenti per identificare le tracce di ChatGPT negli scritti.

A dicembre, Scott Aaronson, ricercatore di OpenAI, ha rivelato che la società sta lavorando a una nuova soluzione per "filigranare" il testo generato da GPT con un "segnale segreto impercettibile" che permette di identificare la fonte. Edward Tian, informatico della Princeton University ha progettato l’app GPTZero, capace di “decifrare in modo rapido ed efficiente se un essere umano o ChatGPT ha scritto un saggio”.

Ad ogni modo ChatGPT non è perfetto. Genera risposte facendo ipotesi probabilistiche sui frammenti di testo, e questo lo rende incline a dare risposte sbagliate. Il chatbot quindi non è affidabile e, nutrendosi di ciò che viene pubblicato online non è nemmeno al riparo da stereotipi e pregiudizi. Non solo, a differenza di Google, ChatGPT non esegue la scansione del Web e la sua conoscenza è limitata al 2021, quindi tutto ciò che è successo dopo è contemplato dal chatbot.

Le potenziali implicazioni sociali di ChatGPT sono difficili da prevedere. C’è chi intravede l'inizio della fine di tutto il lavoro di conoscenza dei colletti bianchi e considera il chatbot un precursore della disoccupazione di massa. Forse sarà solo uno strumento ingegnoso che verrà integrato nelle pratiche burocratiche base, esiste già per esempio un avvocato robot capace di difendere un imputato che deve pagare una multa o richiedere un rimborso aereo. Capire ora i rischi che ChatGPT ha in grembo è difficile già solo perché il chatbot non è nemmeno il miglior modello di intelligenza artificiale di OpenAI, che uscirà probabilmente, come ha spiegato l’azienda, quest’anno.

Come usare ChatGPT

Usare ChatGPT è semplicissimo, l’immediatezza è uno dei punti di forza di OpenAI. Basta iscriversi inserendo una mail e la password che verrà utilizzata per accedere sul sito. Si può usare anche il proprio account Google o Microsoft

Una volta registrato si dovrà cliccare su “try ChatGPT”, per accedere all’interfaccia conversazionale. A quel punto nell’apposito spazio si potranno scrivere le domande o le richieste da sottoporre al chatbot. Nell’ homepage di ChatGPT ci sono già alcuni suggerimenti per iniziare l’interazione. Sarà sufficiente inserire un qualsiasi prompt nella riga di comando e premere INVIO.

ChatGPT risponderà in modo automatico, utilizzando le informazioni a sua disposizione per fornire risposte coerenti e realistiche, e anche originali. Senza bisogno di settare parametri del modello.

CHATGPT | L'interfaccia conversazionale del chatbot AI
CHATGPT | L'interfaccia conversazionale del chatbot AI
CHAT GPT | Il chatbot risponde alle domande dopo aver inserito il prompt.
CHAT GPT | Il chatbot risponde alle domande dopo aver inserito il prompt.

Quali sono le differenza rispetto ad altri modelli di intelligenza artificiale

Negli ultimi dieci anni, i chatbot AI sono stati terribili. Gli strumenti di intelligenza artificiale sono diventati bravi a svolgere compiti ristretti e ben definiti, per esempio scrivere testi di marketing, ma spesso fallivano non appena gli si chiedeva di intervenire fuori dalle zone di comfort. Poi è arrivato ChatGPT.

Una caratteristica che lo rende diverso da tutti gli altri è la possibilità di avere una conversazione interattiva. La maggior parte dei chatbot IA sono "senza stato", vuol dire che trattano ogni nuova richiesta come una tabula rasa e non sono programmati per ricordare o imparare dalle conversazioni precedenti. Ma ChatGPT può ricordare ciò che un utente gli ha detto prima, in modi che potrebbero rendere possibile anche la creazione di bot terapeutici personalizzati.

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