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Bitcoin è risorto: come ha fatto la criptovaluta a raggiungere il picco più alto di sempre

Il recente ottimismo si è esteso anche ad altri token digitali, in particolare all’Ether. Il rischio è che ora il prezzo di scambio dei Bitcoin continui a salire.
A cura di Elisabetta Rosso
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Dopo un inverno durato 18 mesi arriva un nuovo record. Martedì 5 marzo il prezzo di Bitcoin è salito sopra i 69.000 dollari. Negli ultimi giorni la curva di crescita è stata quasi verticale. Secondo il sito di notizie sulla criptovaluta CoinDesk, il precedente picco di 68.990,90 dollari è stato registrato a novembre 2021. Come sempre c'è il tempismo, e poi gioca a favore il sentimento positivo nei mercati finanziari tradizionali. L'impennata è infatti collegata a diversi fattori. In testa l'approvazione a inizio 2024 da parte della Securities and Exchange Commission degli ETF (fondo passivo che replica l’andamento del sottostante) su Bitcoin. I fondi sono stati presentati anche da BlackRock, uno dei più importanti asset manager e uno dei principali fornitori di servizi di gestione degli investimenti al mondo. L'approvazione ha aperto indirettamente la possibilità di scommettere sulla criptovaluta anche agli investitori tradizionali del mercato azionario. Le operazioni saranno quindi più controllate, e Bitcoin ora avrà più speranze di entrare nei canali istituzionali. 

Non solo. Si sta avvicinando l'halvig, previsto per il 17 aprile. Ogni quattro anni il tasso di creazione di nuovi bitcoin viene ridotto del 50%. Un modo per diminuire il numero di nuovi Bitcoin, rendendoli una risorsa scarsamente disponibile e resistente all’inflazione. È stata infatti fissata una fornitura limitata, a 21 milioni di Bitcoin. Una volta raggiunta questa cifra non sarà possibile emetterne altri. In passato l'halving ha impattato sul prezzo di Bitcoin e sono stati registrati aumenti significativi, per questo è un evento atteso dagli investitori e dai trader.

La parabola delle cripto

Il massimo era stato toccato il 12 novembre del 2021, quando un solo Bitcoin veniva scambiato per 64.400 dollari. L’attenzione e le speculazioni attorno alla criptovaluta avevano gonfiato il suo valore, ma è durata poco, è bastato un anno per tornare al 2020, e scambiarsi Bitcoin a 17.000 dollari.

Il mercato delle cripto è sopravvissuto alle truffe, ai guru che promettevano facili guadagni, e anche al flop di FTX, il secondo exchange al mondo polverizzato da uno scandalo finanziario. Sam Bankman-Fried, secondo Bloomberg, è l’uomo che ha segnato il più grande calo percentuale del patrimonio di un miliardario nella storia. Sono stati sollevati anche preoccupazioni per l'impatto ambientale delle criptovalute e il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti sta indagando sull'immenso consumo energetico della tecnologia.

Il futuro di Bitcoin

Al di là degli scandali, alla fine, Bitcoin ha retto. Questo è successo perché gli investitori, nonostante tutto, hanno continuato acquistare token da decine di milioni. Ora, l'approvazione degli ETF su Bitcoin da parte della Securities Exchange Commission dà ancora più motivi per comprarli e quindi far salire il prezzo. 

Il recente ottimismo sul Bitcoin si è esteso anche ad altri token digitali, in particolare all’Ether, che è al secondo posto dietro Bitcoin in termini di valore di mercato totale, con una crescita di oltre il 60% dall’inizio dell’anno.

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