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Apple sta lavorando al primo iPhone che legge nel pensiero: i risultati del test

Apple sta testando un’interfaccia cervello-computer insieme a Synchron per integrare un impianto neurale che permette di controllare i dispositivi con il pensiero.
A cura di Elisabetta Rosso
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Non serviranno dita o voce per controllare un iPhone: solo il cervello. Apple ha presentato un nuovo dispositivo che permetterà di controllare telefoni, tablet e visori con il pensiero. Sta collaborando con Synchron, azienda specializzata in interfacce cervello-computer (BCI), per rendere accessibili i propri device alle persone con disabilità motorie. Il prototipo dell'impianto è già stato testato da Mark Jackson, paziente affetto da SLA (sclerosi laterale amiotrofica) residente a Pittsburgh.

L'impianto, chiamato Stentrode, è dotato di elettrodi in grado di leggere i segnali neurali e quindi controllare il cursore con il pensiero. L’interfaccia cervello-computer permette infatti una comunicazione tra l’attività cerebrale e qualsiasi altro dispositivo esterno, in questo modo anche un paziente paralizzato potrà selezionare le icone su iPhone, iPad o Apple Vision Pro.

Il test su Mark Jackson

Utilizzando l'Apple Vision Pro collegato a Stentrode, Jackson è riuscito virtualmente a "sbirciare oltre la sporgenza di una montagna nelle Alpi svizzere e sentire le sue gambe tremare", nonostante le limitate capacità motorie. "Questo test segna un momento decisivo per le interfacce di nuova generazione", ha spiegato in una nota Tom Oxley, CEO e cofondatore di Synchron. "Apple sta contribuendo a creare un nuovo paradigma di interfaccia."

Blair Casey, CEO di Team Gleason, fondazione che supporta le persone affette da SLA, ha aggiunto: "Per le persone che hanno perso quasi completamente la capacità di movimento, la tecnologia interfaccia cervello-computer rappresenta una svolta importante. Non si tratta solo di creare strumenti, ma di ridefinire ciò che è possibile per le persone con disabilità".

Nonostante i risultati incoraggianti del primo test, l'interazione è ancora limitata, come ha spiegato Jackson al Wall Street Journal "i movimenti non sono paragonabili alla velocità di un cursore controllato con un mouse o un dito, e la navigazione resta più lenta." É però un passo importante per l'inclusività tecnologica. Stentrode fa parte di un progetto più ampio, Apple infatti sta lavorando anche a “Personal Voice”, una funzione per chi sta perdendo la capacità di parlare e perfezionando i suoi strumenti di tracciamento oculare. 

Il primo video realizzato con il pensiero

La notizia arriva a una settimana di distanza dal primo video realizzato con il pensiero da Brad Smith, il terzo paziente di Neuralink. L'azienda sta testando il dispositivo Telepathy ,"stiamo sviluppando un’interfaccia neuronale per il ripristino dell’autonomia di coloro che oggi hanno limitate capacità motorie”, spiega sul sito ufficiale.

Il primo a sottoporsi all'intervento è stato Noland Arbaugh, rimasto paralizzato in seguito a un incidente, operato a gennaio 2024. Il chip è stato impiantato anche a un secondo paziente ad agosto 2024. Brad Smith è il terzo della lista, è però il primo paziente affetto da SLA a ricevere l'impianto.

La collaborazione tra Apple e Synchron e i primi test di Neuralink segnano un passo avanti nel campo delle interfacce cervello-computer. La strada è ancora lunga, ma l'integrazione tra dispositivi impiantabili e software di largo consumo apre scenari finora riservati alla fantascienza.

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