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Amazon sfida Spotify, il catalogo di canzoni per i clienti Prime arriva a 100 milioni di brani

Negli Stati Uniti l’abbonamento a Prime è aumentato in un anno da 119 a 139 dollari. L’obiettivo degli investimenti sulla musica è quello di sfidare la concorrenza.
A cura di Elisabetta Rosso
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Amazon Prime investe sulla musica e piazza sul mercato una nuova offerta: un catalogo da 100 milioni di brani. Non solo, si potranno ascoltare tutti i podcast senza  gli annunci pubblicitari che spezzano l’ascolto. Dietro la mossa di Amazon c'è il bisogno di giustificare un abbonamento sempre più caro ma la società di Bezos vuole anche dichiarare guerra alla concorrenza.

Un colpo basso per Spotify, Apple Music, e tutte le piattaforme che vivono di musica barattando accordi su spazi pubblicitari per monetizzare. Basti pensare agli abbonati di Spotify Premium che, nonostante paghino, hanno ancora gli annunci in mezzo ai podcast che stanno ascoltando.

La nuova offerta di Amazon Music

"Quando Amazon Music è stato lanciato per la prima volta per i membri Prime, abbiamo offerto un catalogo senza pubblicità da 2 milioni di brani, che all'epoca era unico per lo streaming musicale", ha affermato Steve Boom, vicepresidente di Amazon Music. “Continuiamo a innovare per conto dei nostri clienti e a offrire ancora più intrattenimento ai membri Prime, oltre alla comodità e al valore di cui godono già. Non vediamo l'ora che i membri sperimentino non solo un catalogo enormemente ampliato di canzoni, ma anche la più ampia selezione di migliori podcast senza pubblicità ovunque, senza costi aggiuntivi per la loro iscrizione", ha aggiunto.

Tra i podcast senza pubblicità ci saranno i programmi della CNN, NPR, The New York Times ed ESPN.  Compresi anche i nuovi contenuti esclusivi per Amazon, per esempio "MrBallen Podcast: Strange, Dark & ​​Mysterious Stories", "Sospetto: scomparso nella neve", Killer Psyche Daily", "Killer Psyche Daily", e “I Hear Fear”. Sarà anche possibile accedere alle anteprime dei podcast per scegliere quale ascoltare.

Cosa c’è dietro la mossa di Amazon?

La paura è che Prime diventi insostenibile. Negli Stati Uniti all’inzio di quest’anno l’abbonamento è aumentato, da 119 dollari a 139 dollari. Per questo Amazon sta cercando di accumulare sempre più servizi connessi all'abbonamento Prime. Lo dimostra la partnership con Grubhub, il servizio di food delivery. Costerebbe 9,99 dollari al mese, ma con Amazon Prime il primo anno è gratuito. Ora, ampliando la scelta musicale ed eliminando la pubblicità dai podcast la società di Bezos vuole far concorrenza alle altre piattaforme di streaming. Se diventa una valida alternativa il nuovo Prime permette agli utenti di disattivare gli altri abbonamenti e pagarne uno solo, un po’ più caro, ma che include tutti i servizi necessari.

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