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Alexa potrebbe presto parlare con la voce dei tuoi parenti defunti

L’aggiunta di “attributi umani” ai sistemi di intelligenza artificiale diventa sempre più importante, soprattutto “in questi tempi di pandemia in corso, quando così tanti di noi hanno perso qualcuno che amiamo”. Lo ha detto Rohit Prasad, scienziato capo di Amazon per Alexa AI.
A cura di Lorena Rao
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In occasione del Re:Mars 2022, l'evento annuale su intelligenza artificiale, machine learning, spazio e robotica organizzato da Amazon, la società ha rivelato una funzionalità sperimentale di Alexa. Ebbene, tale funzionalità permetterebbe al dispositivo di imitare la voce dei parenti defunti degli utenti. Durante la conferenza, è stata mostrata una breve clip in cui un bambino ascolta una favola letta dalla voce della nonna morta.

"Come hai visto in questa esperienza, invece della voce di Alexa che legge il libro, è quella della nonna del bambino", ha affermato Rohit Prasad, scienziato capo di Amazon per Alexa AI. Prasad ha introdotto la clip dicendo che l'aggiunta di "attributi umani" ai sistemi di intelligenza artificiale diventa sempre più importante, soprattutto "in questi tempi di pandemia in corso, quando così tanti di noi hanno perso qualcuno che amiamo". "Sebbene l'IA non possa eliminare il dolore della perdita, può sicuramente far durare i ricordi", ha poi aggiunto Prasad.

Come già detto, la funzionalità è ancora in via di sperimentazione, tant'è che Amazon non ha fornito alcuna indicazione a proposito del lancio per il pubblico. Quel che al momento si sa è che i sistemi del dispositivo possono imitare la voce di qualcuno tramite un solo minuto di audio registrato. Basta un messaggio vocale o un video per permettere all'utente di avere su Alexa una voce specifica, che sia di un parente o di un'altra persona. Questa tecnica si ricollega al fenomeno dei deepfake audio, già diffusi in prodotti multimediali come podcast, film, serie tv e videogiochi. In poche parole, si tratta di clonazione della voce (ma anche delle immagini). The Verge riporta l'esempio del documentario su Anthony Bourdain, chef deceduto nel 2018, la cui voce è stata utilizzata per la lettura di alcune email da lui inviate quando era ancora in vita.

L'opinione pubblica sembra poco convinta sul deepfake. Nonostante, infatti, vi siano diversi utenti che appoggiano questa tecnologia, sono in molti a ritenerla macabra e ingannevole. Anche la funzionalità di Alexa non è stata ben accolta: diverse sono le persone che l'hanno descritta come "mostruosa".

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