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Abbiamo provato a comprare una spunta blu per Instagram e TikTok (non è stato così difficile)

Siamo entrati in un gruppo Telegram e abbiamo contrattato per comprare il blue badge per i nostri social, costa 200 dollari e bisogna aspettare al massimo due settimane.
A cura di Elisabetta Rosso
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La spunta blu è ambitissima. Se ce l’hai entri di diritto nell’area Vip dei social media. È il nuovo titolo nobiliare che sancisce lo status di qualcuno. Proprio per questo è difficile ottenerla, ma, come sempre, ci sono scorciatoie. Esiste un mercato nero delle spunte blu, si possono comprare illegalmente. Noi abbiamo provato ad acquistarne una.

La ricerca è iniziata su Telegram, e non poteva essere altrimenti. Fornisce infatti un livello di sicurezza più alto rispetto ad altre altre applicazioni di messaggistica. Per questo è diventata la nuova casa di quelle zone grigie in bilico tra legale e non. Nonché palcoscenico per teorie stravaganti, gruppi di misogini, omofobi, razzisti e altre storture varie del web. Qui si trovano facilmente smanettoni che per qualche centinaia di euro fanno lavoretti promiscui (come comprare illegalmente le spunte blu).

La chat di Telegram

Attraverso una manciata di parole chiave non è stato difficile trovare il gruppo. Una chat semi vuota, in realtà, anche se composta da quasi 400 membri. C’è chi chiede: “Mi servirebbe una spunta blu su Twitter”, altri “prezzo?”, “si comprano anche follower?”,  “quanto ci vuole?”, “funziona per Instagram?". Tutti ricevono la stessa risposta: “Scrivetemi in chat privata”. E così abbiamo fatto.

TELEGRAM | Screenshot della chat
TELEGRAM | Screenshot della chat

Abbiamo contattato privatamente l’amministratore chiedendogli come avremmo dovuto muoverci per acquistare la spunta blu. Subito ci ha chiesto di inviare il profilo per capire se fosse possibile verificarlo. Servono infatti determinati requisiti, anche per acquistare il blue badge.

Le condizioni necessarie per comprare una spunta blu

Nella prassi un profilo può ottenere la spunta blu (legalmente) se appartiene a una persona famosa o di rilevanza pubblica. Questo badge è nato infatti per separare i profili reali da quelli fake, è una verifica per assicurare l’autenticità di un profilo. Un doppione è infatti più probabile per una persona famosa, come nel caso di Giorgia Meloni. Non solo, ci sono altre regole non dette per ottenere la spunta blu. Innanzitutto il numero di follower.

Statista a febbraio 2020 ha pubblicato un’analisi, secondo lo studio il 73,4% degli account Instagram con oltre un milione di follower aveva un badge verificato, per i profili tra i 1.000 e i 5.000 invece la percentuale scendeva a 0,87%. È poi necessario non avere più account per la stessa persona e un profilo completo (biografia, foto e un collegamento esterno). È quindi legittima la domanda del “nostro hacker”. Per evitare di non essere scoperti e ottenere illegalmente la spunta blu è necessario avere almeno un margine di credibilità. Quindi prima di parlare di cifre e stipulare un accordo deve verificare che il nostro profilo rispetti determinati requisiti.

La contrattazione

Gli chiediamo subito i costi e se ci sono rischi legati all’acquisto. Ci rassicura e spiega che per verificare il profilo servono 200 dollari. Un cifra abbastanza bassa rispetto agli standard, anche se i prezzi sono variabili. Vanno dai 100 dollari ai 15.000. Una delle possibili discriminanti è proprio la qualità del profilo, più è credibile meno è difficile ottenere la spunta, viceversa è complesso ottenerla per un account debole, per esempio con pochissimi follower.

TELEGRAM | Screenshot della chat
TELEGRAM | Screenshot della chat

Gli chiediamo anche se per caso qualcuno potrebbe accorgersi della truffa, nega, e poi spiega che lui può procurarci la spunta non solo per Instagram, ma anche per Facebook, Twitter e TikTok. Allora rilanciamo provando a contrattare per ottenere uno sconto. Accetta. “Per verificare più social posso abbassare a 150 dollari l’una”, dice. Per avere la spunta servono al massimo due settimane, spiega, “ma di solito ci mettono meno, basta qualche giorno”. Lo ringraziamo e lasciamo la trattativa in sospeso.

I rischi

Stiamo comunque navigando in un mercato illegale. Se anche ottenessimo la spunta blu pagando un criminale informatico (nonostante lui neghi), non saremmo tutelati da possibili rischi. Il più banale è che Instagram, Facebook, Twitter o TikTok si accorgano della truffa e bannino l’account. Non solo, consegnando i profili e le informazioni personali necessarie per acquistare la spunta blu, i criminali informatici avrebbero accesso a tutti i nostri dati e potrebbero rubarli e usarli a loro piacimento. C’è anche la possibilità che dopo il pagamento spariscano. Nulla vieta di portare a termine anche una truffa in vecchio stile.

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