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Uno studio sugli effetti dell’alcol è stato bloccato da Trump: cosa aveva scoperto

In vista della pubblicazione delle nuove linee guida alimentari, il governo guidato da Donald Trump avrebbe bloccato la pubblicazione di uno studio federale che collegava anche il consumo moderato di alcol a cancro e malattie epatiche. Lo studio era stato avviato quando il presidente degli Stati Uniti era Joe Biden.
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Da quando Donald Trump gli ha affidato la guida della sanità pubblica, il segretario alla Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., sembra determinato a trasformare in realtà il suo movimento, il MAHA (Make America Healthy Again). Peccato che più di una volta le sue posizioni, spesso sostenute da Trump, siano state criticate a livello internazionale come antiscientifiche. Come le sue passate posizioni apertamente no-vax e più di recente l'annuncio, ad aprile 2025, di avviare un piano di studi finalizzato a individuare una non meglio identificata "tossina ambientale", che secondo il segretario statunitense sarebbe all'origine dell'aumento dei casi di autismo, anche se ovviamente non c'è nessuna prova scientifica che supporti questa teoria.

Ora, l'amministrazione Trump sembra aver preso un'altra decisione che rischia di farla finire al centro di una nuova polemica. Entro la fine dell'anno, il governo federale, compreso quindi il Dipartimento della Salute, dovrà rivedere e pubblicare le nuove linee guida alimentari, che difatti vengono aggiornate ogni anno. A fronte di questa scadenza, il governo federale aveva commissionato due studi sui rischi del consumo di alcol, ma in base a quanto segnalato dal giornale statunitense Vox, il governo di Trump ha deciso di bloccare la pubblicazione di uno di questi due studi, che era stato richiesto dall'amministrazione dell'ex presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

Il risultati dello studio sull'alcol

Lo studio in questione è stato commissionato all'inizio del 2022 dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, quando era presidente Biden. Questo studio, nominato "Alcohol Intake and Health Study" e condotto dall'agenzia governativa Substance Abuse and Mental Health Services Administration (SAMHSA), era uno dei due lavori di ricerca che avrebbero dovuto servire ad avere nuovi dati per stabilire eventuali modifiche al consumo di alcol da inserire nelle nuove linee guida.

A inizio anno è stata pubblicata una prima bozza dei risultati del report. Erano piuttosto forti: la ricerca infatti suggeriva che anche un consumo moderato di alcol – nello specifico un drink al giorno per le donne e due al giorno per gli uomini – poteva aumentare il rischio di cancro e malattie epatiche. Ma se oggi se lo si prova a cercare online, su Google compaiono diversi risultati che rimandano alla SAMHSA ma se vengono cliccati, la pagina dà errore.

Cosa sappiamo sulla decisione del governo

Secondo quanto riporta Vox, dopo che a marzo gli autori hanno presentato la bozza al Dipartimento della Salute, non hanno avuto più nessuna notizia da parte loro. A giugno Reuters ha reso noto che, secondo fonti anonime, il governo federale aveva intenzione di eliminare qualsiasi limite di sicurezza nel consumo di alcolici. Infine, qualche giorno fa tre coautori dello studio hanno detto a Vox che il mese scorso erano stati informati del fatto che l'amministrazione Trump aveva deciso di non pubblicare i risultati definitivi.

La ricercatrice Priscilla Martinez, vicedirettrice scientifica dell'Alcohol Research Group presso il Public Health Institute, che ha partecipato allo studio, ha detto a Vox di essere profondamente amareggiata dalla decisione del governo: "Si ammaleranno persone che avrebbero potuto evitare di ammalarsi perché avrebbero potuto ridurre il consumo di alcol", ha affermato Martinez.

Il legame possibile con l'industria dell'alcol

Il sito di informazione medica e sanitaria STAT aggiunge che lo studio cestinato dal governo è stato fortemente criticato dall'industria degli alcolici, tanto che diversi rappresentanti del settore avevano espressamente chiesto che lo studio non venisse preso in considerazione nella definizione delle nuove linee.

La decisione si fa ancora meno rassicurante se si pensa che recentemente è stato pubblicato un altro studio federale, condotto dalle National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine, che ha esaminato le differenze tra il consumo moderato di alcol e l'assenza di alcol, producendo risultati definiti da molti "controversi". Questo report suggerisce infatti una minore mortalità per tutte le cause tra le persone che bevevano in quantità moderate rispetto a chi non beve affatto. Oltre a suggerire che l'alcol possa avere dei benefici, sembra perfino ridurre il collegamento con il rischio di cancro, sebbene l'etanolo sia stato da tempo classificato come una sostanza cancerogena.

Questi risultati sono stati piuttosto criticati perché in forte contraddizione con la maggior parte delle ricerche scientifiche condotte in questi anni sui rischi del consumo di alcol. Molti tra coloro che ne hanno messo in dubbio l'affidabilità hanno criticato infatti i metodi utilizzati nella realizzazione dello studio, che non avrebbe tenuto conto di molti importanti studi precedenti che avevano mostrato gli effetti dannosi del consumo di alcol. Secondo uno dei più recenti rapporti dell’American Association for Cancer Research (AACR), il consumo di alcol aumenterebbe il rischio di sei tipi di tumore.

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