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Uno dei diamanti rossi più rari al mondo sta per diventare anche uno dei più famosi

Il diamante Winston Red da 2,33 carati, classificato come “Fancy Red” dal Gemological Institute of America (GIA), è uno dei diamanti naturali di colore rosso più grandi al mondo nonché l’unico diamante rosso fancy esposto al pubblico. Il suo costo stimato è di circa 6,3 milioni di dollari: ecco dove si trova.
A cura di Valeria Aiello
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Il diamante Winston Red da 2,33 carati, il quinto diamante naturale di colore rosso (fancy red) più grande al mondo / Credit: Robert Weldon/Ronald Winston
Il diamante Winston Red da 2,33 carati, il quinto diamante naturale di colore rosso (fancy red) più grande al mondo / Credit: Robert Weldon/Ronald Winston

Il diamante Winston Red da 2,33 carati, una delle gemme rosse più rare al mondo, è un diamante incredibilmente ambito e misterioso. Sottoposto per la prima volta a uno studio scientifico che ha offerto nuovi indizi sulle sue origini geologiche e la sua provenienza ricca di storia, il Winston Red è classificato come “Fancy Red” dal Gemological Institute of America (GIA), ovvero come un diamante naturale di colore rosso puro, senza alcuna traccia di marrone, viola o arancione.

Il suo valore è considerato “inestimabile”, sebbene i diamanti di qualità simile tendano ad avere una quotazione che si aggira intorno ai 2,7 milioni di dollari per carato. Il costo stimato del Winston Red sarebbe pertanto di circa 6,3 milioni di dollari, una cifra straordinaria ma non la più alta per un diamante fancy red: il Moussaieff Red, ad esempio, il più grande diamante rosso del mondo, con un peso di 5,11 carati, avrebbe costo stimato di circa 13,8 milioni di dollari, tenendo conto della più recente quotazione registrata durante la vendita dell’Argyle Phoenix da 1,56 carati, un’altra leggenda nell’ambito dei fancy red, battuto all’asta da Phillips Auction per 4,2 milioni di dollari nel 2024.

Il Winston Red sta però per diventare uno diamanti rossi più famosi, essendo  il più grande fancy red mai esposto al pubblico, ora che fa ufficialmente parte della National Gem and Mineral Collection dello Smithsonian National Museum of Natural History di Washington: dal 1° aprile 2025 è la star della mostra intitolata “The Winston Red Diamond and the Winston Fancy Color Diamond Collection”, l’arcobaleno di colori di una delle più pregiate collezioni di diamanti fancy color al mondo.

Lo studio sul Winston Red, il diamante rosso da 2,33 carati

Con i suoi 2,33 carati, il Winston Red è il quinto diamante fancy red più grande al mondo e, soprattutto, l’unico diamante naturale rosso esposto al pubblico: il suo taglio a brillante “old mine” suggerisce che sia stato realizzato nella prima metà del XX secolo, come corroborato da ricerche storiche, che hanno fatto risalire la prima testimonianza di questo diamante al settembre del 1938, quando Jacques Cartier lo vendette a un governante indiano, il Maharaja di Nawanagar. A quel tempo, la pietra era nota come “Raj Red” per i suoi legami con l’India, anche se gli archivisti di Cartier non sono stati in grado di scoprire quando o dove il diamante fu acquistato prima della sua vendita al maharaja.

Nel 1988, Ronald Winston, figlio del famoso collezionista di gioielli americano Harry Winston, riacquistò il diamante dal dal figlio dell'aristocratico indiano, Jam Saheb Sri Shatrusalyasinhji, che succedette al padre come Maharaja di Nawanagar nel 1966. La gemma avrebbe dovuto essere presentata in grande stile all’inaugurazione del salone Harry Winston a Tokyo nel novembre 1988, ma l’evento fu rinviato per rispetto della salute cagionevole dell’imperatore giapponese Hirohito. Il diamante fece infine il suo debutto pubblico un anno dopo, in occasione dell’anniversario del salone, indossato dall’attrice hollywoodiana Brooke Shields come anello al mignolo in oro.

Questa è però solo parte della storia del Winston Red che Ronald Winston ha donato allo Smithsonian Museum all’inizio di quest’anno: la gemma è stata sottoposta a un primo studio scientifico, che ha fornito nuove informazioni sulla sua origine geologica e la sua provenienza. I ricercatori dello Smithsonian National Museum di Washington hanno infatti esaminato le proprietà ottiche della pietra, conducendo inoltre analisi spettroscopiche, di catodoluminescenza e fotoluminescenza, e confrontato i risultati con quelli di altri diamanti rari e rinomati.

L’origine del colore rosso e la provenienza del diamante Winston Red

Dall’indagine dei ricercatori dello Smithsonian National Museum di Washington è emerso che “il Winston Red deve il suo colore cremisi puro a un attento equilibrio di caratteristiche di assorbimentohanno precisato gli studiosi, ricordando che i diamanti rossi acquisiscono il loro colore attraverso gli stessi meccanismi dei diamanti rosa (il rosso è un colore rosa più saturo), legati alla deformazione che avviene nel loro reticolo cristallino per effetto dell’intenso calore e pressione nelle profondità della Terra.

In particolare, il colore rosso del diamante Winston Red sembra essere legata a due fattori: concentrazioni di azoto relativamente basse che hanno facilitato la deformazione cristallina, ed l’esposizione a condizioni di alta pressione e temperatura che hanno portato a una significativa generazione di dislocazioni e a un movimento in diverse direzioni.

Il confronto del Winston Red con altre pietre simili ha invece suggerito che le caratteristiche di questo diamante rosso sono paragonabili con quelle dei diamanti del gruppo 1, che comprende diamanti rossi delle miniere di Argyle, in Australia, di Santa Elena in Venezuela, e di diversi altri siti in Brasile e in Namibia. Tuttavia, l’analisi sulla base dei siti attivi nel periodo di estrazione del Winston Red ha portato gli studiosi a restringere l’origine geografica a due aree, il Venezuela e il Brasile.

Tuttavia, sono stati condotti pochi studi sui diamanti rosa o rossi provenienti da queste località per supportare una determinazione definitiva. Pertanto – hanno concluso gli studiosi – l’origine geografica del diamante Winston Red rimane sconosciuta”.

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