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Un nuovo cerotto rivela chi ha gli anticorpi Covid

Sviluppato da un team di ricerca giapponese, permette di scoprire se una persona è entrata in contatto con il virus o ha sviluppato gli anticorpi in seguito alla vaccinazione senza prelievo di sangue o l’uso di pungidito.
A cura di Valeria Aiello
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Un innovativo cerotto, che può essere applicato senza l’ausilio di personale medico, promette di rivoluzionare i programmi di screening di popolazione, proponendosi come alternativa ai tradizionali metodi di rilevamento dell’infezione da coronavirus Sars-Cov-2 nei Paesi con risorse limitate e dove i vaccini Covid non sono ancora ampiamente diffusi.

Sviluppato da un team di ricerca dell’Istituto di Scienze Industriali dell’Università di Tokyo, in Giappone, il cerotto si basa su un metodo di rilevamento degli anticorpi rapido e minimamente invasivo, in quanto non richiede alcun prelievo di sangue o uso di pungidito normalmente impiegati nei test sierologici quantitativi e qualitativi, senza la necessità di particolari attrezzature di laboratorio e personale specializzato.

Per sviluppare un test di rilevamento di questo tipo, abbiamo esplorato l’idea di campionare e testare il liquido interstiziale, che si trova nell’epidermide e negli strati del derma della pelle umana” ha spiegato la dottoressa Leilei Bao che, insieme ai colleghi ha descritto il nuovo dispositivo in uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports di Nature – . Anche se il livello di anticorpi nel liquido interstiziale è circa il 15-25% di quello nel sangue, è comunque possibile rilevare gli anticorpi IgM/IgG anti-SARS-CoV-2, per cui questo fluido interstiziale può fungere da sostituto diretto del prelievo di sangue”.

Il cerotto integra microaghi porosi (MN) e un test immunocromatografico (PMNIA) per il rilevamento rapido di IgM/IgG anti-SARS-CoV-2 nel liquido interstiziale dermico / Scientific Reports
Il cerotto integra microaghi porosi (MN) e un test immunocromatografico (PMNIA) per il rilevamento rapido di IgM/IgG anti-SARS-CoV-2 nel liquido interstiziale dermico / Scientific Reports

Una volta dimostrato che il liquido interstiziale può essere utilizzato per il rilevamento degli anticorpi, i ricercatori hanno sviluppato un nuovo approccio sia per campionare sia per testare questo fluido. “In primo luogo, abbiamo sviluppato microaghi porosi biodegradabili fatti di acido polilattico che estraggono il liquido interstiziale dalla pelle umana – ha precisato il professor Beomjoon Kim, autore senior dello studio – . Abbiamo quindi costruito un biosensore immunologico basato su carta per il rilevamento di anticorpi specifici per SARS-CoV-2”.

Integrando questi due elementi, i ricercatori hanno così creato un cerotto compatto che, in test di laboratorio, ha mostrato di poter rilevare gli anticorpi diretti contro Sars-Cov-2 in circa 3 minuti. Il dispositivo, hanno evidenziato gli studiosi, ha un grande potenziale per lo screening rapido, non solo nell’ambito della pandemia di Covid-19 ma anche in caso di altre malattie infettive, quale metodo efficace e complementare con altri test diagnostici.

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