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Un ingrediente comune nelle bibite energetiche potrebbe favorire la crescita dei tumori del sangue

La taurina, uno stimolante inserito negli energy drink, promuove la glicolisi nelle cellule della leucemia e di conseguenza favorisce la crescita del tumore del sangue. È quanto evidenziato in test di laboratorio da un nuovo studio. I ricercatori sottolineano l’importanza di indagare sui potenziali effetti sulla salute legati all’integrazione di questo amminoacido.
A cura di Andrea Centini
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I ricercatori hanno determinato che un ingrediente comunemente inserito nelle bevande energetiche per le sue proprietà stimolanti potrebbe favorire la crescita della leucemia, una vasta famiglia di tumori del sangue. Si tratta della taurina, un amminoacido solforato non essenziale che viene naturalmente prodotto nel nostro organismo – lo troviamo nel midollo osseo, nel cuore e negli occhi, ad esempio – e che è presente anche in diversi alimenti, come uova, pesce e carne. Come indicato, la taurina viene aggiunta come additivo stimolante negli energy drink e può essere anche prescritta come integratore per i pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia.

Sapere che la taurina potrebbe – il condizionale è d'obbligo – catalizzare la crescita dei tumori del sangue getta dunque un'ombra sui potenziali rischi per la salute dell'integrazione. Va comunque tenuto presente che questa osservazione è stata fatta su modelli murini (topi) e inoltre un precedente studio aveva trovato un'associazione positiva tra assunzione di taurina e protezione dai tumori gastrici. Serviranno dunque indagini più approfondite per far emergere potenziali rapporti di causa-effetto. L'aspetto davvero rilevante, spiegano gli autori del nuovo studio, è aver identificato un percorso metabolico in grado di favorire la crescita di questi diffusi tumori; ciò significa che ora abbiamo un possibile bersaglio per innovativi approcci terapeutici anticancro.

A determinare che la taurina potrebbe esacerbare la crescita della leucemia è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Dipartimento di Genetica Biomedica e del Wilmot Cancer Institute del Centro Medico dell'Università di Rochester (Stati Uniti), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di vari istituti. Fra quelli coinvolti il Laboratorio di risorse per la spettrometria di massa, il Dipartimento di Medicina dell'Università del Colorado e il Dipartimento di Bioscienze e Tecnologia dell'Università della Prefettura di Fukui (Giappone). I ricercatori, coordinati dalla professoressa Jeevisha Bajaj, docente di genetica biomedica presso l'ateneo di Rochester, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato a fondo segnali molecolari e metabolismo delle cellule delle aggressive leucemie mieloidi, attraverso varie tecniche di laboratorio come il sequenziamento temporale dell'RNA a singola cellula (scRNA-seq).

Durante la sperimentazione è stato osservato che le cellule tumorali delle leucemie sono fortemente dipendenti dall'asse trasportatore taurina-taurina (TAUT), un sistema di trasporto cellulare che facilita l'ingresso della taurina all'interno delle cellule. In parole semplici, queste cellule malate sono in grado di assorbire la taurina presente nel midollo osseo, che sfruttano per catalizzare la glicolisi – la produzione di energia attraverso la scomposizione dello zucchero (glucosio) – e di conseguenza per moltiplicarsi e accelerare la crescita. In sostanza, la presenza della taurina favorisce la crescita del tumore del sangue. Si tratta di una scoperta significativa perché fio ad oggi i ricercatori non sapevano che questo amminoacido avesse capacità di promuovere il cancro.

A dimostrare questo legame gli esperimenti condotti su modelli murini e cellule tumorali umane coltivate in provetta. Inibendo l'asse trasportatore taurina-taurina (TAUT) – codificato dal gene SLC6A6 – attraverso l'ingegneria genetica, di fatto bloccando l'accesso alla taurina da parte delle cellule malate, i ricercatori hanno osservato che la crescita dei tumori nei topi è stata soppressa. In altri termini, se si impedisce a queste cellule cancerose di assorbire l'energia derivata dalla taurina la loro crescita si arresta. Da qui l'intuizione che assumere troppa taurina potrebbe aumentare il rischio di questi tumori del sangue. “Il lavoro della dottoressa Bajaj dimostra che i livelli locali di taurina nel midollo osseo possono aumentare la crescita della leucemia, suggerendo cautela nell'uso di integratori di taurina ad alto dosaggio”, ha affermato in un comunicato stampa l'oncologa Liesveld, coautrice dello studio.

Come indicato, la scoperta di questo percorso apre anche a potenziali, nuove opzioni terapeutiche. “I nostri dati attuali suggeriscono che sarebbe utile sviluppare metodi stabili ed efficaci per impedire alla taurina di entrare nelle cellule leucemiche”, ha chiosato la professoressa Bajaj. I dettagli della ricerca “Taurine from tumour niche drives glycolysis to promote leukaemogenesis” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Nature.

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