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Sul Sole si è formato un colossale vortice polare, un fenomeno mai visto prima

Sul polo nord del Sole è stato osservato un fenomeno mai documentato prima, la formazione di un mostruoso vortice di plasma con venti a 96 chilometri al secondo. Cosa sta succedendo.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Solar Dynamics Observatory della NASA / Tamitha Skov / Twitter
Credit: Solar Dynamics Observatory della NASA / Tamitha Skov / Twitter

Un gigantesco filamento di plasma si è sganciato dalla superficie del Sole e ha dato vita a un colossale vortice sul polo nord della stella. In base alle osservazioni degli scienziati lo spettacolare fenomeno è stato caratterizzato da venti a una velocità pazzesca: ben 96 chilometri al secondo. È durato in tutto circa 8 ore, imperversando attorno ai 60 gradi di latitudine Nord. L'aspetto più interessante di questo evento è che non era mai stato visto prima nulla di simile. Gli studiosi stanno cercando di capire cosa sia accaduto esattamente, come spiegato a Space.com dal dottor Scott McIntosh, fisico solare e vicedirettore del National Center for Atmospheric Research di Boulder (Colorado).

Il distacco dell'enorme filamento di plasma solare si è verificato lo scorso 2 febbraio ed è stato ripreso dal Solar Dynamics Observatory della NASA, cui si devono molti degli spettacolari filmati della nostra stella. Il fenomeno è stato accolto con grande interesse dalla comunità scientifica. “Parliamo di un vortice polare! Il materiale proveniente da una protuberanza settentrionale si è appena staccato dal filamento principale e ora sta circolando in un enorme vortice polare attorno al polo nord della nostra stella”, ha dichiarato su Twitter la dottoressa Tamitha Skov, fisica esperta di meteorologia spaziale e dell'impatto delle tempeste geomagnetiche. Molto attiva sul social di Elon Musk, la divulgatrice scientifica è ritornata con un nuovo post e una spettacolare animazione sul misterioso fenomeno, confermando la velocità dei venti e la sua durata.

I ricercatori stanno raccogliendo i dati da diversi osservatori solari per combinarli e determinare le dinamiche di questa “tempesta polare” di particelle cariche elettricamente. Sebbene il vortice di plasma sia stato insolito, non lo è il fenomeno che lo ha originato, cioè la gigantesca protuberanza solare (solar prominence) che si è manifestata attorno ai 55 gradi di latitudine. Questi getti di plasma sprigionano dalla cromosfera – un caratteristico e sottile strato dell'atmosfera della stella – e possono raggiungere centinaia di migliaia di chilometri nello spazio circostante. Si tratta di eventi comuni, che diventano più frequenti con l'aumento dell'attività magnetica del Sole. La nostra stella ha infatti un ciclo di 11 anni durante il quale questa attività raggiunge un minimo e un picco massimo, che determina l'inversione dei poli magnetici. In questa fase ci stiamo dirigendo proprio verso il picco massimo, che è atteso per luglio del 2025, anche se non è possibile esserne sicuri.

Ciò che è certo è che da circa un anno l'attività del Sole è in costante incremento e sono sempre più comuni brillamenti di classi potenti (X ed M), espulsioni di massa coronale (CME), comparsa di grandi macchie solari e altri fenomeni significativi legati ai campi magnetici. Alla fine di gennaio, ad esempio, il Sole ha scagliato un fulmine di plasma (particelle cariche elettricamente) lungo ben mezzo milione di chilometri, che si era formato tra due enormi macchie solari. Molte delle dinamiche alla base di questi eventi non sono ancora chiare agli esperti e possono dar vita anche a effetti inediti, come il gigantesco vortice polare. Nel prossimo futuro, dopo aver analizzato tutti i dati, è verosimile che si saprà molto di più sulla sua origine.

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