Si avvicina alla Terra un asteroide potenzialmente pericoloso: quando vedere in diretta 2002 JX8

Un grande asteroide potenzialmente pericoloso si sta avvicinando alla Terra e giovedì 8 maggio sarà possibile vedere il suo passaggio in diretta streaming. A trasmettere l'evento – a partire dalle 22:30 ora italiana – il Virtual Telescope Project (VTP) guidato dall'astrofisico Gianluca Masi. Fortunatamente il transito di (612356) 2002 JX8, questo il nome assegnato al sasso spaziale, non comporta alcun pericolo per la Terra. Il rischio di collisione è infatti nullo, perlomeno per il passaggio di maggio 2025 e per quelli stimati per i prossimi cento anni. Pur essendo classificato come “potenzialmente pericoloso” dalla NASA, infatti, in base ai calcoli degli esperti il 9 maggio alle 13:02 ora italiana – quando raggiungerà la vicinanza massima al nostro pianeta – l'asteroide transiterà a una distanza di circa 0.02812 unità astronomiche (UA), pari a circa 4,2 milioni di chilometri. Ricordiamo che 1 UA corrisponde a 149,6 milioni di chilometri, ovvero la distanza che separa la Terra dal Sole.

L'asteroide (612356) 2002 JX8 fu individuato la prima volta il 4 maggio del 2002 dal sistema di sorveglianza LINEAR, come spiegato dal dottor Masi. Da allora viene strettamente sorvegliato dagli scienziati per il potenziale rischio di impatto con la superficie terrestre. Il corpo celeste, infatti, ha dimensioni significative e in caso di collisione provocherebbe una catastrofe a livello regionale o nazionale. Secondo il Near-earth objects coordination centre dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) il suo diametro è compreso tra i 240 e i 500 metri, mentre per i calcoli del Center for Near Earth Object Studies (CNEOS) della NASA si attesta tra i 230 e i 510 metri. Secondo la definizione dell'agenzia aerospaziale statunitense, vengono inseriti nell'elenco degli asteroidi potenzialmente pericolosi tutti quelli che hanno un diametro di almeno 140 metri e che si avvicinano all'orbita terrestre a una distanza inferiore di 7,5 milioni di chilometri. L'oggetto (612356) 2002 JX8, pertanto, rientra pienamente nella definizione.
Fortunatamente, come indicato, il passaggio al perigeo (minima distanza dalla Terra) del 9 maggio 2025 sarà assolutamente sicuro, dato che il sasso spaziale sfreccerà a ben 4,2 milioni di chilometri, pari a circa 11 volte la distanza media che separa la Terra dalla Luna (384.000 chilometri). È un bene perché in caso di impatto un oggetto del genere causerebbe un vero e proprio disastro a livello regionale o persino nazionale. Si calcola che un oggetto con un diametro di 100 metri possa cancellare un'intera metropoli come New York City in pochi istanti, dunque uno di mezzo chilometro (potenziale) avrebbe effetti ancor più sconvolgenti.
Non siamo comunque innanzi a un cosiddetto “killer di pianeti”, come il mostruoso asteroide con un diametro stimato di circa 10 chilometri dell'evento di Chicxulub, quello che 66 milioni di anni fa, alla fine del Cretaceo, determinò la scomparsa dei dinosauri non aviani e del 75 percento delle specie viventi, dopo aver impattato in quella che è l'attuale penisola dello Yucatan (Messico).
Il passaggio sicuro di (612356) 2002 JX8 potrà essere osservato in diretta streaming il giorno prima del perigeo, ovvero l'8 maggio alle 22:30 grazie all'evento trasmesso dal Virtual Telescope Project (VTP). Masi spiega che l'asteroide è ben visibile nel cielo dell'emisfero boreale, dove si trova anche l'Italia. “Nei prossimi giorni, fino alla data del flyby, attraverserà le costellazioni del Cigno, del Drago, dell'Orsa Minore e della Giraffa”, spiega l'astrofisico. “Proprio l'8 e il 9 maggio l'asteroide sarà a meno di 10 gradi dalla Stella Polare, dunque sopra l'orizzonte per tutta la notte. La sua luminosità si attesterà intorno alla magnitudine 16.1, pertanto sarà fotografabile con strumenti dal diametro di soli 100-150mm, mentre per essere osservato visualmente, ovvero accostando direttamente l'occhio all'oculare di un telescopio, occorrono strumenti di notevole apertura”, ha chiosato Masi.
Per tutti coloro che non dispongono di un telescopio, sarà possibile seguire il passaggio grazie agli strumenti del VTP collocati a Manciano, in provincia di Grosseto (Toscana), dove si trova il cielo più buio e stellato dell'Italia peninsulare.