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Saturno nero con anelli scintillanti: perché le prime immagini del James Webb sono così particolari

Le prime, attese immagini di Saturno del Telescopio Spaziale James Webb mostrano il “Signore degli Anelli” in una veste insolita, nero e circondato anelli luminosissimi. Perché sono così strane e qual è il loro scopo.
A cura di Andrea Centini
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Credit: JWST/JWSTFeed
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Sul portale jwstfeed.com, che raccoglie tutte le immagini immortalate dall'avveniristico Telescopio Spaziale James Webb, sono stati caricati i primi, attesissimi scatti di Saturno, considerato il pianeta più affascinante del Sistema solare (dopo la Terra, naturalmente). La variegata collezione che si vede nel sito, tuttavia, molto probabilmente non riflette ciò che si attendeva il grande pubblico dal potentissimo James Webb, il telescopio spaziale più costoso – circa 10 miliardi di dollari – e avanzato della storia, lanciato nello spazio il 25 dicembre 2021 dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana francese.

Credit: JWST/JWSTFeed
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Saturno, infatti, in diversi scatti risulta talmente scuro da apparire nero, circondato da anelli scintillanti come avessero un'aura divina; in altri il “Signore degli Anelli” appare come una macchia bianca stilizzata su uno sfondo nero, mentre in altre risulta espanso, come fosse gonfiato. Come mai queste immagini sono così strane e ben lungi dalla qualità osservabile negli scatti della compianta sonda Cassini? Ne potete vedere uno assolutamente straordinario qui in basso.

Le ragioni di queste immagini così curiose, non certo stupefacenti, risiede innanzitutto nel fatto che si tratta di file grezzi o RAW, che ben conoscono i fotografi. Gli appassionati di astrofotografia sanno bene che le spettacolari immagini di nebulose, pianeti, galassie e altri oggetti celesti che circolano su internet si ottengono solo dopo una laboriosa post produzione, durante la quale più immagini grezze vengono fuse le une con le altre, colorate, private del rumore di fondo e di artefatti etc etc, fino ad arrivare allo sfondo che campeggia sui nostri desktop. In parole semplici, stiamo osservando dei file non ancora lavorati, dunque ancora non sappiamo quanti e quali dettagli verranno tirati fuori dagli esperti che ci metteranno le mani sopra. Indubbiamente i risultati saranno eccezionali, come del resto lo sono quelli dei primi, meravigliosi scatti del James Webb di Giove – sul quale sono visibili persino le aurore – e di Nettuno, che risplende circondato dai suoi anelli più deboli.

Credit: JWST/JWSTFeed
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Un'altra ragione per cui le immagini sono così peculiari è legata al fatto che non sono state scattate nella banda ottica, cioè della luce a noi visibile, bensì nell'infrarosso, attraverso lo strumento Near-Infrared Camera (NIRCam). Gli scienziati hanno inoltre usato filtri / tempi di esposizione diversi per ottenere risultati specifici. È doveroso sottolineare che i ricercatori non stanno usando il Telescopio Spaziale James Webb per tirare fuori la più bella foto in assoluto di Saturno – quelle di Cassini sono già mozzafiato – , ma naturalmente per scopi squisitamente scientifici. Ciò che viene mostrato è esattamente il tipo di immagini atteso.

Credit: JWST/JWSTFeed
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Una volta ripuliti dal lavoro di post produzione il team di ricerca internazionale guidato da ricercatori dell'Università di Leicester (Regno Unito), del SETI Institute e del Goddard Space Flight Center della NASA, gli scatti dovrebbero far emergere nuove informazioni preziose sulle lune e sugli anelli del gigante gassoso, che orbita a una distanza media di circa 1,43 miliardi di chilometri dalla Terra. Non resta che attendere le prime immagini elaborate per scoprire quali segreti è riuscito a carpire il rivoluzionario telescopio spaziale.

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