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Satellite sperimentale russo esplode misteriosamente nello spazio: decine di detriti in orbita

Il satellite russo Kosmos 2499 è esploso nello spazio lasciando dietro di sé una scia di decine di detriti. Le cause della distruzione non sono note, così come lo scopo del satellite.
A cura di Andrea Centini
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Un satellite sperimentale russo si è rotto in più pezzi e, secondo quanto stimato da alcuni esperti di detriti spaziali, l'evento sarebbe compatibile con una esplosione a bassa intensità. La distruzione del satellite si è verificata all'inizio dell'anno, alle 04:57 ora italiana di mercoledì 4 gennaio, ma solo in questi giorni è arrivata la conferma da parte del 18esimo Squadrone di Difesa Spaziale della United States Space Force (USSF – Forza Spaziale degli Stati Uniti), che sta monitorando l'oggetto, o quel che ne resta. Come indicato in un “cinguettio” pubblicato su Twitter, i militari statunitensi stanziati presso la base di Vandenberg, in California, hanno determinato che ci sono 85 frammenti in orbita a ben 1.169 chilometri di altitudine. È quasi il triplo della quota della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che vola a circa 410 chilometri di altezza.

Il satellite protagonista del misterioso incidente è il Kosmos 2499, lanciato dalla Russia assieme ad altri dispositivi il 23 maggio 2014 dal cosmodromo di Plesetsk, a bordo di un razzo lanciatore Rokot / Briz-KM. Il satellite è stato monitorato a lungo e, poiché si è reso protagonista di alcune insolite manovre nello spazio, si è pensato addirittura che potesse essere un'arma sperimentale per distruggere altri satelliti, ma anche qualcosa di molto più pacifico, come ad esempio un mezzo per raccogliere detriti spaziali (come quelli di altri satelliti in disuso) o per effettuare manutenzione su altri dispositivi in orbita. Il reale scopo di Kosmos 2499 probabilmente non lo conosceremo mai, ma stando a un comunicato dell'Istituto di fisica e tecnologia di Mosca si tratterebbe di un satellite progettato per testare motori sperimentali al plasma e ionici, come riportato da Universe Today. Questo potrebbe spiegare le orbite peculiari intercettate dai sistemi di space-tracking, come quelli del 18esimo squadrone della USSF.

Gli esperti non escludono che il satellite possa essere esploso proprio a causa di un difetto di uno di questi motori sperimentali, sempre che non sia stato fatto saltare in aria volontariamente. L'azienda LeoLabs Inc., che si occupa anche di tracciamento di veicoli spaziali e spazzatura spaziale, ha affermato su Twitter che, in base alle indagini preliminari, “l'evento di frammentazione di Cosmos 2499 (utilizzando LeoLabs LeoRisk) indica un'esplosione a bassa intensità con moderata fiducia”. Un evento analogo era accaduto prima con un altro satellite russo gemello, il Kosmos 2491.

Gli esperti sono preoccupati principalmente dai detriti generatisi a seguito di questi eventi, che mettono a repentaglio la sicurezza delle operazioni spaziali. La stessa Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha dovuto eseguire alcune volte manovre evasive per allontanarsi dalla spazzatura orbitale. Recentemente proprio a causa di un satellite russo che era stato distrutto volontariamente. In un caso gli astronauti si sono dovuti rifugiare nelle navette ed erano pronti a sganciarsi nel caso in cui il laboratorio orbitante fosse stato colpito.

Con l'incremento  dei lanci e l'aumento del turismo spaziale si ritiene che aumenteranno sia i rischi di incidenti che la spazzatura spaziale stessa. A causa della notevole quota orbitale di Kosmos 2499 gli esperti calcolano che i suoi frammenti deorbiteranno e bruceranno contro l'atmosfera terrestre soltanto fra alcuni decenni.

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