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Questi quattro fattori rovinano la coppia (e causano il divorzio)

Soprannominati i “Quattro cavalieri dell’Apocalisse” permettono di prevedere con una precisione del 90% se le coppie sposate si separeranno.
A cura di Valeria Aiello
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Grazie una serie di studi, che hanno coinvolto centinaia di coppie già dagli Anni 70, è possibile prevedere con una precisione del 90% quali saranno i partner a divorziare e quali rimarranno insieme. Oltre al tipo di personalità, a giocare un ruolo importante nella durata del rapporto sarebbero infatti quattro specifici fattori che, se presenti, possono innescare la crisi coniugale. La loro identificazione si deve a uno dei massimi esperti in materia, il dottor John Gottman, professore emerito di Psicologia presso l’Università di Washington, la cui ricerca pluridecennale si è strettamente concentrata sulla previsione del divorzio e sulla stabilità coniugale.

Nel suo libro “What Predicts Divorce” pubblicato per la prima volta nel 1993, il dottor Gottman ha riassunto i risultati delle sue indagini, delineando quattro comportamenti comunicativi, da lui soprannominati i “Quattro cavalieri dell’Apocalisse”, che predicono se un matrimonio finirà o meno con un divorzio. “Le coppie che sperimentano i Quattro Cavalieri dell'Apocalisse hanno divorziato in media 5,6 anni dopo il matrimonio, mentre le coppie emotivamente disimpegnate (il cui rapporto è caratterizzato dall’assenza di affetto positivo durante il conflitto, ndr) hanno divorziato in media 16,2 anni dopo il matrimonio” spiega Gottman sul suo sitoQuesti quattro fattori sono:

  • Disprezzo: non prendere sul serio le preoccupazioni del partner, spesso espresse attraverso gesti come insulti, sarcasmo, umorismo ostile, alzare gli occhi al cielo, ridicolizzare, ecc.
  • Critica: attacchi persistenti al carattere, alle convinzioni, alla personalità, all’aspetto o alle azioni del partner.
  • Difensiva: negare la responsabilità quando si viene avvicinati con critiche o consigli.
  • Ostruzionismo: Disimpegnarsi dalla comunicazione ignorando il partner o fingendosi occupati.

Secondo la ricerca, il fattore più cruciale è il disprezzo, ritenuto il principale indicatore di un matrimonio che finirà con un divorzio. Fortunatamente, Gottman ha identificato anche alcuni possibili antidoti a questa tossina coniugale.

Nel breve termine, dice l’esperto, il disprezzo può essere alleviato descrivendo i propri sentimenti e bisogni relativi a quel determinato problema. In tali circostanze, ad esempio, si può cercare di evitare l’uso di frasi del tipo “tu fai” o “tu sembri”, che possono far sentire i partner incolpati o attaccati. A lungo termine, d’altra parte, è importante sviluppare una cultura dell’affetto, la stima e l’ammirazione reciproca.

I modelli comportamentali che mettono in crisi la relazione sono stati osservati sia nelle coppie eterosessuali sia in quelle omossessuali, per le quali gli studi hanno indicato la presenza degli stessi problemi e lo stesso modo di essere felici insieme. Le ricerche del professor Gottman hanno però anche dimostrato che aspetti come l’umorismo e la capacità di calmarsi durante un litigio sono particolarmente importanti per il successo delle coppie dello stesso sesso.

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