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Quali sono i tumori più diagnosticati e mortali in Italia e nel mondo: la mappa globale del cancro

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha pubblicato una mappa interattiva e un nuovo rapporto sulla diffusione del cancro a livello globale. Ecco quali sono i tumori più diagnosticati e che uccidono di più in Italia e nel resto del mondo.
A cura di Andrea Centini
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Credit: IARC
Credit: IARC

Il cancro, assieme alle patologie cardiovascolari, rappresenta la principale causa di morte al mondo, con i numeri delle diagnosi in costante crescita evidenziati dalla mappa interattiva dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). Inquietante il dato che riguarda i giovani, con un aumento delle neoplasie maligne del 30 percento tra il 1973 e il 2017, come spiegato a Fanpage.it dall'oncologo del Policlinico “Aldo Moro” di Bari Camillo Porta. Secondo un nuovo rapporto pubblicato dalla IARC, organismo facente parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2022 a livello globale sono state fatte circa 20 milioni di nuove diagnosi di cancro, mentre le persone decedute sono state 9,7 milioni. Nel 2020 i casi rilevati furono 19,3 milioni. L'incremento diventerà sostanziale nel prossimo ventennio, dato che la IARC si aspetta 35 milioni di nuovi casi all'anno nel 2050, con uno spaventoso +77 percento rispetto al dato attuale.

I tumori più diagnosticati nel mondo

Ma torniamo ai dati del 2022. La neoplasia più diagnosticata in assoluto a livello globale è stato il cancro al polmone, con 2,5 milioni di nuovi casi, pari al il 12,4 percento dei tumori rilevati. Al secondo posto si piazza il cancro al seno, con 2,3 milioni di casi (11,6 percento del totale), mentre al terzo il cancro al colon-retto, con 1,9 milioni di casi (9,6 percento). Seguono il cancro al prostata con 1,5 milioni di diagnosi (7,3 percento) e il cancro allo stomaco con 970.000 casi, pari al 4,9 percento del totale.

Il carcinoma mammario è quello che ottiene il più elevato numero di diagnosi nel maggior numero di Paesi (82), fra i quali figurano Italia, Francia, Stati Uniti, Canada, Australia, India, Inghilterra, Argentina e nella maggior parte degli Stati africani. Al secondo posto di questa particolare classifica il tumore alla prostata (37 Paesi), con picchi registrati nella Penisola Scandinava e in Brasile, mentre al terzo, si piazza il tumore alla cervice uterina (21), con una massiccia concentrazione di diagnosi nell'Africa subsahariana. Il cancro ai polmoni è il più diagnosticato in 19 Paesi (quarto posto), tra i quali vi è la popolosa Cina, dove l'inquinamento atmosferico rappresenta un problema significativo in diversi centri urbani. Al quinto posto il carcinoma colorettale, il più diagnosticato in 16 Paesi, tra i quali Spagna, Portogallo, Russia, Ucraina, Romania, Danimarca e Paesi Bassi.

Le neoplasie più mortali a livello globale sono state il cancro al polmone (1,8 milioni di decessi); il cancro del colon-retto (900.000); il cancro al fegato (760.000); il cancro al seno (670.000); e il cancro allo stomaco (660.000).

I tumori più diffusi e mortali in Italia

I dati della IARC fanno riferimento al 2022, ma per il nostro Paese sono già disponibili i dati dell'anno appena concluso, grazie al rapporto “I numeri del cancro in Italia 2023” presentato a dicembre presso l'Istituto Superiore di Sanità (ISS). Anche nel nostro caso, come avviene a livello globale, si registra un incremento delle diagnosi, passate dalle 376.000 del 2020 alle 395.000 del 2023, con 208.000 uomini e 187.000 donne colpiti. Per quanto concerne le neoplasie più diffuse, nel 2023 la più diagnosticata è stata quella al seno con 55.900 casi, seguita dai tumori a colon-retto (50.500), polmone (44.000), prostata (41.100), vescica (29.700), stomaco (15.000) e pancreas (14.800). I più mortali, in base ai dati del 2022, sono stati il carcinoma polmonare (34.000), il cancro al colon-retto (19.800), il carcinoma mammario (12.900), il tumore del pancreas (12.100) e quello al fegato (11.200). Preoccupa l'incremento dei decessi per melanoma e cancro al pancreas negli uomini e per il tumore al polmone e melanoma nelle donne. Secondo un recentissimo studio pubblicato sul Journal of Public Health, il 25 percento dei morti per cancro in Italia è legato alla bassa istruzione. Secondo la stima della IARC, sempre nel 2022, le persone vive a cinque anni dalla diagnosi – un parametro significativo in Oncologia – è stato di 5,3 milioni a livello globale

L'agenzia dell'OMS evidenzia che ci sono notevoli diseguaglianze nelle diagnosi e nel trattamento del cancro in base al reddito dei singoli Paesi. Ad esempio, in quelli ad alto reddito, 1 donna su 12 riceverà la diagnosi di cancro al seno e 1 su 71 perderà la vita per esso. In quelli a basso reddito la diagnosi riguarderà invece 1 sola donna su 27, ma a perdere la vita sarà 1 donna su 48. “Le donne nei Paesi a basso HDI hanno il 50% in meno di probabilità di essere diagnosticate con un cancro al seno rispetto alle donne nei paesi ad alto HDI, ma corrono un rischio molto più elevato di morire a causa della malattia a causa della diagnosi tardiva e dell’accesso inadeguato a cure di qualità”, ha spiegato in un comunicato stampa la dottoressa Isabelle Soerjomataram, vice capo del Dipartimento di sorveglianza del cancro della IARC.

Queste disparità, se non verranno presi provvedimenti per allineare diagnostica e cure, diventeranno ancora più significative in futuro, quando i numeri del cancro aumenteranno sensibilmente. Le principali cause dietro l'incremento, secondo la IARC, oltre all'invecchiamento della popolazione sono fattori come vizio del fumo, consumo di alcol e obesità. Anche l'inquinamento atmosferico, come evidenzia il boom di tumori al polmone in determinati Paesi, gioca un ruolo molto importante.

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