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Nuovo studio rileva associazione tra farmaci per la disfunzione erettile e gravi patologie oculari

Un’analisi sui dati di oltre 200mila utilizzatori di farmaci per la disfunzione erettili ha rilevato un’associazione con gravi patologie oculari, da confermare.
A cura di Andrea Centini
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I farmaci per la disfunzione erettile come il Viagra, il Levitram, il Cialis e altri sono stati associati a potenziali problemi di vista da diversi studi, sebbene le ricerche siano spesso giunte a risultati contrastanti e poco significativi. Ora una nuova e vasta indagine ha rilevato una possibile correlazione tra l'uso di questi medicinali con grave distacco sieroso della retina (SRD), occlusione vascolare retinica (RVO) e neuropatia ottica ischemica (ION). Sono condizioni oculari severe che in alcuni casi possono portare persino alla cecità di uno o entrambi gli occhi. Poiché comunque si è trattato di uno studio di osservazione, i ricercatori sottolineano che non è stato determinato in alcun modo un nesso di causa-effetto tra l'uso dei farmaci per la disfunzione erettile – tecnicamente definiti inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5I) – e le suddette malattie oculari. Tuttavia il legame statistico è forte e dunque è necessario approfondire ulteriormente la questione.

A determinare che l'uso di farmaci per la disfunzione erettile potrebbe comportare un rischio superiore (ma comunque raro) di gravi patologie dell'occhio è stato un team di ricerca canadese guidato da scienziati del Dipartimento di Oftalmologia e Scienze Visuali dell'Università della British Columbia, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Anestesiologia, Farmacologia e Terapeutica, della Divisione di Neurologia e del Dipartimento di Oftalmologia dell'Università di Ottawa. I ricercatori, coordinati dal professor Mahyar Etminan, docente presso la Facoltà di Medicina dell'ateneo di Vancouver, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto un vasto studio di coorte sui dati di oltre 213mila uomini, tutti consumatori di farmaci per la disfunzione erettile. I loro dati sono stati raccolti dal database PharMetrics Plus (IQVIA) e si riferivano a un intervallo di tempo compreso tra il 1 gennaio 2006 e il 31 dicembre 2020. Durante il periodo di follow-up gli scienziati hanno osservato i tassi di incidenza di distacco sieroso della retina, occlusione vascolare retinica e neuropatia ottica ischemica in questo gruppo di pazienti e li hanno messi a confronto con quelli del gruppo di controllo, composto da quattro partecipanti abbinati per età e momento di ingresso nello studio per ciascuno degli utilizzatori di Viagra & co.

Dall'analisi statistica è emerso che chi utilizzava farmaci per la disfunzione erettile aveva un rischio sensibilmente superiore di sviluppare le tre condizioni oculari rispetto ai controlli. I primi avevano infatti 1,44 volte più probabilità di sviluppare un'occlusione vascolare retinica dei secondi (IC 95%, 0,98-2,12; incidenza, 8,5 casi rispettivamente per 10.000 anni persona); 2,58 volte più probabilità di sviluppare un grave distacco della retina ((IC 95%, 1,55-4,30; incidenza, 3,8 casi per 10.000 persone-anno) e più del doppio (2,02) delle probabilità di avere neuropatia ottica ischemica (IC al 95%, 1,14-3,58; incidenza, 3,2 casi per 10.000 anni persona). I ricercatori hanno ottenuto questi risultati tenendo conto di vari fattori confondenti, come ipertensione, malattia coronarica, fumo e diabete per tutte e tre le condizioni e apnea notturna per la neuropatia ottica ischemica, tutti noti fattori di rischio per le malattie oculari. Nonostante l'aumento del rischio possa apparire molto significativo, in termini assoluti si tratta di condizioni rare e l'incidenza delle tre condizioni resta molto bassa (in tutto sono stati rilevati 1.146 casi delle tre patologie). Inoltre, come già specificato, non è stato evidenziato alcun rapporto di causa-effetto, ma solo un legame statistico.

Gli autori dello studio indicano comunque che chi utilizza i farmaci per la disfunzione erettile dovrebbe contattare il proprio medico, nel caso in cui dovesse sviluppare disturbi visivi. “Sono contento che i ricercatori non vadano oltre il dire che gli uomini che usano questi farmaci dovrebbero essere informati che potrebbe esserci un'associazione tra il loro utilizzo e alcune gravi condizioni oculari e che dovrebbero informare i loro medici se qualcosa sembra andare storto con la loro vista”, ha dichiarato a Science Media Centre il professor Kevin McConway, professore emerito di statistica applicata presso la Open University. “Spero che a nessuno venga detto che l'assunzione di questi farmaci per la disfunzione erettile causerà sicuramente un aumento del rischio di queste condizioni oculari. Questo studio non può dirci se sia vero o meno”, ha aggiunto l'esperto. C'è comunque da tenere presente un legame statistico da non sottovalutare, pertanto al primo sospetto tutti dovrebbero rivolgersi al proprio medico. I dettagli della ricerca “Risk of Ocular Adverse Events Associated With Use of Phosphodiesterase 5 Inhibitors in Men in the US” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata JAMA Ophtalmology.

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