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Nuova specie di tirannosauro scoperta in Mongolia: perché il “Principe Drago” è così importante

Un team di ricerca internazionale ha scoperto e descritto una nuova specie di tirannosauro, che è stata chiamata Khankhuuluu mongoliensis. Il suo nome significa “Principe Drago della Mongolia”. Quanto era grande e perché questo dinosauro è considerato così prezioso.
A cura di Andrea Centini
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Illustrazione della nuova specie di tirannosauro Khankhuuluu mongoliensis. Credit: Julius Csotonyi
Illustrazione della nuova specie di tirannosauro Khankhuuluu mongoliensis. Credit: Julius Csotonyi

I ricercatori hanno scoperto una nuova specie di tirannosauro, un iconico gruppo di dinosauri teropodi e carnivori il cui rappresentante più celebre è senza dubbio Tyrannosaurus rex. La star di Jurassic Park, che poteva raggiungere i 13 metri di lunghezza per quasi 9 tonnellate di peso, è tuttavia solo una delle tante forme dei tirannosauridi, alcuni dei quali erano infatti molto piccoli. La storia evolutiva di questi animali, oltre che dalle dimensioni decisamente variabili, è resa complicata anche dalle continue migrazioni tra il Nord America e l'Asia, un “avanti e indietro” che ha permesso al gruppo di diversificarsi in più occasioni sfociando in specie molto evolute ma di stazza contenuta e giganti come il sopracitato Tyrannosaurus rex e i tarbosauri.

La scoperta del nuovo tirannosauride di medie dimensioni, classificato con il nome scientifico di Khankhuuluu mongoliensis, è ritenuta particolarmente significativa poiché fa un po' di chiarezza sull'evoluzione di questi iconici rettili. I ricercatori gli hanno assegnato questo nome curioso perché nella lingua locale significa “Principe Drago”, mentre mongoliensis fa chiaramente riferimento alla Mongolia. Hanno scelto “principe” e non “re” proprio per non scomodare sua maestà, il T. rex. I paleontologi non hanno comunque trovato i suoi resti recentemente; essi erano custoditi in una collezione museale sin dagli anni '70 del secolo scorso, in attesa di essere studiati a fondo. Dalle analisi dei reperti fossili appartenenti a due esemplari, recuperati in un sito paleontologico del Cretaceo superiore della Mongolia, è stato determinato che questo animale era lungo poco più di 4 metri e alto un paio, mentre il peso si attestava sui 750 chilogrammi. Un peso piuma rispetto al tirannosauro che tutti conosciamo, ma assolutamente non il più piccolo del gruppo, considerando che alcuni rappresentanti ancestrali – come il Suskityrannu – erano alti circa la metà.

A descrivere nel dettaglio la nuova specie di tirannosauride è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati statunitensi dell'Università di Calgary, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di vari istituti. Fra quelli coinvolti il Museo dell'Università di Hokkaido (Giappone), il Dipartimento di Biologia dell'Università di Cape Breton (Australia), l'Accademia Mongola delle Scienze (Mongolia) e il Dipartimento di Scienze Biologiche dell'Università Statale della Carolina del Nord. I ricercatori, coordinati dai professori Jared T. Voris e Darla K. Zelenitsky, entrambi del Dipartimento di Terra, Energia e Ambiente dell'ateneo americano, hanno spiegato che i grandi tirannosauridi noti del Cretaceo superiore si sono evoluti da predatori del Cretaceo medio più piccoli. Khankhuuluu mongoliensis, vissuto circa 86 milioni di anni fa, è uno dei rappresentanti più significativi. Aveva una corporatura piuttosto esile e un cranio leggero, caratteristiche simili a quelle dei giovani dei tirannosauri più grandi, che nel Cretaceo superiore hanno occupato praticamente la medesima nicchia ecologica dei parenti più piccoli scomparsi.

Come indicato, nel passaggio attraverso ciò che è l'attuale Stretto di Bering tra Asia e Nord America, i tirannosauridi ancestrali si sono evoluti più volte, dando vita a forme più grandi come i Tyrannosaurini e più piccole alla stregua degli Alioramini. Alla base di tutto ci fu proprio Khankhuuluu mongoliensis, un anello di congiunzione tra i tirannosauridi più piccoli e quelli più grandi, anche se alcune delle specie rimaste piccole erano tutto fuorché “ancestrali”, ma molto evolute e divergenti. “I nostri risultati rivelano che i tirannosauroidi asiatici (simili a Khankhuuluu) si dispersero in Nord America, dando origine agli eutirannosauri nel Cretaceo medio-superiore. Gli eutirannosauri si diversificarono e rimasero esclusivamente in Nord America fino a una singola dispersione in Asia nel tardo Cretaceo, che determinò la nascita di Alioramini e Tyrannosaurini. Le marcate differenze morfologiche tra Alioramini e Tyrannosaurini si sono probabilmente evolute a causa di tendenze eterocroniche divergenti – rispettivamente pedomorfosi e peramorfosi – che hanno permesso loro di coesistere in Asia e occupare nicchie ecologiche diverse”, hanno spiegato Zelenitsky e colleghi nell'abstract dello studio.

Il tirannosauro che conosciamo tutti emerse appena 2 milioni di anni prima dell'evento di Chicxulub, quello che 66 milioni di anni fa, a causa dell'impatto di un enorme asteroide – di almeno 10 km di diametro – precipitato nella Penisola dello Yucatan, determinò l'estinzione dei dinosauri non aviani e del 75 percento circa delle specie animali viventi. I dettagli della ricerca “A new Mongolian tyrannosauroid and the evolution of Eutyrannosauria” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature.

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