video suggerito
video suggerito

Nuova specie di ragno che imita le formiche scoperta in Sicilia

Un team di ricerca italiano ha scoperto e descritto una nuova specie di ragno-formica scoperta nella Riserva Naturale Orientata Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande in provincia di Siracusa (Sicilia). Questo aracnide imita nel comportamento e nell’aspetto i piccoli insetti imenotteri, riuscendo così a ingannare i predatori.
A cura di Andrea Centini
1 CONDIVISIONI
A sinistra un ragno mirmecomorfo, a destra una formica. Credit: Wikipedia
A sinistra un ragno mirmecomorfo, a destra una formica. Credit: Wikipedia

In una riserva naturale della Sicilia gli scienziati hanno scoperto una nuova specie di ragno. Non si tratta di un aracnide "qualsiasi", ma un cosiddetto ragno-formica, ovvero un ragno sotto mentite spoglie che imita le formiche dal punto di vista del comportamento e dell'aspetto. A un occhio poco attento questi ragni sembrano degli imenotteri in tutto e per tutto, a maggior ragione se si considera che il paio di zampe anteriori viene spesso tenuto sollevato sui cheliceri per replicare le antenne delle formiche; ciò può rendere difficile individuare immediatamente le tipiche quattro paia di zampe degli aracnidi, anziché tre (un carattere distintivo degli insetti). I ragni formica sono affascinanti rappresentanti dell'ordine Araneae e della famiglia dei Salticidi (Salticidae), i cosiddetti ragni saltatori, ma hanno un aspetto piuttosto diverso dai “teneri” e occhiuti ragnetti che spesso sono protagonisti di video virali (gli unici a essere apprezzati dagli araconofobici).

A scoprire e descrivere la nuova specie di ragno-formica, classificata con il nome scientifico di Leptorchestes elisae, è stato un team di ricerca italiano composto da tre studiosi: il dottorando in Biologia Ambientale Tommaso Fusco, il professor Andrea Di Giulio del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre e il dottor Stefano Cantone del CREA (Centro di Ricerca per l'Olivo, la Frutticoltura e gli Agrumicoltura) di Acireale. La nuova specie di ragno è stata scoperta per caso nel contesto di un progetto di ricerca condotto presso la Riserva Naturale Orientata Pantalica, Valle dell'Anapo e Torrente Cava Grande, una vera e propria oasi in provincia di Siracusa, a una sessantina di chilometri da Catania. L'area, che si estende per circa 3.700 ettari nei territori di vari comuni (come Ferla, Buscemi e Cassaro), ospita una gigantesca necropoli – la Necropoli di Pantalica – con circa 5.000 tombe scavate nella roccia, che è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. In questa preziosa area protetta è presente una ricca biodiversità, che accoglie diverse specie preziose come la trota macrostigma siciliana e il platano orientale.

Dal punto di vista entomologico, come hanno spiegato gli autori dello studio, non è ancora stata studiata a fondo, ed è proprio durante un progetto di ricerca in loco che i ricercatori si sono accorti della presenza dei ragni formica. “A giugno 2023, mentre ero impegnato in alcuni campionamenti entomologici a Pantalica insieme al mio collega Lorenzo Fortini, notiamo dei ragni molto simili a formiche, sia nell’aspetto che nel comportamento” , ha spiegato in un comunicato stampa il dottor Fusco. “Una volta tornato in laboratorio mi sono accorto che questi campioni avevano caratteristiche morfologiche atipiche rispetto ai ragni dello stesso genere e così abbiamo iniziato ad analizzarli più approfonditamente”. Nel caso specifico, hanno notato delle caratteristiche diverse negli organi riproduttori di maschi e femmine, che sono essenziali per discernere le varie specie. Nel caso specifico, come indicato nello studio, il maschio presenta “un embolo corto e dritto e una piccola apofisi tibiale non seghettata”, mentre la femmina ha “un'incisura epiginale posteriore a forma di M e aperture copulatorie posizionate lateralmente”. Questi dettagli, spiegano gli esperti, distinguono Leptorchestes elisae da specie affini, in particolar modo “L. peresi, L. mutilloides e L. berolinensis”.

Maschio (A e C) e femmina (B e D), della nuova specie di ragno–formica. Credit: Fragmenta Entomologica/ Fusco et al
Maschio (A e C) e femmina (B e D), della nuova specie di ragno–formica. Credit: Fragmenta Entomologica/ Fusco et al

La caratteristica peculiare della nuova specie di ragno-formica risiede proprio nel mirmecomorfismo, un tipo peculiare di mimetismo batesiano – come quello della splendida falena colorata recentemente avvistata a Roma – che offre protezione contro i predatori. Nel caso dei ragni formica, come spiegato dagli scienziati, il fatto di sembrare una formica non aiuta i ragni a predare questi insetti, bensì a limitare il rischio di essere predato da animali che mal sopportano l'aggressività e il cattivo sapore delle formiche. Molti predatori non specializzati evitano le formiche proprio per questo motivo e il ragnetto “mimo” ne approfitta.

La nuova scoperta, secondo gli esperti, è importante da divulgare anche per sottolineare l'importanza ecologica dei ragni – diffusamente disprezzati a causa dell'aracnofobia – e per la tutela della biodiversità: “È importante ricordare che il primo passo per conservare la biodiversità è conoscerla”, ha dichiarato il professor Di Giulio. “Così come per la recente descrizione della nuova specie d’ape, Andrena culucciae, individuata dal nostro team, anche la scoperta di questa nuova specie di ragno conferma l’importanza della formazione di nuovi giovani tassonomi in grado di riconoscere e valorizzare la biodiversità, una competenza che ha visto l’Italia leader a livello mondiale in passato, ma che ora purtroppo si sta perdendo a causa del cambiamento delle priorità di investimento che penalizzano fortemente la ricerca di base”.

Secondo gli autori dello studio la nuova specie è probabilmente endemica, cioè vive solo in Sicilia, ma è possibile che sia pure ampiamente diffusa nei Paesi affacciati sul bacino del Mediterraneo. I dettagli della ricerca “Anew species of the genus Leptorchestes Thorell, 1870 from the Pantalica Natural Reserve (Sicily, Italy) (Araneae: Salticidae)” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Fragmenta Entomologica.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views