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Meraviglioso valzer celeste tra Venere e Saturno domenica 22 gennaio: come vederli nel cielo

Al crepuscolo di domenica 22 gennaio, subito dopo il tramonto, Venere e Saturno si esibiranno in una spettacolare congiunzione astrale nel cielo occidentale. Ecco come vederli e riconoscerli.
A cura di Andrea Centini
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Venere e Saturno. Credit: NASA
Venere e Saturno. Credit: NASA

Subito dopo il tramonto di domenica 22 gennaio potremo ammirare nel cielo una suggestiva congiunzione astrale, che avrà come protagonisti Venere e Saturno, due dei pianeti più affascinanti del Sistema solare. L'abbraccio astronomico tra il “Pianeta dell'amore” e il “Signore degli Anelli”, il terzo del mese dopo quello tra la Luna, Marte e le Pleiadi del 3 gennaio e il duetto Luna – Mercurio del 20, sarà visibile al crepuscolo nel cielo occidentale per circa un'ora, una finestra osservativa piuttosto ridotta che potrebbe essere rovinata anche dal maltempo. La speranza è che tutti possano godere di questo suggestivo spettacolo celeste: ecco tutto quello che c'è da sapere per non perderselo.

Domenica 22 gennaio il tramonto del Sole è atteso alle 17:11 (ora di Roma); come indicato, solo dopo il saluto della stella sarà possibile ammirare il duetto tra Venere e Saturno, già presenti nel cielo durante il giorno ma “oscurati” dalla luce solare. Il primo ad apparire nel firmamento, pochi minuti prima del tramonto, sarà il Pianeta dell'Amore, il terzo oggetto più luminoso della volta celeste dopo il Sole e la Luna (il quarto è Giove). Bisognerà però attendere le 17:30 circa per iniziare a vedere anche Saturno, la cui comparsa darà inizio alla congiunzione astrale vera e propria.

I due pianeti si troveranno a pochissimi gradi di distanza nel cielo sudoccidentale, incastonati tra la costellazione dell'Acquario (in alto) e quella del Capricorno (in basso). Distinguerli sarà facilissimo, soprattutto grazie alla presenza di Venere. Come abbiamo indicato si tratta del terzo oggetto più luminoso della volta celeste, grazie alla luce riflessa del Sole dalla sua densissima e corrosiva atmosfera, caratterizzata dal più estremo effetto serra del Sistema solare. La superficie di Venere raggiunge infatti i 464° C, una temperatura sufficiente a fondere il piombo e superiore a quella che si registra su Mercurio, il pianeta più vicino alla stella. Ciò si verifica proprio per il sopracitato effetto serra.

Credit: Stellarium
Credit: Stellarium

Il risultato di questi fenomeni è una luce intensa, come quella di un faretto “appeso” nel cielo: è praticamente impossibile confondere Venere con altri oggetti, anche con Sirio, la stella più brillante del firmamento. Una volta individuato Venere, sarà molto semplice trovare Saturno. Il pianeta con gli anelli comparirà in alto a destra, a pochissimi gradi di distanza dal primo: i due corpi celesti risulteranno praticamente appaiati ai nostri occhi. Per vederli non serviranno strumenti ottici, le congiunzioni astrali infatti si godono pienamente anche a occhio nudo, ma vista la spettacolarità dei protagonisti si può sempre tentare l'osservazione con un binocolo o un piccolo telescopio, con il quale si possono ammirare anche gli anelli del gigante gassoso.

Purtroppo la congiunzione astrale inizierà con i due corpi celesti piuttosto bassi sull'orizzonte sudoccidentale, pertanto ci sarà solo una breve finestra per poterli osservare. A Roma tramonteranno attorno alle 18:45, lasciandoci circa un'ora di tempo per seguire il valzer celeste. A causa della vicinanza all'orizzonte della coppia di pianeti, sarà fondamentale avere il cielo libero da ostacoli visivi naturali o artificiali, come montagne, alberi ed edifici. Spiagge e prati montani e collinari sono solitamente i luoghi migliori dove osservare congiunzioni astrali e sciami meteorici, ma con il gelo che sta investendo l'Italia e il meteo avverso la speranza è la possibilità di poter l'incontro tra Saturno e Venere dal caldo di casa.

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