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Meravigliosa cucciola di mammut emerge dal ghiaccio canadese: Nun cho ga è perfettamente conservata

Nello Yukon, in Canada, un minatore d’oro ha scoperto i resti perfettamente conservati di una piccola mammut. Morì nell’era glaciale, oltre 30mila anni fa.
A cura di Andrea Centini
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La piccola mammut Nun cho ga. Credit: Dan Shugar/Università di Calgary
La piccola mammut Nun cho ga. Credit: Dan Shugar/Università di Calgary

In un giacimento d'oro del Klondike, in Canada, sono state trovate le spoglie di un cucciolo di mammut lanoso (Mammuthus primigenius) in condizioni straordinarie, tanto da essere dichiarato dai paleontologi uno dei “più incredibili animali mummificati dell'era glaciale mai scoperti al mondo”. Il piccolo mammut, una femmina, è infatti praticamente intatto, con dettagli della pelle incredibili. Il corpo dell'animale è stato individuato martedì 21 giugno 2021 da un giovane minatore nella miniera di Eureka Creek, sita nel territorio nazionale della “Prima Nazione” Trʼondëk Hwëchʼ. Era incassato nel permafrost, lo strato di ghiaccio permanente che ha permesso una perfetta conservazione per 30 – 35mila anni nello Yukon.

La carcassa è stata rapidamente recuperata dai paleontologi e dai geologi dello Yukon Geological Survey e dell'Università di Calgary dopo lo stop ai lavori di scavo. Il comitato di Anziani del territorio della Prima Nazione hanno deciso di chiamare la piccola Mammut “Nun cho ga”, un termine in lingua Hän che significa “grande cucciolo di animale”. Gli esperti ritengono che la mammut sia morta dopo essere rimasta intrappolata in una pozza fangosa risalente all'era glaciale.

Come indicato, l'aspetto più sorprendente è lo stato di conservazione, quasi perfetto. Ad oggi sono solo due i “baby mammut” trovati in simili condizioni. Il primo, soprannominato “Lyuba”, fu recuperato nel 2007 in Siberia e ha un'età stimata di 42mila anni. Le dimensioni sono simili a quelle di Nun cho ga, che è lunga 140 centimetri, solo qualcuno in più. Si tratta dunque del primo cucciolo di mammut quasi intero e meglio conservato del Nord America.

Credit: Governo dello Yukon
Credit: Governo dello Yukon

“Non so come elaborare tutto in questo momento, ad essere onesto. È incredibile”, ha dichiarato alla CBC il dottor Grant Zazula, paleontologo del governo dello Yukon. “Ha una proboscide. Ha una coda. Ha piccole orecchie minuscole. Ha la piccola estremità prensile della proboscide che avrebbe potuto usare per prendere l'erba. Lei è perfetta ed è bellissima”, ha chiosato lo scienziato visibilmente emozionato. “Questo è stato qualcosa che ho sempre sognato, vederne uno faccia a faccia. Questa settimana, quel sogno si è davvero avverato”, ha chiosato Zazula, che ha iniziato a studiare la fauna dell'era glaciale oltre 20 anni fa. “È una sorta di miracolo conservato nel presente, una miniera d'oro scientifica e semplicemente una cosa bellissima. Per tutti i paleontologi, questo è sorprendente, ma per coloro che lavorano su queste cose è mozzafiato”, ha affermato il professor Michael Caldwell, paleontologo dell'Università di Alberta.

Credit: Governo dello Yukon
Credit: Governo dello Yukon

Secondo gli esperti, oltre 30mila anni fa Nun cho ga vagava per lo Yukon assieme a cavalli selvaggi, leoni delle caverne e bisonti giganti della steppa, fin quando non è andata incontro alla sua tragica fine in tenera età. Probabilmente si trovava con la madre quando ha deciso di allontanarsi per mangiare erba o bere un po' d'acqua, finendo purtroppo in una trappola mortale. Secondo il dottor Zazula è stata una cosa molto rapida e non c'è stato nulla da fare per la mamma. Negli proboscidati come gli elefanti, del resto, i salvataggi dei piccoli da parte delle madri e degli adulti in generale non sono eventi insoliti; probabilmente anche i genitori di Nun cho ga avrebbero fatto il possibile per tirar fuori la piccola da quell'incubo, da cui è stata inghiottita per decine di migliaia di anni. Ora la sua carcassa verrà studiata approfonditamente dagli scienziati e permetterà di scoprire molto di più su questi meravigliosi animali preistorici. Presto i mammut lanosi potrebbero tornare in vita grazie a un controverso progetto di ricerca di un gruppo di studiosi, non troppo distante da Jurassic Park.

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