video suggerito
video suggerito

Lunga e misteriosa struttura in pietra di 11.000 anni nel Mar Baltico, scienziati: “Era una trappola”

A circa 20 metri di profondità, innanzi alla costa tedesca del Mar Baltico, è stata scoperta una strana struttura in pietra lunga circa 1 chilometro. Secondo gli scienziati risale all’ultima fase della preistoria, il Neolitico. Un nuovo studio cercherà di determinare natura e funzione di questa opera dell’età della pietra, sebbene per gli esperti si tratti molto probabilmente di una gigantesca trappola.
A cura di Andrea Centini
8 CONDIVISIONI
Ricostruzione in grafica 3D di un lungo muro di pietra scoperto innanzi alle coste della Germania. Risale all'età della pietra. Credit: Michał Grabowski
Ricostruzione in grafica 3D di un lungo muro di pietra scoperto innanzi alle coste della Germania. Risale all'età della pietra. Credit: Michał Grabowski

Innanzi alla costa della Germania, nel Mar Baltico, i ricercatori si sono imbattuti in una gigantesca struttura sommersa di origine artificiale. Si tratta di un muro di pietra lungo circa 1 chilometro, caratterizzato da oltre 1.600 pietre alte poco meno di 1 metro. Il dettaglio più sorprendente di questa opera umana, conosciuta col nome di Blinkerwall e identificata per la prima volta nel 2021, risiede nella sua età: secondo i calcoli, infatti, fu eretta durante l'Età della Pietra, più nello specifico nel Neolitico, circa 11.000 anni fa. Ciò suggerisce che gli uomini preistorici, sebbene fossero molto pochi e ancora non organizzati nelle comunità agricole, già all'epoca avevano sviluppato competenze in grado di far esaltare l'ingegno del nostro cervello.

Questo grande muro, secondo i ricercatori che lo stanno studiando, sarebbe stato costruito per intrappolare le renne durante le migrazioni stagionali. In parole semplici, la struttura avrebbe spinto gli ungulati a percorrere una strettoia – o addirittura ad attraversare l'acqua – dove i cacciatori avrebbero poi potuto colpirli con maggiore facilità, grazie alle armi rudimentali dell'epoca. Le renne, del resto, rappresentavano una fonte di sostentamento estremamente preziosa per le poche migliaia di esseri umani preistorici che vivevano nell'Europa settentrionale nel tardo Pleistocene, fornendo carne, ossa e pelle per proteggersi dal freddo. Le grandi migrazioni di animali, che avvenivano su un territorio chiaramente ancora non completamente sommerso dall'acqua – il Mar Baltico prese vita con l'evento di 8.000 anni fa noto come inondazione dello Stretto di Danimarca – rappresentavano un'occasione imperdibile per le comunità di cacciatori e raccoglitori dell'epoca.

La reale funzione e natura di questa struttura, che si trova a una ventina di metri di profondità nel Golfo del Meclemburgo, sarà determinata con maggior precisione da un nuovo progetto di ricerca chiamato SEASCAPE e guidato dagli scienziati tedeschi del Leibniz Institute for Baltic Sea Research Warnemünde (IOW). I ricercatori condurranno indagini multidisciplinari coinvolgendo geofisica, archeologia subacquea e geologia per studiare questa e altre strutture marine antichissime. “Con SEASCAPE stiamo aprendo nuove strade scientifiche, non solo nel vero senso della parola sotto la superficie del mare, ma anche attraverso la stretta collaborazione di discipline molto diverse (geofisica, archeologia e ricerca paleoambientale), tutte essenziali per un'interpretazione significativa delle strutture”, ha affermato in un comunicato stampa il geologo marino Jacob Geersen dell'IOW.

Che il Blinkerwall possa essere una struttura per intrappolare le renne lo suggeriscono alcune similitudini con i cosiddetti aquiloni del deserto, lunghi muri di pietra – anche di migliaia di chilometri – trovati in moltissimi esemplari in Giordania, Arabia Saudita, Kazakistan e altri Paesi. Risalgono a circa 9.000 anni fa, secondo gli studi. Così chiamati dai primi aviatori per la somiglianza con i veri aquiloni, queste strutture venivano utilizzate per spingere gli ungulati in recinti, pozze o altre trappole dove poi venivano uccisi con più facilità. Non c'è da stupirsi che l'uomo preistorico avesse le capacità di costruire simile trappole, tenendo anche presente che circa 11.000 anni fa veniva costruito il famoso santuario di Göbekli Tepe, considerato il più antico luogo di culto monumentale mai scoperto dagli archeologi.

8 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views