1.021 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Le piante “urlano” quando vengono tagliate: ora puoi ascoltarle in un file mp3

Un team di ricerca israeliano ha dimostrato che le piante tagliate, disidratate o comunque sotto stress emettono suoni simili a piccoli scoppi e click. Non possiamo udirli perché a una frequenza troppo alta, ma grazie a microfoni a ultrasuoni e a un processo di conversione sono stati trasformati in un file audio mp3.
A cura di Andrea Centini
1.021 CONDIVISIONI
Immagine

Quando vengono tagliate, sono disidratate e più in generale sotto stress le piante emettono un vero e proprio "grido" d'allarme. Gli esseri umani non possono ascoltarlo perché si tratta di suoni a una frequenza troppo elevata (ultrasuoni) per essere intercettata dal nostro apparato uditivo. Tuttavia, attraverso appositi microfoni e un sapiente lavoro di conversione, è possibile rendere udibile la "voce" delle piante, che è molto simile a una serie di click e piccoli scoppiettii in sequenza. È una via di mezzo tra la comunicazione di alcuni cetacei odontoceti – come i maestosi capodogli – e il pluriball schiacciato con le dita. Potete ascoltare il suono delle piante sotto stress qui di seguito:

A registrare il suono delle piante stressate è stato un team di ricerca israeliano guidato da scienziati della Scuola di scienze vegetali e sicurezza alimentare dell'Università di Tel-Aviv, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Scuola di Zoologia e del Dipartimento di Biologia Integrativa e Informatica presso la Scuola di Medicina dell'Università di Harvard (Stati Uniti). Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Lilach Hadany, docente di Biologia evolutiva e teorica presso l'ateneo israeliano, hanno condotto diversi esperimenti in una camera acustica e in una serra. Come spiegato dagli autori dello studio, è noto da tempo che le piante stressate manifestano specifiche alterazioni, come cambiamenti nella colorazione, nell'odore e nella forma, così la produzione di ultrasuoni, ciò nonostante non era mai stata studiata la loro propagazione nell'aria.

Credit: Ohad Lewin-Epstein
Credit: Ohad Lewin-Epstein

La professoressa Hadany e colleghi si sono concentrati sulle piante di pomodoro e tabacco, che sono piuttosto facili da coltivare e sono un buon modello di laboratorio. Attraverso microfoni in grado di rilevare gli ultrasuoni hanno registrato i suoni emessi in specifiche condizioni di stress, ovvero disidratazione e tagli agli steli e alle foglie praticati con le forbici. Hanno osservato che le piante emettono questi suoni anche quando sono in salute, tuttavia la loro frequenza aumenta in modo significativo quando si manifestano le condizioni di stress. Grazie a un'intelligenza artificiale i ricercatori sono anche riusciti a discernere quando il suono è emesso da una pianta disidratata, da una tagliata o da una perfettamente sana. Le piante stressate emettono questi i peculiari click e scoppi tra le 30 e le 50 volte in un'ora. I pomodori non stressati, d'altro canto, risultano particolarmente silenziosi. Non è chiaro il loro scopo, ma è verosimile che questi suoni possano essere ascoltati dagli animali e percepiti anche dalle altre piante. Quando le piante avvertono l'avvicinarsi di un insetto impollinatore, ad esempio, è stato dimostrato che aumentano le concentrazioni di zucchero nel nettare e cambiano la propria espressione genica.

Credit: Itzhak Khait
Credit: Itzhak Khait

“Anche in un campo silenzioso, in realtà ci sono suoni che non sentiamo, e quei suoni portano informazioni”, ha dichiarato la professoressa Hadany in un comunicato stampa. “Ci sono animali che possono sentire questi suoni, quindi c'è la possibilità che si stia verificando molta interazione acustica”. La scienziata fa l'esempio di un insetto che deve deporre le uova o un animale intenzionato a mangiare le piante: questi suoni potrebbero spingerli a cambiare comportamento / bersaglio. Perché se l'uomo non può sentirli, altri esseri viventi li percepiscono nitidamente, a un volume paragonabile a quello di una conversazione umana. “Le piante interagiscono continuamente con insetti e altri animali, e molti di questi organismi usano il suono per la comunicazione, quindi sarebbe molto poco ottimale per le piante non usare affatto il suono”, ha aggiunto l'esperta.

Sebbene si siano concentrati sulle piante di pomodoro e tabacco, hanno dimostrato che anche “mais, grano, uva e cactus” emettono questi peculiari suoni. Si tratta di una scoperta affascinante, che pone molti interrogativi sulle loro funzioni e su come vengono generati. I ricercatori pensano si tratti del fenomeno della cavitazione, che è legato allo scoppiettio di bolle d'aria. Anche lo scrocchiare delle dita e il fragoroso schiocco dei gamberi pistola sono associati a questo fenomeno. Al momento però si tratta solo di una supposizione. Nel 2019 uno studio dell'Università Cornelluno studio dell'Università Cornell aveva dimostrato che le piante tagliate o aggredite da un animale emettono composti chimici volatili che possono avvisare le altre del pericolo, spingendole ad attivare misure di difesa per difendersi da fitofagi e affini. Il suono può essere un ulteriore strumento di comunicazione. I dettagli della nuova ricerca “Sounds emitted by plants under stress are airborne and informative” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Cell.

1.021 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views