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Le 5 scoperte scientifiche da record del 2022

Dalla biologia allo spazio, passando per l’archeologia e la tecnologia, l’anno che si sta per concludere non ha fatto eccezione in termini di nuovi primati.
A cura di Valeria Aiello
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Con la fine del 2022 è tempo di bilanci, anche per il mondo scientifico che, come ogni anno, ha saputo raggiungere incredibili traguardi, segnando una nuova affascinante serie di scoperte. Cinque, in particolare, entrano di diritto tra i primati più significativi degli ultimi 12 mesi, per l’importanza del lavoro di ricerca e per aver portato alla luce misteri e meraviglie della natura e dell’Universo in cui viviamo. Dalla biologia allo spazio, passando per l’archeologia e la tecnologia, ecco le scoperte scientifiche che si sono guadagnate un posto di riguardo nel libro dei record.

Il più grande batterio unicellulare al mondo

Misura circa 1 centimetro di lunghezza e non ha bisogno del microscopio per essere osservato. È un batterio di una nuova specie, Thiomargarita magnifica, che vive nelle foreste di mangrovie delle Piccole Antille caraibiche, scoperto dai ricercatori dell’Université des Antilles a Pointe-á-Pitre di Guadalupa. Circa 50 volte più grande di altre specie di grandi batteri e 5.000 volte più grande dei batteri tradizionali, questo gigante unicellulare cela tuttavia il motivo che lo ha spinto ad evolversi fino a raggiungere tali dimensioni. Una possibilità, secondo gli studiosi, è che la sua lunghezza lo aiuti ad ottenere l’ossigeno e il solfuro di cui ha bisogno per sopravvivere.

I batteri Thiomargarita magnifica (mostrati accanto a una monetina per la scala) hanno una lunghezza media di circa 1 centimetro / Credit: T. Tymil
I batteri Thiomargarita magnifica (mostrati accanto a una monetina per la scala) hanno una lunghezza media di circa 1 centimetro / Credit: T. Tymil

La più grande colonia di pesci mai conosciuta

Cinquecento metri sotto il ghiaccio che ricopre il Mar di Weddel, in Antartide, si trova la più grande colonia riproduttiva di pesci. I ricercatori dell’Istituto Alfred Wegener di Bremerhaven, in Germania, che per primi si sono imbattuti nell’enorme colonia stimano che sia formata da 60 milioni di nidi attivi di pesci del ghiaccio di Giona (Neopagetopsis) che si estendono su un’area di almeno 240 chilometri quadrati, quasi quanto l’isola d’Elba e l’isola del Giglio messe insieme.

Il pesce ghiaccio di Giona crea nidi circolari dove può deporre oltre 1.000 uova / Credit: Istituto Alfred Wegener
Il pesce ghiaccio di Giona crea nidi circolari dove può deporre oltre 1.000 uova / Credit: Istituto Alfred Wegener

Il primo intervento chirurgico della storia

La prima operazione chirurgica della storia risale a circa 31.000 anni fa. Questa è la conclusione cui è giunto il team di ricerca guidato dall’archeologo Tim Maloney della Griffith University di Southport, in Australia, che dopo aver studiato alcuni resti di ossa umane trovate all’interno di una grande grotta sull’isola indonesiana del Borneo, ha identificato i segni di un’antica amputazione nella parte inferiore della gamba sinistra di un individuo, sopravvissuto almeno per sei-nove anni dopo l’intervento. La scoperta sposta l’origine della chirurgia indietro di circa 20.000 anni.

Questo scheletro umano (mostrato dalla vita in giù) proveniente dall'isola del Borneo testimonia che la parte inferiore della gamba sinistra fu amputata circa 31.000 anni fa / Credit: Maloney et al. Nature 2022
Questo scheletro umano (mostrato dalla vita in giù) proveniente dall'isola del Borneo testimonia che la parte inferiore della gamba sinistra fu amputata circa 31.000 anni fa / Credit: Maloney et al. Nature 2022

Il supercomputer più veloce al mondo

Nel regno dell’elaborazione dati, ad aggiudicarsi il nuovo strabiliante record di velocità è un innovativo supercomputer, chiamato Frontier, in grado di eseguire 1,1 quintilioni di calcoli in appena al secondo. Ciò rende la macchina, gestita dall’Oak Ridge National Laboratory del Tennessee, il primo computer exascale, un computer in grado di eseguire almeno 1018 operazioni al secondo. Il secondo computer più veloce, il Fugaku del RIKEN Center for Computational Science di Kobe, in Giappone arriva a 442 quadrilioni (ovvero 1015) operazioni al secondo. La possibilità di calcolo su exascala dovrebbe portare a scoperte in tutto, dalla scienza del clima alla salute, fino alla fisica delle particelle.

Il supercomputer Frontier dell'Oak Ridge National Laboratory ha ufficialmente raggiunto la pietra miliare del calcolo su exascala / Credit: Carlos Jonenes/ORNL/Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti
Il supercomputer Frontier dell'Oak Ridge National Laboratory ha ufficialmente raggiunto la pietra miliare del calcolo su exascala / Credit: Carlos Jonenes/ORNL/Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti

Il buco nero più vicino alla Terra

L’ultimo record di questa classifica, non certo per importanza, è stato raggiunto dal team di astrofisici che ha analizzato i dati del telescopio spaziale Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), scoprendo l’esistenza del buco nero più vicino alla Terra. Soprannominato Gaia BH1, dista “appena” 1.560 anni luce dal nostro pianeta ed è due volte più vicino del precedente buco nero che si pensava fosse il più prossimo alla Terra. Dieci 10 volte più massiccio del Sole, orbita attorno a una stella simile alla nostra stella madre, ma potrebbe presto perdere il suo primato. Gli studiosi stimano infatti che nella Via Lattea esistano almeno 100 milioni di buchi neri, la maggior parte dei quali sono però invisibili, dunque difficili da trovare. Ma quando il telescopio Gaia, che sta mappando oltre un miliardo di stelle, rilascerà il suo prossimo set di dati, tra qualche anno, potrebbero emergere buchi neri ancora più vicini.

Illustrazione dei venti stellari di una stella compagna che potrebbero accumularsi sul buco nero Gaia BH1, conferendogli un sottile alone distorto dalla gravità / Credit: GAIA/ESA, DPAC
Illustrazione dei venti stellari di una stella compagna che potrebbero accumularsi sul buco nero Gaia BH1, conferendogli un sottile alone distorto dalla gravità / Credit: GAIA/ESA, DPAC
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