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L’asteroide potenzialmente pericoloso 2022 RM4 è in avvicinamento alla Terra

L’asteroide 2022 RM4 ha un diametro stimato di circa 400 metri e il 1 novembre raggiungerà la distanza minima dalla Terra. Sta sfrecciando a oltre 80mila km/h.
A cura di Andrea Centini
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La sera di martedì 1 novembre un gigantesco asteroide classificato come potenzialmente pericoloso dalla NASA sorvolerà la Terra, fortunatamente senza alcun rischio di impatto. Il “sasso spaziale”, chiamato 2022 RM4, è stato scoperto lo scorso 22 settembre dagli astronomi del Panoramic Survey Telescope and Rapid Response System (Pan-STARRS1), un progetto guidato dall'Istituto di astronomia dell'Università delle Hawaii, il MIT Lincoln Laboratory e altri centri di ricerca statunitense. Si basa su una rete di telescopi sita all'Osservatorio di Haleakala (isola di Maui) che scandaglia costantemente il cielo a caccia di nuovi asteroidi, comete e altri corpi celesti. 2022 RM4 è stato intercettato per la prima volta mentre si trovava a oltre 90 milioni di chilometri dalla Terra. Effettuerà il suo passaggio ravvicinato esattamente alle 19:27 ora italiana del 1 novembre, quando transiterà a una distanza stimata di a 0,01536 Unità Astronomiche (UA), pari a circa 2,3 milioni di chilometri. È una distanza pari a sei volte quella che ci separa in media dalla Luna (484mila chilometri), dunque perfettamente sicura.

L'asteroide 2022 RM4 è un oggetto di classe Apollo inserito nell'elenco degli asteroidi potenzialmente pericolosi o PHA (acronimo di potentially hazardous asteroids) a causa delle dimensioni e della sua orbita. Il diametro stimato dal Near-Earth Objects Coordination Centre dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e di circa 400 metri, mentre il Center for Near Earth Object Studies (CNEOS) del Jet Propulsion Laboratory della NASA lo pone tra 330 e i 740 metri. Si tratta dunque di un oggetto enorme, più alto della Torre Eiffel di Parigi. Tutti gli oggetti con diametro superiore a 150 metri e che “incrociano” l'orbita terrestre a una distanza al di sotto dei 7,5 milioni di chilometri vengono classificati come potenzialmente pericolosi, alla luce dei gravi danni che potrebbero causare in caso di impatto.

Nel caso in cui un oggetto del genere dovesse schiantarsi sulla Terra non rischieremmo un'estinzione di massa come quella scatenata da Chicxulub, l'asteroide di 10-14 chilometri che 66 milioni di anni fa causò l'estinzione dei dinosauri non aviani e del 75 percento delle specie animali e vegetali, ma una catastrofe a livello regionale o addirittura nazionale. Si stima infatti che un asteroide di soli 100 metri sarebbe in grado di cancellare una metropoli come New York, provocando milioni di morti. Uno di 400 o più metri sprigionerebbe un'energia colossale capace di devastare un'area molto estesa. Fortunatamente 2022 RM4 al momento non rappresenta una minaccia per la Terra. Il sorvolo ravvicinato del 1 novembre sarà solo un'occasione preziosa per osservarlo e studiarlo.

L'asteroide 2022 RM4 fotografato da Gianluca Masi il 26 ottobre. Credit: Virtual Telescope Project / Gianluca Masi
L'asteroide 2022 RM4 fotografato da Gianluca Masi il 26 ottobre. Credit: Virtual Telescope Project / Gianluca Masi

L'asteroide è stato già immortalato dal Virtual Telescope Project, che ha catturato un'istantanea il 26 ottobre mentre si trovava a 12,5 milioni di chilometri da noi. Il progetto guidato dall'astrofisico italiano Gianluca Masi mostrerà il corpo celeste in diretta streaming il 1 novembre a partire dalle ore 18. L'asteroide potrà essere ammirato anche da astrofili dilettanti attraverso un telescopio con un diametro di una ventina di centimetri.

Il corpo celeste in questo momento sta sfrecciando all'impressionante velocità di 23,5 chilometri al secondo, pari 84.600 chilometri orari. La velocità calcolata è inferiore a quella con cui la sonda DART della NASA alla fine di settembre si è scontrata contro l'asteroide Dimorphos, nella prima missione di difesa planetaria della storia progettata proprio per dimostrare se sia possibile deviare oggetti celesti pericolosi in rotta verso la Terra. L'impatto ha avuto successo e l'orbita del corpo celeste è stata deviata. Gli scienziati sottolineano che la minaccia dei NEO (Near Earth Object come asteroidi e comete) è concreta e non è una questione di se, ma di quando, dunque sarà necessario farsi trovare preparati nel momento del bisogno.

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