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L’anoressia può causare profondi cambiamenti nella struttura del cervello, riducendone le dimensioni

Lo rileva un team internazionale di esperti nell’ambito di un ampio studio sui disturbi alimentari.
A cura di Valeria Aiello
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L’anoressia può avere impatto anche sul cervello, riducendone profondamente le dimensioni. A rilevarlo, nell’ambito di un’analisi condotta da un team di ricerca internazionale sui disturbi alimentari, è stato il gruppo di lavoro coordinato dai neuroscienziati dell’Università di Bath, nel Regno Unito, che ha riscontrato una serie di cambiamenti nella struttura del cervello nelle persone che soffrono di questa condizione.

Per chiarire l’entità dell’impatto dell’anoressia sul cervello, gli studiosi hanno esaminato un totale di 1.648 scansioni cerebrali di donne, di cui 685 con anoressia, osservando “riduzioni considerevoli” in tre misure critiche del cervello (lo spessore corticale, i volumi sottocorticali e la superficie corticale), in particolare nelle persone con indice di massa corporea (BMI) più basso. Queste riduzioni sono risultate dalle due alle quattro volte maggiori di quelle causate da altre condizioni neurologiche, come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) e la depressione, hanno spiegato i ricercatori, suggerendo che l’entità di tali cambiamenti possa essere legata alle riduzioni della massa corporea e al ridotto apporto di nutrienti.

I cambiamenti nella struttura cerebrale erano meno evidenti nelle pazienti già in via di guarigione – ha precisato la dottoressa Ester Walton dell’Università di Bath – . Questo è un buon segno, perché indica che queste alterazioni potrebbero non essere permanenti. Con il giusto trattamento, il cervello potrebbe essere in grado di riprendersi”.

Sulla base dei risultati dell’analisi, pubblicati in uno studio sulla rivista Biological Psychiatry, gli studiosi hanno sottolineato l’importanza di un trattamento precoce per aiutare le persone con anoressia a evitare cambiamenti cerebrali a lungo termine. “Il trattamento esistente in genere comporta forme di terapia cognitivo comportamentale e in modo cruciale l’aumento di peso – hanno indicato gli esperti – . Molte persone con anoressia vengono trattate con successo e questi risultati mostrano l’impatto positivo che tale trattamento ha sulla struttura del cervello”.

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