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La svolta per il clima di cui abbiamo bisogno ruota attorno a tre punti di “super ribaltamento”

Possono accelerare il raggiungimento dello zero netto, con effetti di vasta portata in settori che coprono il 70% delle emissioni di gas serra.
A cura di Valeria Aiello
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Tre punti di “super-ribaltamento” nell’azione per il clima possono accelerare il raggiungimento dello zero netto, con effetti di vasta portata in settori che coprono il 70% delle emissioni di gas serra. Illustrati in un nuovo rapporto presentato al meeting annuale del World Economic Forum a Davos, in Svizzera, includono piccoli interventi su auto elettriche, alternative vegetali alla carne e fertilizzanti verdi, che possono determinare il cosiddetto “breakthrough effect”, ovvero quell’effetto svolta che permette non solo di tagliare le emissioni di settori chiave ma di supportare anche cambiamenti più rapidi in altri comparti.

Auto elettriche, carne vegetale e fertilizzanti green possono ribaltare la crisi climatica

Potrebbero innescare una cascata di punti critici, portando a batterie più economiche per favorire l’aumento del solare e dell’eolico nel settore elettrico, ad idrogeno più economico che spinge la decarbonizzazione per le industrie marittime e siderurgiche e a una pressione ridotta per la deforestazione” indica il team che ha redatto il rapporto, sviluppato dalla Systemiq, società attiva nella progettazione di soluzioni che rispondono alle sfide climatiche, in collaborazione con l’Università di Exeter (Regno Unito).

Secondo gli esperti, questi cambiamenti offrirebbero un’alternativa a zero emissioni di carbonio che avanzerebbe fino a superare le soluzioni esistenti ad alte emissioni e delineare l’emergere di “feedback loop” auto-rinforzanti che promuovono la crescita esponenziale nell’adozione della nuova opzione e il rapido declino della vecchia”.

I settori dell’economia ad alte emissioni non esistono isolati: sono profondamente interconnessi e le soluzioni a emissioni zero possono influenzare le transizioni in più settori contemporaneamente – ha affermato Simon Sharpe, uno dei principali autori del rapporto – . Un punto di svolta è già stato superato nel settore dell’elettricità, con il solare e l’eolico che rappresentano oltre il 75% della nuova capacità globale costruita nel 2022”.

Nell’agenda lanciata alla COP26 nel 2021, 45 paesi, che insieme rappresentano il 70% del PIL globale, si sono impegnati a lavorare insieme per rendere le tecnologie pulite e le soluzioni sostenibili l’opzione più conveniente, accessibile e attraente in ciascuno dei settori ad alte emissioni prima della fine di questo decennio. In questo contesto, il nuovo rapporto ha lo scopo di aiutare a mostrare dove si trovano questi punti di svolta.

Con il tempo che sta per scadere, è necessario focalizzare gli obiettivi – ha aggiunto Mark Meldrum, partner di Systemiq e autore principale del rapporto – . Il nostro lavoro mette in luce le opportunità chiave per attuare un cambiamento che può produrre enormi ritorni in termini di decarbonizzazione. Identifica punti di non ritorno positivi nei settori a più alte emissioni dell’economia globale e e analizza le condizioni necessarie per innescarli”.

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