La Superluna Piena del Castoro distorta da un miraggio accarezza il Velino: la splendida foto

In occasione della Superluna Piena del Castoro, che si è levata nel cielo mercoledì 5 novembre, la fotografa naturalista Alessandra Castagnolo – esperta di astrofotografia paesaggistica o nightscape – ha deciso di immortalare la compagna della Terra mentre si erge sul Monte Velino, riuscendo a cogliere il momento alla perfezione. Nel suo scatto principale non solo è possibile osservare la base del disco lunare apparentemente adagiato sulla vetta della montagna, che svetta a circa 2.500 metri sul livello del mare nel cuore degli Appennini, ma anche un affascinante fenomeno ottico chiamato “mock mirage”, che ne distorce la silhouette.
Cos'è il mock mirage
In parole semplici, il mock mirage è un effetto di distorsione ottica determinato dal fatto che la Luna, quando è bassa sull'orizzonte, si trova innanzi a una concentrazione superiore di atmosfera con strati a differente temperatura e densità; la causa diretta è l'inversione termica, così chiamata perché la temperatura dell'aria aumenta con l'altitudine invece che diminuire, come avverrebbe di norma. Ciò determina una diffrazione non uniforme della luce lunare – che è chiaramente quella riflessa del Sole – dando vita a vari tipi di miraggi, con distorsioni più o meno accentuate del disco o addirittura comparsa di “fette” strappate al satellite naturale. Possono manifestarsi anche flash colorati di rosso e verde.
Il fenomeno si verifica più spesso con il Sole, tuttavia in determinate condizioni può manifestarsi anche con la Luna, in particolar modo quando la compagna della Terra sorge e cala. Con la Luna risulta più spettacolare per via della presenza di crateri, maria e catene montuose sulla superficie, che vengono deformati dalla diffrazione. Curiosamente il mock mirage è un fenomeno studiato relativamente da poco. Nell'articolo “Sunset science. I. The mock mirage” pubblicato nel 1997 su Applied Optics, ad esempio, gli scienziati Andrew T. Young, George W. Kattawar e Pekka Parviainen indicano che sebbene il fenomeno fosse fotografato di frequente era stato a lungo mal interpretato, sottolineando così il ruolo fondamentale dell'inversione termica. “Inversioni piuttosto lievi producono effetti sorprendentemente ampi, che aumentano con l'altezza dell'osservatore”, hanno spiegato gli esperti.
Nel caso dello scatto di Alessandra, il mock mirage è concentrato sulla base del disco lunare, che appare leggermente distorto mentre accarezza il Velino. Nel timelapse e nella foto composita pubblicati sul profilo Instagram della fotografa si nota che la distorsione ottica tende a svanire con l'aumento di “quota” della Luna. Le splendide immagini sono state ottenute da una zona a sud di Roma, a circa 75 chilometri di distanza dal punto di scatto. “La prima foto è una composizione di più scatti effettuati durante la progressione di questa alba lunare, e ho lasciato in evidenza, per ogni luna, il suo cielo, mentre cambiava colore man mano. Cambio di colori che si può meglio apprezzare nel timelapse”, ha spiegato Alessandra nel suo post su Intagram, aggiungendo che in basso è possibile notare il borgo di Saracinesco (RM), “che completa visivamente la diagonale formata dalla progressione della Luna”.