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La prima specie di rana impollinatrice è stata probabilmente scoperta in Brasile

Durante un’escursione notturna in una foresta gli zoologi si sono accorti che la raganella brasiliana di Izecksohn (Xenohyla truncata) si tuffava nei fiori dell’albero da frutto del latte per leccarne il nettare, uscendone ricoperta di polline. È probabile che si tratti del primo anfibio impollinatore noto alla scienza.
A cura di Andrea Centini
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La raganella brasiliana di Izecksohnsi tuffa in un fiore per leccarne il nettare e resta cosparsa di polline. Credit: Carlos Henrique de-Oliveira-Nogueira
La raganella brasiliana di Izecksohnsi tuffa in un fiore per leccarne il nettare e resta cosparsa di polline. Credit: Carlos Henrique de-Oliveira-Nogueira

Gli zoologi hanno probabilmente scoperto la prima specie di rana impollinatrice al mondo. Questo prezioso compito, frutto di milioni di anni di coevoluzione, permette la riproduzione di moltissime specie di piante da fiore, comprese quelle di interesse commerciale. È normalmente svolto dagli insetti, ad esempio gli imenotteri (api e bombi), ma sono coinvolti anche uccelli e mammiferi, come i pipistrelli frugivori. Mai fino ad oggi era stato osservato un anfibio mostrare comportamenti da animale impollinatore. La protagonista di questa interessantissima scoperta, che dovrà essere confermata da ulteriori indagini di approfondimento, è la raganella brasiliana di Izecksohn (Xenohyla truncata), una raganella frugivora endemica dello Stato di Rio de Janeiro in Brasile (ciò significa che vive solo lì e in nessuna altra parte del mondo).

A scoprire – con buona probabilità – il primo anfibio impollinatore è stato un team di ricerca brasiliano guidato da scienziati dell'Università Federale del Mato Grosso del Sud, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Istituto di Biologia dell'Università Statale di Campinas, dell'Instituto Nacional de Pesquisas da Amazônia e di altri istituti. I ricercatori, coordinati dal dottor Carlos Henrique de-Oliveira-Nogueira dell'Istituto di Bioscienze, come raccontato in una intervista al New York Times durante un'escursione notturna si sono accorti che due esemplari di queste raganelle si gettavano a capofitto nel bulbo dei fiori dell'albero da frutto del latte brasiliano (Cordia taguahyensis), caratterizzato da splendidi e delicati fiori bianchi.

I piccoli anfibi, invece di andare semplicemente a caccia di insetti come la stragrande maggioranza delle specie di questa classe di animali vertebrati, erano fortemente attratte dal dolce nettare dei fiori, che leccavano avidamente. Durante questa operazione restavano cosparse di granelli di polline appiccicosi, che trasferivano da un fiore all'altro e da una pianta all'altra, senza rovinare le delicate strutture vegetali. Ci sono dunque molti presupposti per ipotizzare che le due raganelle fossero coinvolte nel processo di riproduzione di questa pianta. “Questa è stata la prima volta che questo comportamento è stato visto e documentato”, ha dichiarato a WordsSideKick.com il dottor de-Oliveira-Nogueira. Questa raganella è nota anche per nutrirsi di altre piante, come Anthurium harrisiiErythroxylum ovalifolium e Maytenus obtusifolia. Esistono altre specie di rane che consumano organismi vegetali, ma in Brasile la raganella di Izecksohn è l'unica a farlo. Secondo gli scienziati si tratta di un anfibio opportunista, che si nutre di tutte le fonti di cibo che riesce a consumare.

Come indicato, tuttavia, non è ancora certo che si tratti di una rana impollinatrice: “La specie soddisfa alcuni dei requisiti per essere un impollinatore, ma abbiamo ancora bisogno di ulteriori studi per dimostrarlo effettivamente”, ha chiosato lo zoologo brasiliano. Anche secondo il collega Felipe Amorin serve cautela prima di poter confermare questo ruolo nelle raganelle brasiliane; ciò che è certo è che visitano i fiori e ne consumano il nettare con gusto, portandolo da una parte all'altra dell'angolo di foresta in cui vivono.

L'impollinazione è un processo che era già presente quando i dinosauri solcavano la Terra, come dimostra questo spettacolare blocco d'ambra di 99 milioni di anni trovato in Myanmar, nel quale è possibile osservare un coleottero preistorico con decine di granelli di polline appiccicati alle zampe. È la più antica prova di questo affascinante comportamento legato alla coevoluzione di piante e animali. Forse anche gli anfibi fanno la propria parte. I dettagli della ricerca “Between fruits, flowers and nectar: The extraordinary diet of the frog Xenohyla truncata” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Food Webs.

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