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Scoperta in Tanzania una splendida rana silenziosa: non gracida

Durante una spedizione in una foresta della Tanzania i biologi hanno scoperto una nuova specie di rana, che curiosamente non gracida e non emette alcun richiamo per comunicare.
A cura di Andrea Centini
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La rana che non gracida scoperta in Tanzania. Credit: Christoph Liedtke
La rana che non gracida scoperta in Tanzania. Credit: Christoph Liedtke

Nel cuore di una foresta della Tanzania, in Africa, è stata scoperta una nuova, magnifica specie di rana, che ha una caratteristica molto distintiva: non gracida e non emette alcun richiamo. È assolutamente silenziosa. Si conoscono pochissime rane che non utilizzano i richiami per comunicare con gli altri esemplari della propria specie. Secondo gli scienziati che hanno scoperto l'anfibio, che fa parte delle cosiddette rane di canna africane o più semplicemente rane di canna (genere Hyperolius), probabilmente fa affidamento allo stimolo tattile per riconoscersi, utilizzando la colonna vertebrale “come qualcosa di simile al Braille”.

A scoprire la nuova specie di rana che non gracida è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati statunitensi dell'Università di Cincinnati, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Museo di Storia Naturale di Londra, del Dipartimento di Zoologia e della Conservazione della Fauna selvatica dell'Università Dar es Salaam (Tanzania) e della Stazione Biologica di Donana di Siviglia (Spagna). I ricercatori, coordinati dalla professoressa Lucinda P. Lawson, docente presso il Dipartimento di Scienze biologiche dell'ateneo americano, hanno scoperto la rana dopo aver setacciato a fondo la Mamiwa-Kisara North Forest Reserve, una foresta residua sita sulle montagne Ukaguru della Tanzania, dalle quali deriva il nome scientifico scelto per la nuova specie (Hyperolius ukaguruensis).

Credit: Christoph Liedtke
Credit: Christoph Liedtke

Gli scienziati si erano recati sul posto nel 2019 per cercare il rospo arboricolo Churamiti maridadi, che in passato era stato visto nella foresta solo due volte e che oggi si ritiene possa essere estinto, una condizione che lo accomuna con molti altri anfibi. Durante la spedizione i ricercatori non si sono limitati a setacciare la foresta, nella quale hanno nascosto alcune “trappole” per catturare gli anfibi, ma hanno anche lasciato le fotografie del rospo agli abitanti dei villaggi limitrofi per capire se qualcuno lo avesse visto. La foresta, purtroppo, è esposta a un impatto antropico sempre più significativo – tra bracconieri e taglio degli alberi per il legname – e pertanto è un ecosistema fortemente a rischio.

Durante le perlustrazioni, purtroppo, non è stata trovata nessuna traccia del rospo arboricolo, ma la professoressa Lawson e i colleghi si sono imbattuti in una rana che non avevano mai visto prima. Gli esperti erano sicuri del genere, viste anche le curiose spine all'altezza della gola, ma il colore peculiare – marroncino dorato invece che verde / verdastro – ha fatto capire loro che potesse trattarsi di una nuova specie. La rana silenziosa, fra l'altro, ha anche occhi sensibilmente più piccoli di quelli delle altre rane "spinose" appartenenti al suo gruppo tassonomico. Attraverso indagini morfologiche, genetiche e genomiche i ricercatori hanno potuto confermare che si trattava realmente di una specie totalmente nuova di rana di canna.

Credit: Christoph Liedtke
Credit: Christoph Liedtke

“È un gruppo di rane molto strano. I maschi non usano richiami come la maggior parte delle altre rane. Pensiamo che possano usare la colonna vertebrale come qualcosa di simile al Braille per il riconoscimento delle specie. Senza un richiamo hanno bisogno di un altro modo per riconoscersi”, ha dichiarato la professoressa Lawson in un comunicato stampa. Dalle indagini genetiche i ricercatori hanno scoperto che la nuova specie è stretta parente di un'altra rana a serio rischio estinzione. Ritengono che lo sia anche Hyperolius ukaguruensis. Una delle ragioni risiede proprio nel fatto che vive in una foresta fortemente minacciata dall'uomo. Se la foresta verrà distrutta, molto difficilmente le rane riusciranno a spostarsi altrove. Per questo deve essere assolutamente protetto ciò che resta degli habitat incontaminati sulle montagne Ukaguru. I dettagli della ricerca “Diversification of spiny-throated reed frogs (Anura: Hyperoliidae) with the description of a new, range-restricted species from the Ukaguru Mountains, Tanzania” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PloS ONE.

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