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La prima mappa 3D di Marte è una meraviglia: funziona come Google Earth

La NASA ha pubblicato la Global CTX Mosaic of Mars, una spettacolare e dettagliatissima mappa tridimensionale che permette di esplorare Marte esattamente come Google Earth. E puoi usarla da subito.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS
Credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS

La NASA ha realizzato una magnifica mappa tridimensionale e interattiva di Marte che funziona in modo non dissimile da Google Earth. Si tratta della più completa e accessibile messa a disposizione anche del grande pubblico, tenendo presente che la Cina, grazie alle fotocamere installate sulla sonda Tianwen-1, a giugno 2022 è stato il primo Paese a ottenere le immagini di tutto il Pianeta Rosso. Il lavoro della NASA è stato messo a punto dagli ingegneri del Bruce Murray Laboratory for Planetary Visualization, un laboratorio specializzato del California Institute of Technology di Pasadena (CALTECH), che collabora a stretto contatto con l'agenzia aerospaziale statunitense. La mappa è consultabile cliccando sul seguente link.

La mappa prende il nome di Global CTX Mosaic of Mars ed è legata alle riprese della fotocamera CTX (in scala di grigi da 500 a 800 nanometri) installata sul Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), sonda lanciata nel 2005 attorno al Pianeta Rosso con molteplici obiettivi: dalla raccolta di immagini ad altissima risoluzione (con la fotocamera High Resolution Imaging Science Experiment o HiRISE) alla comunicazione con la Terra, passando per l'analisi dei siti di atterraggio di future missioni fino ad indagini spettrometriche, atmosferiche, gravitazionali e altro ancora.

La Context Camera (CTX) in “bianco e nero” (tecnicamente scala di grigi) ha una risoluzione fino a circa 6 metri e la sua funzione principale è quella di raccogliere mosaici della superficie marziana, fornendo un contesto agli scatti a elevatissima qualità dell'HiRISE. Da qui il suo nome. Le componenti principali sono un telescopio Maksutov Cassegrain con focale da 350 mm e un sensore CCD da oltre 5.000 pixel. Grazie alle sue immagini gli scienziati del laboratorio CALTECH hanno messo insieme un mosaico da ben 5,7 trilioni di pixel complessivi, che è stato “spalmato” su un globo in grafica 3D che simula il Pianeta Rosso.

Ci sono voluti 6 anni per sviluppare la Global CTX Mosaic of Mars, unendo circa 110mila immagini del quarto Pianeta del Sistema Solare. La maggior parte di esse è stata piazzata al suo posto da un'intelligenza artificiale, ma oltre 13mila sono state inserite manualmente dagli ingegneri americani. La risoluzione della mappa è di circa 25 metri quadrati per pixel; ciò la rende estremamente dettagliata. Come spiegato da Space.com, stampandola verrebbe più grande di un campo da calcio regolamentare (105 x 68/65 metri). “Volevo qualcosa di simile da molto tempo. È sia un bellissimo prodotto artistico che utile anche per la scienza”, ha affermato la dottoressa Laura Gerber del Jet Propulsion Laboratory della NASA. “Volevo qualcosa che fosse accessibile a tutti”, le ha fatto eco il dottor Jay Dickson, a capo del progetto. “Gli studenti possono usarla adesso. Mia madre, che ha appena compiuto 78 anni, può usarla subito. L'obiettivo è abbassare le barriere per le persone interessate a esplorare Marte”, ha aggiunto lo scienziato.

Come indicato, la Global CTX Mosaic of Mars funziona esattamente come Google Earth, permettendo di esplorare il globo facendolo ruotare con click e touch screen. E come la famosissima applicazione di Google presenta una serie di posti “famosi” in evidenza da poter esplorare. Fra essi vi sono i luoghi di “ammartaggio” dei rover come il cratere Jezero (Perseverance), il cratere Gale (Curiosity), il Gusev (Spirit) e Meridiani (Opportunity), così come formazioni alla stregua dell'Olympus Mons, della Medusae Fossae e della Valles Marineris. Il dettaglio è eccezionale e le strutture vengono esaltate dalla grafica tridimensionale. Nella dashboard a sinistra sono disponibili strumenti per fare misurazioni, ripristinare l'orientamento e altre funzioni basilari. È persino possibile mostrare il percorso compiuto dai rover marziani. È uno strumento di facile utilizzo, affascinante e dal grande impatto divulgativo, tanto che può usarla un bambino quanto uno scienziato. Non a caso sono già oltre 120 gli articoli scientifici che ne citano la versione beta.

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