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La prima foto della Terra di un nuovo satellite è magnifica: fornirà previsioni meteo accuratissime

Il nuovo satellite meteo MTG-I1 ha ottenuto un’immagine straordinaria della Terra, con un dettaglio senza precedenti da una distanza di 36.000 chilometri. Permetterà previsioni rapide e accuratissime per l’Europa, l’Africa e l’Oceano Atlantico.
A cura di Andrea Centini
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La Terra fotografata dal satellite Meteosat Third Generation Imager-1 (MTG-I1). Credit: ESA / EUMETASAT
La Terra fotografata dal satellite Meteosat Third Generation Imager-1 (MTG-I1). Credit: ESA / EUMETASAT

Dallo spazio è arrivata una nuova, spettacolare e incredibilmente dettagliata immagine della Terra. Si tratta della prima fotografia scattata dal Meteosat Third Generation Imager-1 (MTG-I1), a sua volta il primo della nuova famiglia di terza generazione. Era stato lanciato il 13 dicembre 2022 in cima a un razzo Ariane 5 dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana francese, lo stesso da cui è partito l'avveniristico Telescopio Spaziale James Webb a Natale del 2021.

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Il veicolo spaziale, cogestito dall'Organizzazione Europea dei Satelliti Meteorologici (EUMETSAT) e dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA), è uno dei più avanzati satelliti meteo in orbita e nei prossimi anni fornirà previsioni con una precisione senza precedenti per tutto il territorio europeo, l'Africa e l'Oceano Atlantico. L'obiettivo principale è prevedere fenomeni atmosferici gravi come ad esempio tempeste, uragani e “medicane”, i famigerati uragani mediterranei.

Il dettaglio dell'Italia, Credit: ESA / EUMETASAT
Il dettaglio dell'Italia, Credit: ESA / EUMETASAT

Rispetto ai satelliti EUMETSAT di seconda generazione, lanciati sempre dallo spazioporto di Kourou tra il 2002 e il 2015, il passo in avanti è sensibilmente superiore, sotto il profilo della risoluzione delle immagini, della capacità di osservare le strutture nuvolose e della frequenza degli scatti. “Il dettaglio aggiuntivo delle immagini a risoluzione più elevata, unito al fatto che le immagini saranno prodotte più frequentemente, significa che i meteorologi saranno in grado di rilevare e prevedere eventi meteorologici gravi in modo più rapido e accurato”, ha spiegato l'organizzazione europea in un comunicato stampa. E lo dimostra appieno la prima immagine ottenuta attraverso lo strumento Flexible Combined Imager (FCI) equipaggiato sul satellite, una potentissima fotocamera che permette uno sguardo sulla Terra con una qualità impareggiabile a una quota di ben 36.000 chilometri. Per comprendere la distanza orbitale dell'MTG-I1, basti sapere che la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) viaggia ad “appena” 430 chilometri di quota sulle nostre teste. Lo spazio, tecnicamente, inizia a circa 100 chilometri dalla superficie terrestre, mentre la Luna in media si trova a 384mila chilometri.

La prima immagine del nuovo satellite è stata catturata il 18 marzo alle 12:50 del Tempo Coordinato Universale (UTC), le 13:50 ora italiana. Proprio un dettaglio dell'Italia evidenzia la differenza significativa tra i satelliti EUMETSAT di seconda e quelli di terza generazione. Nello scatto dell'MTG-I1, ad esempio, è possibile osservare i depositi di sabbia e sedimento lungo la costa adriatica del Bel Paese, invisibili in quello ottenuto sempre il 18 marzo (alle 12:45 ora italiana) dallo strumento SEVIRI, installato sul satellite di seconda generazione Meteosat-11. I dettagli delle nuvole sono sensibilmente superiori, inoltre si possono persino osservare “polvere o smog trasportati dall'Asia meridionale”, spiega EUMETSAT. Nell'immagine di SEVIRI si nota anche un alone azzurrino su vasta parte del globo terracqueo, legato al fatto che lo strumento presenta meno canali rispetto all'FCI e quindi è meno capace di fornire un'immagine quanto più simile a quella che vedrebbe l'occhio umano.

Il risultato finale di questa innovazione tecnologica è un'immagine meravigliosa del nostro pianeta blu e della sua atmosfera in costante evoluzione, ma per quanto suggestiva ed emozionante possa essere, il satellite non è stato certamente lanciato per produrre sfondi da desktop. Tutta questa qualità è infatti al servizio della scienza e in particolar modo della meteorologia, che in futuro permetterà di avere previsioni sempre più rapide e accurate, soprattutto per quel che concerne gli eventi più problematici.

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