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La neve sottomarina della Terra rivela nuovi indizi su Europa, la luna ghiacciata di Giove

La crosta di ghiaccio del satellite galileiano potrebbe essere in parte costituita da neve sottomarina che galleggia verso l’alto invece di cadere.
A cura di Valeria Aiello
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Illustrazione della superficie ghiacciata di Europa e di uno dei suoi geyser / NASA
Illustrazione della superficie ghiacciata di Europa e di uno dei suoi geyser / NASA

La crosta ghiacciata di Europa, una delle più importanti lune di Giove, potrebbe essere in parte costituita da neve sottomarina che galleggia verso l’alto anziché cadere. Lo suggeriscono i risultati di un nuovo studio pubblicato sulla rivista Astrobiology da un team di ricerca dell’Università del Texas ad Austin che, tra l’altro, è anche impegnato nello sviluppo di uno strumento radar a penetrazione del ghiaccio che sarà integrato nel nuovo orbiter della NASA, Europa Clipper, il cui lancio è previsto nell’ottobre 2024.

Secondo gli studiosi, la neve sottomarina che si forma nell’oceano d’acqua presente sotto la crosta ghiacciata di Europa si sposterebbe verso l’alto rimanendo intrappolata sotto la calotta glaciale, analogamente a quanto accade sotto le piattaforme di ghiaccio dell’Antartide. Ed è proprio esaminando i due principali modi in cui si forma il ghiaccio sulla Terra – per congelamento (il ghiaccio che si forma attraverso il congelamento direzionale su un’interfaccia esistente) e per cristallizzazione (il “ghiaccio fragile” che si forma all’interno di colonne d’acqua super raffreddate) – che i ricercatori hanno discusso delle possibilità di trovare questi due tipi di ghiaccio nella crosta del mondo oceanico di Europa.

Le loro osservazioni, in particolare, hanno portato a ritenere che la crosta ghiacciata di Europa possa essere in gran parte costituita da neve sottomarina che si forma per cristallizzazione, dunque da “ghiaccio fragile” che, rispetto ad altri tipi di ghiaccio, è molto più puro, il che significa che il guscio di ghiaccio del satellite galileiano possa essere molto meno salato di quanto si pensasse in precedenza.

Il ghiaccio fragile sotto la piattaforma di ghiaccio antartico. Questa "neve sottomarina" potrebbe costituire gran parte della calotta glaciale della luna di Giove, Europa / Credit: Helen Glazer 2015, dal progetto "Walking in Antarctica"
Il ghiaccio fragile sotto la piattaforma di ghiaccio antartico. Questa "neve sottomarina" potrebbe costituire gran parte della calotta glaciale della luna di Giove, Europa / Credit: Helen Glazer 2015, dal progetto "Walking in Antarctica"

La crosta ghiacciata di Europa, il satellite di Giove

Come spiegato dai ricercatori, le informazioni emerse da questo nuovo studio sono essenziali in vista della futura esplorazione di Europa, in quanto il sale intrappolato nel ghiaccio può influenzare cosa sarà osservato dal radar e quanto lo strumento sarà in grado di vedere attraverso la crosta ghiacciata. “Siamo interessati alla salinità e alla composizione dell’oceano di Europa, perché questa è una delle cose che regolerà la sua potenziale abitabilità o anche il tipo di vita che potrebbe esserci” ha precisato Natalie Wolfenbarger, ricercatrice presso l’Istituto di Geofisica dell’Università del Texas e autrice principale dello studio.

Anche il ghiaccio che si forma per congelamento è meno salato e, secondo Wolfenbarger, come il ghiaccio fragile, potrebbe esserlo ulteriormente sulla base dei calcoli sulle dimensioni e l’età della crosta di ghiaccio di Europa, influendo sulle caratteristiche fisiche della crosta stessa, a partire dalla sua resistenza fino al modo in cui il calore si propaga attraverso di essa e alle forze che potrebbero guidare una sorta di tettonica del ghiaccio.

Questa scoperta, indicano gli esperti, apre “a una serie completamente nuova di possibilità per pensare ai mondi oceanici e al loro funzionamento” ha affermato da Steve Vance, ricercatore presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA che non è stato coinvolto nello studio. “Prepara le basi per come potremmo prepararci all’analisi del ghiaccio con Europa Clipper”.

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