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Iniziati gli scavi in un sito dove Gesù compì uno dei suoi miracoli: apertura nel 2023

Israele ha annunciato l’inizio degli scavi alla Piscina di Siloe, un sito archeologico di grande rilevanza per il Cristianesimo. Qui Gesù, secondo il Vangelo di Giovanni, ridonò la vista a un cieco.
A cura di Andrea Centini
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Rappresentazione della Piscina di Siloe. Credit: Shalom Kveller/City of David Archives
Rappresentazione della Piscina di Siloe. Credit: Shalom Kveller/City of David Archives

Uno dei luoghi in cui si narra che Gesù abbia compiuto uno dei suoi miracoli – ridonare la vista a un cieco – sarà sottoposto a scavi archeologici, con l'obiettivo di una futura apertura al pubblico. Il luogo in questione è la Piscina di Siloe (o di Siloam), un sito nel cuore della città di Gerusalemme, in Israele. Nello specifico, il bacino artificiale costruito nella roccia si trova all'interno del Parco Nazionale delle Mura di Gerusalemme, nella porzione meridionale della Città di David, il sobborgo che rappresenta il nucleo principale dell'antica Gerusalemme. La Piscina ha un significato storico, archeologico, religioso e culturale estremamente rilevante e la sua apertura – tecnicamente si tratta di una “riapertura” in epoca moderna – potrebbe attrarre milioni di turisti nel Paese mediorientale, alla conclusione dei lavori.

Ad annunciare l'avvio degli scavi alla Piscina di Siloe sono stati l'Israel Antiquities Authority (IAA), l'Israel National Parks Authority e la City of David Foundation, con un comunicato stampa congiunto pubblicato sul portale del ministero degli Affari Esteri israeliano. Come specificato nella nota, la Piscina fu costruita ben 2.700 anni fa sotto il regno del re Ezechia, con lo scopo di servire il sistema idrico di Gerusalemme. Il dato è riportato “nella Bibbia nel Libro dei Re II, 20:20:”, specifica il ministero israeliano.

La Piscina era alimentata dalla sorgente di Gihon, la principale fonte d'acqua per l'antica città. L'acqua nell'XVIII secolo avanti Cristo giungeva alla piscina artificiale attraverso due acquedotti: il canale dell'età del bronzo medio e il tunnel sotterraneo di Ezechia. Si ritiene che nel lontano passato la Piscina di Siloe venisse usata per i bagni rituali (chiamati mikveh) da parte di milioni di pellegrini, prima di recarsi al Tempio della Città di David. Probabilmente si immergevano a centinaia o persino a migliaia contemporaneamente, considerando l'estensione considerevole di 0,4 ettari (4mila metri quadrati) della piscina.

I resti della Piscina di Siloe. Credit: Koby Harati, City of David Archives
I resti della Piscina di Siloe. Credit: Koby Harati, City of David Archives

Pur essendo menzionata diverse volte nella Bibbia, il riferimento più rilevante per il Cristianesimo è indubbiamente quello legato al Vangelo secondo Giovanni (9), nel quale si racconta proprio di uno dei miracoli fatti da Gesù, ovvero quello della vista ridonata a un nato cieco. L'uomo, che mendicava proprio nei pressi della struttura, fu esortato da Gesù a recarsi nella piscina: “Va', lavati nella piscina di Siloe; egli dunque vi andò, si lavò e ritornò che ci vedeva”, si legge nel vangelo.

È evidente che la riapertura di un luogo così iconico rappresenterà una “attrazione” imperdibile per molti pellegrini e appassionati di storia e archeologia. L'area è comunque oggetto di studi internazionali approfonditi sin dalla fine del XIX secolo; nel 1880, ad esempio, fu scoperta un'iscrizione in Ebraico Antico con su scritto Siloe (oggi esposta a Istanbul), mentre nel 2004 furono trovati alcuni grandi gradini della porzione settentrionale della piscina, che permettevano ai pellegrini di scendere delicatamente in acqua e immergersi. L'avvio dei nuovi scavi garantirà l'apertura completa del monumento rendendolo accessibile ai milioni di turisti che ogni anno si recano in visita a Gerusalemme. I lavori dovrebbero concludersi entro il prossimo anno.

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