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I dinosauri anchilosauri potevano cantare come gli uccelli, secondo uno studio

I paleontologi hanno scoperto il fossile della più antica laringe mai rinvenuta, appartenuta a un anchilosauro vissuto nel Tardo Cretaceo. Probabilmente permetteva a questi dinosauri di cantare ed emettere richiami simili a quelle degli uccelli.
A cura di Andrea Centini
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Gli anchilosauri, dinosauri pesantemente corazzati e dall'aspetto inconfondibile, probabilmente potevano cantare come gli uccelli, emettendo richiami forti e acuti come quelli dei “rettili glorificati dalle piume”, come il celebre naturalista britannico Thomas Huxley definiva i volatili moderni. La ragione risiede nella scoperta di un fossile estremamente significativo, quello della più antica laringe mai rinvenuta dai paleontologi. La sua peculiare struttura, infatti, suggerisce che potesse permettere vocalizzazioni simili a quelle degli uccelli, che tuttavia usano un altro organo (il siringe). Gli scienziati hanno determinato che la laringe fossile risale al Tardo Cretaceo (84 – 72 milioni di anni fa) e apparteneva a una specie di anchilosauro, il Pinacosaurus grangeri, spazzato via assieme agli altri dinosauri non aviani dall'asteroide Chicxulub, che si abbatté sulla Terra 66 milioni di anni fa.

Fossile di pinacosauro. Credit: Wikipedia
Fossile di pinacosauro. Credit: Wikipedia

A determinare che i dinosauri anchilosauri potevano (probabilmente) emettere richiami come quelli degli uccelli è stato un team di ricerca internazionale guidato da uno scienziato giapponese del Museo dell'Università di Hokkaido, il dottor Junki Yoshida, che ha collaborato con i due colleghi Yoshitsugu Kobayashi e Mark A. Norell, quest'ultimo del Museo di Storia Naturale di New York. I tre ricercatori hanno analizzato a fondo il fossile della laringe preistorica, che da precedenti studi si credeva fosse un'altra parte del corpo. Indagini più accurate hanno permesso di dimostrare che si trattava proprio di una laringe, e non una qualsiasi, ma la più antica mai rinvenuta.

Credit: Communications Biology
Credit: Communications Biology

La sua struttura peculiare suggerisce che non servisse a mantenere chiusa la glottide – lo spazio tra faringe e trachea che si chiude per impedire il passaggio del cibo nelle vie aeree -, ma restava aperta, permettendo a questi splendidi animali di regolare il flusso dell'aria come avviene nel corpo degli uccelli. Di conseguenza avrebbero potuto modulare il suono e quindi cantare ed emettere richiami peculiari. Magari non erano "intonati" come usignoli, ma forse le loro vocalizzazioni potevano essere forti e stridule come quelle degli aironi. Ricordiamo che gli uccelli usano il siringe per cantare, un organo vocale diverso dalla laringe (utilizzata per la protezione delle vie aeree, la vocalizzazione e la respirazione); tuttavia quella dell'anchilosauro ricorda proprio la struttura del siringe, che tuttavia non è mai stato identificato nei dinosauri non aviani.

Credit: Communication Biology
Credit: Communication Biology

Nello specifico, il dottor Yoshida e colleghi, hanno osservato che la laringe del Pinacosaurus grangeri si caratterizza per un cricoide e un aritenoide come avviene nei rettili non aviani, ma è "specializzata con l'articolazione cricoide-aritenoide solida e cinetica, il processo aritenoideo prominente, il lungo aritenoide e il cricoide allargato", come spiegato nell'abstract dello studio. Sono queste caratteristiche anatomiche a indicare la regolazione del flusso d'aria e dunque la modulazione di richiami simili a quelli degli uccelli moderni.

Si tratta di una scoperta molto interessante perché può aiutare i paleontologi a capire meglio come si sono evoluti gli organi deputati ai richiami, inoltre è sicuramente affascinante pensare a questi animali mentre cantano. Ciò che è certo, o almeno decisamente probabile, è che gli anchilosauri utilizzassero questi richiami per le interazioni intraspecifiche e interspecifiche, come ad esempio per cercare un partener o segnalare la presenza di predatori, che potevano contrastare con la robustissima corazza e la letale mazza presente alla base della coda. I dettagli della ricerca “An ankylosaur larynx provides insights for bird-like vocalization in non-avian dinosaurs” sono stati pubblicati sulla rivista Communications Biology.

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