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I cani soffrono quando perdono un amico a quattro zampe, lo rivela uno studio italiano

Dopo la morte di un compagno i cani entrano in uno stato di lutto, che dimostrano con alterazioni comportamentali e nella frequenza delle attività.
A cura di Andrea Centini
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Quando i cani perdono un “amico peloso” che vive nella stessa famiglia provano sofferenza, dimostrando il proprio lutto con una riduzione significativa dell'appetito, delle attività e dell'umore. Tali manifestazioni comportamentali risultano più accentuate quando anche il proprietario si presenta triste e addolorato per la perdita, inoltre non sono influenzate dal tempo trascorso in compagnia del cane deceduto. In altri termini, per un cane perdere un compagno dopo un anno o sette anni non incide sulla sofferenza manifestata.

Per chi vive con più cani da tanti anni sapere che i nostri amici a quattro zampe esibiscono comportamenti di lutto dopo la morte di un compagno (legato sia da vincolo di parentela che di amicizia) sicuramente non è una novità. Ciò nonostante tali manifestazioni non sono state approfonditamente studiate nei canidi e solo raramente sono state osservate in quelli selvatici. Mancano dunque evidenze scientifiche che "certificano" e descrivono nel dettaglio il comportamento. Per colmare questa lacuna gli scienziati hanno deciso di condurre un'indagine coinvolgendo 426 proprietari di cani in Italia, tutti sottoposti a rigorosi questionari per analizzare il comportamento canino a seguito della morte di un compagno.

A condurre lo studio è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati italiani del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell'Università degli Studi di Milano, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Ambulatorio e Laboratorio Veterinari San Marco, del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell'Università di Padova, dei Servizi di consulenza e comportamento veterinario di Napoli, dell'Università della British Columbia (Canada), dell'Università di Evora (Portogallo) e di altri istituti. I ricercatori, coordinati dalla veterinaria Federica Pirrone, per giungere alle loro conclusioni hanno coinvolto persone che avevano almeno due cani, di cui uno ancora in vita.

Dall'analisi dei questionari è emerso che l'86 percento dei partecipanti ha affermato che il proprio cane, dopo la perdita dell'amico, ha mostrato un comportamento meno attivo e più bisognoso di attenzione, riposo e affetto. Più nello specifico, il 67 percento ha dichiarato che il cane sopravvissuto aveva più bisogno di attenzione, mentre il 57 percento ha segnalato un calo nell'attività del gioco, che sappiamo essere fondamentale nel benessere dei cani. Il 35 percento ha indicato che il proprio cane trascorreva più tempo a dormire e manifestava generalmente più paura. Il 32 percento ha segnalato una riduzione dell'appetito e il 30 percento una maggiore tendenza a guaire e abbaiare. Quasi la metà dei proprietari ha rilevato un'alterazione di tutte le attività principali per un cane, ovvero mangiare, dormire e giocare.

Sebbene la sofferenza mostrata dal cane sopravvissuto fosse legata alla qualità della relazione col compagno deceduto (come sappiamo non tutti i cani sono in buoni rapporti), il tempo trascorso assieme non influiva sulle manifestazioni di lutto. È interessante notare che il legame tra uomo e "Fido" può avere un effetto sul comportamento del sopravvissuto, che potrebbe ricevere più attenzioni proprio in virtù del lutto. Le reazioni del cane potrebbero essere dunque anche una risposta a quella dei padroni, che determinano una sorta di “contagio emotivo” per la perdita dell'altro cane. Comprendere meglio il comportamento dei cani può aiutarci a fornire loro la migliore assistenza possibile in un momento così difficile per tutta la famiglia. I dettagli della ricerca “Domestic dogs (Canis familiaris) grieve over the loss of a conspecific” sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports.

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