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Covid 19

È troppo presto per dire se servirà una quarta dose di vaccino anti Covid

Secondo gli esperti, il momento migliore per una quarta dose potrebbe essere l’autunno, quando si prevede che l’ondata pandemica possa tornare a salire.
A cura di Valeria Aiello
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I dati dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti mostrano che le dosi di richiamo perdono parte della loro efficacia dopo circa quattro mesi, ma al momento le autorità sanitarie non prevedono di raccomandare una quarta dose di vaccino contro il coronavirus.

Semplicemente non abbiamo dati sufficienti per sapere se è una buona cosa da fare” ha affermato in un’ intervista il dottor Peter Marks, che dirige la divisione della Food and Drug Administration che regola i vaccini. In un’intervista separata, il dottor Anthony Fauci, capo consigliere medico della Casa Bianca, ha affermato che i vaccini sono ancora un solido baluardo contro la malattia grave, nonostante i dati dei CDC. “Dovremo fare una quarta dose? È quello che mi chiedono molte persone – ha detto Fauci – . La risposta è se guardiamo a dove siamo adesso, sembra che ci sia una buona protezione. Il sessantotto per cento va bene”.

Quando fare la quarta dose di vaccino

La ricerca del CDC, pubblicata venerdì scorso, ha analizzato i ricoveri e le visite ai pronto soccorso e alle cliniche di cure urgenti in 10 Paesi deli Stati Uniti, da parte di persone che avevano ricevuto la dose di richiamo del vaccino di Moderna o Pfizer-BioNTech. Lo studio ha mostrato che il livello di protezione contro il ricovero è sceso dal 91% nei due mesi successivi alla terza dose al 78% dopo quattro o cinque mesi. L’efficacia contro le visite al pronto soccorso o alle cliniche di cure urgenti è diminuita dall’87% al 66%.

I ricercatori non hanno esaminato le variazioni per fascia di età, condizioni mediche sottostanti o presenza di deficienze immunitarie. Tuttavia, affermano, i risultati sottolineano la possibile importanza di una quarta dose.

Negli Usa, la strategia vaccinale è stata costantemente rivista da quando il presidente Biden è entrato in carica. Quello che accadrà dopo, ha spiegato il dottor Fauci, dipenderà dalla durata della protezione del booster, se continuerà a diminuire e quanto velocemente. “Non è solo il numero, è l’inflessione della curva” ha spiegato Fauci.

I dati provenienti dalla Gran Bretagna sono simili a quelli del CDC e indicano che i booster sono efficaci dal 75% all’85% contro il ricovero da quattro a sei mesi dopo la loro somministrazione. Anche Israele ha anche riportato un calo dell’efficacia del vaccino Pfizer-BioNTech nei mesi successivi alla terza dose, offrendo la possibilità di una quarta alla fine di dicembre, inizialmente sono agli operatori sanitari e poi estendendola ad altre fasce di popolazione.

I CDC raccomandano che le persone con uno stato di compromissione immunitaria ricevano tre dosi come parte del ciclo primario, seguite da una quarta come dose di richiamo. Due terzi degli americani hanno ricevuto la terza dose, da quando il booster è stato autorizzato a novembre. La vaccinazione procede più lentamente tra i bambini sopra gli 11 anni, le cui dosi sono state approvate solo all’inizio di gennaio.

Secondo il dottor Marks, il momento migliore per una vaccinazione di richiamo potrebbe essere questo autunno, quando si prevede che la diffusione del coronavirus riprenderà a crescere. “Escludendo eventuali sorprese da nuove varianti, forse la cosa migliore è pensare alla nostra strategia di richiamo in combinazione con il vaccino antinfluenzale il prossimo autunno e vaccinare il maggior numero di persone possibile” ha affermato l’esperto americano che, in una sessione ospitata dalla FDA e dall’Università della California a San Francisco, ha detto di sperare che una terza dose possa essere uno scudo sufficiente contro la malattia e che sarebbe necessario un richiamo annuale per il Covid. Ma sia lui, sia il dottor Fauci, hanno affermato che è impossibile fare qualsiasi previsione senza ulteriori dati.

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