Cos’è l’avvistamento lunare che sancisce l’inizio del Ramadan, il mese sacro dell’Islam

Oggi, giovedì 23 marzo 2023, ha avuto inizio il Ramadan, il mese sacro per i mussulmani legato al digiuno diurno e alla preghiera. L'evento, che coinvolge circa 2 miliardi di persone in tutto il mondo, non cade sempre nella stessa data; essa, infatti, varia anno dopo anno poiché legata al calendario islamico, che a sua volta si basa sulle fasi lunari (e non sul Sole come il calendario gregoriano). Tecnicamente il Ramadan, che celebra la rivelazione del Corano al profeta Maometto, è il nono mese del calendario islamico e ha una durata di 29 o 30 giorni: il suo inizio esatto è sancito da una particolare procedura chiamata avvistamento lunare. In parole molto semplici, si attende l'avvistamento del primo spicchio di Luna crescente dopo la Luna Nuova o novilunio, che questo mese si è verificata esattamente alle 18:23 ora italiana del 21 marzo, come riportato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI).

Perché il Ramadan è iniziato il 23 Marzo

Il Ramadan del 2023 teoricamente avrebbe dovuto avere inizio il 22 marzo, tuttavia è stato posticipato di un giorno proprio perché l'avvistamento lunare iniziale non ha avuto buon esito, come confermato dalla Saudi Press Agency. L'Arabia Saudita gioca un ruolo particolarmente significativo nel determinare l'avvistamento lunare, essendo sede della Mecca, la cui visita rappresenta uno dei Cinque Pilastri della religione islamica (assieme a preghiera, elemosina, testimonianza di fede e digiuno). Molti mussulmani prendono come riferimento per l'inizio del Ramadan proprio quello stabilito da uno specifico dipartimento della Corte Suprema saudita. Gli esperti valutano le osservazioni di vari comitati dedicati all'avvistamento della Luna e decidono qual è quello legittimo.

Come specificato da Time and Date, esistono due scuole di pensiero in tal senso: la “regola dell'orizzonte unico” prevede che nel momento esatto in cui la Luna crescente viene osservata da un mussulmano, in qualunque parte del mondo, tutti dovrebbero iniziare il Ramadan; mentre la “regola dell'orizzonte locale” prevede che l'inizio dell'evento debba essere locale, in base all'apparizione della Luna crescente nel proprio fuso orario. Proprio alla luce di queste differenze, in molti preferiscono seguire come punto di riferimento la data stabilita in Arabia Saudita.

Come si fa l'avvistamento lunare

Ma come si fa questo avvistamento lunare? Alcuni studiosi islamici ritengono che esso debba essere fatto esclusivamente a occhio nudo, tenendo presente che il Corano non menziona strumenti, mentre altri accettano l'impiego di dispositivi ottici (come i comitati dell'Arabia Saudita). L'avvistamento lunare effettuato in Italia il 22 marzo e coordinato dal Centro Islamico Culturale d'Italia – Grande Moschea di Roma, ad esempio, ha visto la collaborazione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e dell'Unione Astrofili Italiani ed è stato assistito con strumentazione ad hoc.

Osservare il sottilissimo falcetto di Luna crescente non è facile, inoltre il maltempo può oscurare il satellite della Terra anche per giorni. Per questa ragione il Ramadan in alcuni Paesi può slittare anche di diverso tempo, come accaduto in Sudafrica lo scorso anno. Poiché l'avvistamento lunare non è agevole e può essere impreciso o reso complicato da eventi atmosferici, alcuni propongono di stabilire la data dell'inizio attraverso il calcolo astronomico, che è indubbiamente più preciso. Ma su questa “alternativa” c'è molto dissenso. Lo scorso anno Google ha lanciato un piccolo gioco via browser dedicato proprio all'affascinante e significativa procedura dell'avvistamento lunare.