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Cos’è il Citrobacter che colpisce i neonati: sintomi, diagnosi e cura dell’infezione

I batteri del genere Citrobacter sono patogeni opportunisti che possono provocare infezioni gravi e potenzialmene mortali in neonati, bambini e soggetti fragili. Come avviene il contagio, quali sono i sintomi dell’infezione e come viene curata.
A cura di Andrea Centini
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Tra i patogeni opportunisti meno conosciuti in grado di causare infezioni potenzialmente mortali figurano alcuni batteri del genere Citrobacter, appartenenti alla famiglia delle Enterobacteriaceae. Si tratta di microorganismi ubiquitari, ovvero che si trovano ovunque, dal suolo all'acqua, passando dagli alimenti fino al nostro apparato digerente. Sono infatti una componente comune della flora batterica intestinale, come indicato dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS). In alcuni casi, tuttavia, questi batteri possono diventare patogenici e provocare gravi infezioni, in particolar modo in neonati, bambini, anziani e più in generale soggetti immunodepressi / compromessi. Tra i sintomi dell'infezione si riconoscono febbre alta, difficoltà respiratorie, dolore mentre si urina e altri. La diffusione del batterio nell'organismo può sfociare in sepsi, shock settico, meningite e morte.

Spesso i contagi avvengono in ospedale, come evidenziano alcuni casi balzati agli onori della cronaca nazionale. All'inizio di maggio 2024 tre bambini sono risultati positivi al Citrobacter presso l'ospedale Borgo Trento di Verona, teatro nel 2020 di una significativa epidemia che aveva causato la morte di alcuni piccoli e il contagio di diverse decine, con conseguente chiusura del reparto di maternità. Il batterio fu scoperto all'interno delle condutture di un rubinetto del nosocomio utilizzato dagli operatori sanitari. Ecco cosa sappiamo su questi batteri.

Cos'è il Citrobacter

Per Citrobacter si intende un genere di batteri scoperto all'inizio degli anni '30 del secolo scorso che, ancora oggi, risulta poco conosciuto dai microbiologi. Come indicato, si tratta di microorganismi ubiquitari che fanno anche regolarmente parte del nostro microbiota intestinale. Nonostante si tratti generalmente di batteri “buoni”, in taluni casi possono dar vita a infezioni molto gravi e anche fatali, profittando del sistema immunitario non ancora sviluppato (come nei bambini) o compromesso / depresso in anziani, malati e fragili. Tre specie, specifica l'ISS, sono principalmente coinvolte nelle gravi infezioni nell'essere umano: Citrobacter freundii; Citrobacter koseri; e Citrobacter braakii. Nei neonati con infezioni severe spesso ad essere coinvolto è il C. koseri. Alcuni ceppi di questi batteri possono essere molto resistenti agli antibiotici.

Quali sono i sintomi dell'infezione da Citrobacter

L'ISS specifica che i sintomi dell'infezione da Citrobacter sono associati all'organo / tessuto interessato dall'invasione batterica. Spesso sono coinvolte le vie urinarie, dove i microorganismi possono provocare dolore durante la minzione, urina purulenta, urina con sangue (ematuria), difficoltà o urgenza di urinare. Quando sono interessati i polmoni si riscontrano febbre alta, difficoltà a respirare, tosse e altri sintomi normalmente legati a malattie respiratorie. Possibili anche gonfiore, arrossamento, pressione bassa, confusione, brividi e altro ancora.

Nei neonati infettati possono emergere instabilità termica, convulsioni, ittero, letargia e irritabilità, come evidenziato da Nurse24.it. Tra le complicazioni ascessi cerebrali, meningite, encefalite necrotizzante e sepsi che possono sfociare nella morte. Perde la vita circa un terzo dei neonati che sviluppa ascessi, mentre la metà sviluppa danni significativi al sistema nervoso, come indicato dal portale specializzato. I bimbi infetti possono andare incontro a ritardo mentale, paralisi cerebrale ed epilessia, mentre negli adulti possono emergere aneurisma dell'aorta, ascesso epatico e ventricolite.

Come si trasmette il Citrobacter

Le infezioni da Citrobacter spesso emergono in ospedale, a seguito dell'esposizione a superfici / strumenti contaminati e non disinfettati oppure dopo il contatto con operatori sanitari che non hanno lavato correttamente le mani. Possibile anche la trasmissione madre-figlio durante il parto (trasmissione verticale) e il contatto stretto con una persona positiva. Anche ingerire cibi contaminati può scatenare il contagio.

Come si diagnostica l'infezione da Citrobacter

L'infezione da Citrobacter viene diagnosticata attraverso appositi esami di laboratorio su campioni biologici, tra i quali esami di urine, sangue ed espettorato. In base alla specie / ceppo identificato dalle indagini biochimiche viene assegnata una terapia ad hoc dal medico curante.

Come si cura l'infezione da Citrobacter

Sebbene raramente si trasformino in agenti patogeni, i batteri del genere Citrobacter possono essere "ospiti" scomodi da combattere a causa della resistenza agli antibiotici, come ad esempio alle penicilline. L'ISS specifica che alcuni ceppi possono essere trattati solo con la colistina, la cui somministrazione deve essere eseguita sotto strettissima sorveglianza medica. Tra gli altri antibiotici impiegati contro le infezioni da Citrobacter figurano cefalosporine, aminoglicosidi e chinoloni.

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