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Chi ha costruito la piramide più grande d’Egitto: l’ipotesi dell’egittologo più famoso al mondo

Per secoli abbiamo pensato che fossero stati gli schiavi a costruire le piramidi, ma le recenti scoperte di Zahi Hawass, il più famoso egittologo al mondo, potrebbero smentire uno dei miti più longevi sulla storia dell’antico Egitto.
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La Grande Piramide di Giza
La Grande Piramide di Giza

La costruzione delle grandi piramidi d'Egitto è uno dei misteri più antichi della storia dell'umanità, tanto che ancora oggi è rimasto molto da scoprire. Solo nel 2024, la scoperta di un antico papiro nel porto di Wadi Al-Jarf ha rivelato come gli antichi egizi riuscivano a trasportare gli enormi blocchi di pietra calcarea e granito con cui costruirono la più antica delle sette meraviglie del mondo. Stiamo parlando della Piramide di Cheope, anche nota come Grande Piramide di Giza, la più antica e più grande delle tre piramidi della necropoli millenaria.

Ma in realtà, i punti di domanda su questi affascinanti monumenti sono rimasti per millenni senza risposta, e alcuni probabilmente hanno anche generato dei falsi miti che nei secoli si sono confusi con la realtà. Uno dei più noti vuole che siano stati gli schiavi a costruire le piramidi: il primo a scriverlo fu addirittura lo storico dell'antica Grecia Erodoto, eppure questa rappresentazione ha resistito fino ai film sull'antico Egitto.

Chi ha costruito la Piramide di Cheope

In realtà, almeno per quanto riguarda la Grande Piramide di Giza, sappiamo che questa quasi sicuramente è una bugia storica. Lo suggerì nel 2010 una spedizione condotta da Zahi Hawass, il più famoso egittologo al mondo, che portò alla luce una serie di tombe dedicate proprio agli operai e poste appena a sud della Grande Piramide. Un dettaglio che – secondo l'egittologo – non sarebbe conciliabile con la tesi secondo cui a lavorare alla costruzione della Piramide fossero degli schiavi.

Oggi, Hawass ha rivelato i risultati di un recente lavoro di ricerca condotto dal suo team che confermerebbe questa ipotesi: grazie alle attuali tecnologie, la squadra di Hawass ha infatti scoperto all'interno della piramide delle incisioni antichissime finora rimaste nascoste.

Come ha spiegato in una puntata del podcast Matt Beall Limitless, per l'egittologo non possono essere dei falsi, ma sarebbero da attribuire proprio agli operai, in quanto riporterebbero i loro nomi e l'organizzazione delle squadre di lavoro in base ai giorni. Questo dettaglio, unito alla scoperta precedente del suo team, ha portato Hawass a quella che ritiene l'unica conclusione possibile: non furono gli schiavi a costruire la celebre piramide, ma squadre di lavoratori specializzati e salariati.

D'altronde, questa ipotesi è stata fortemente sostenuta dallo studioso fin dal ritrovamento delle tombe di operai nei pressi della piramide, con tanto di statue funebri che li ritraevano nelle loro mansioni e con riferimenti ai loro titoli: "Se fossero stati schiavi – ha spiegato l'egittologo – non avrebbero mai preparato le loro tombe per l'eternità, proprio come facevano re e regine", per di più vicino alla Piramide, luogo di sepoltura dei faraoni, considerati a tutti gli effetti delle divinità.

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