Allerta per tempesta solare G4 oggi 13 novembre, situazione instabile: le probabilità di aurora in Italia

Gli effetti del potentissimo brillamento di classe X 5.1 dell'11 novembre continuano a farsi sentire ancora oggi, giovedì 13; non a caso lo Space Weather Prediction Center della NOAA ha diramato un'allerta per possibile tempesta solare G4 (acuta) anche nella giornata odierna. La situazione dell'attività magnetica è ancora piuttosto instabile nel momento in cui stiamo scrivendo – poco dopo le 12:00 – ed è in costante evoluzione, sebbene il trend sia in diminuzione. Ad esempio, alle 05:18 del Tempo Coordinato Universale (UTC), le 06:18 in Italia, si è verificata una tempesta geomagnetica forte (G3), seguita da un evento minore (G1) alle 07:47 e da uno moderato (G2) alle 08:23. I parametri magnetici sono comunque ancora elevati; spaceweatherlive.com, ad esempio, indica al momento un indice Kp pari a 6 (su una scala che arriva a 9). Più è alto questo valore maggiori sono le probabilità di vedere le aurore polari a latitudini più basse del consueto, come ad esempio in Italia. Oggi, però, è difficile che possa ripetersi lo scenario della notte tra 11 e 12 novembre (qui le bellissime foto).
Nonostante i bollettini di allerta e l'instabilità dell'attività magnetica, le probabilità di vedere una nuova aurora boreale sull'Italia sono infatti piuttosto scarse. Le attuali turbolenze magnetiche, infatti, sono la coda dell'impatto avvenuto tra il tardo pomeriggio e la sera di ieri (12 novembre), quando l'intensa espulsione di massa coronale (CME) scagliata dall'eruzione solare di classe X 5.1 si è “schiantata” contro il campo magnetico terrestre (magnetosfera). Poiché le aurore polari (chiamate boreali nell'emisfero settentrionale e australi in quello meridionale) sono visibili solo col buio, tale instabilità dovrebbe perdurare per l'intera giornata e arrivare fino a dopo le 17:00 circa, quando è atteso il tramonto sullo Stivale. Più nello specifico, la stella calerà oltre l'orizzonte occidentale attorno alle 16:50 a Roma, verso le 17:15 a Cagliari, poco dopo le 16:30 a Bari e qualche minuto prima delle 17:00 a Milano e Palermo. In genere la situazione si calma nel giro di qualche ora, quindi, come indicato, è assai improbabile la manifestazione del fenomeno ottico, ma le sorprese possono sempre verificarsi, alla luce delle difficoltà di previsione del meteo spaziale.

“Attualmente, i livelli delle tempeste oscillano tra la categoria G1 (Minore) e G3 (Forte), poiché il vento solare soffia intorno alla Terra a una velocità superiore a 900 km/s”, ha spiegato l'astrofisico Tony Phillips sul portale specializzato in meteo spaziale spaceweather.com, aggiungendo comunque che i meteorologi della NOAA “affermano che c'è anche una persistente possibilità di forti tempeste di classe G4”. È possibile che il picco ci sia stato proprio nelle scorse ore, come evidenzia il pannello di previsione delle aurore di spaceweatherlive.com. L'attività dovrebbe attenuarsi nel corso della giornata fino alle 21:00 circa, quando dovrebbe risalire nuovamente a un indice Kp di circa 5. Non sarebbe assolutamente sufficiente per un'aurora boreale alle latitudini italiane, considerando che in genere serve almeno una tempesta solare G4 con indice Kp (che indica l'attività magnetica) di 7+.
Va anche considerato che la macchia solare AR 4274 che ha scagliato i potenti brillamenti e le CME in serie (anche una cannibale) verso la Terra – responsabili delle tempeste geomagnetiche di questi giorni – si trova ormai sul margine in alto a destra del disco solare, ed è pronta a “sparire” sulla faccia nascosta della stella. Difficilmente, dunque, anche se dovesse scagliare una nuova eruzione di classe X, dovremmo riscontrare problemi o vedere aurore alle nostre latitudini. Ci sarà da aspettare che la stessa macchia riemerga dal margine sinistro (sempre che non sparisca prima) oppure la formazione di un nuova, complessa e instabile struttura “esplosiva”.