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Inchiesta P4: l’intercettazione che inguaia la Prestigiacomo

Affiorano nuovi risvolti dalla richiesta d’arresto firmata dai pm napoletani. «Dobbiamo stare attenti ai telefoni… dicono che Woodcock ci sta controllando i telefoni», comunica Bisignani alla Prestigiacomo.
A cura di Biagio Chiariello
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Se fino ad ora i particolari sull'inchiesta della procura di Napoli relativa alla cosiddetta P4 erano quelli emersi dalle parole dell'uomo ombra Luigi Bisignani, dopo le intercettazione pubblicate stamane da alcune agenzie di stampa sembrano non esserci più dubbi sul presunto coinvolgimento di importanti esponenti politici nella "nuova loggia super-segreta", come l'hanno definita i pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio. In alcune di esse, si nota la sorprendente abilità di Bisignani di apprendere dettagli segretissimi, come la stessa indagine che lo riguardava. Come nel caso della telefonata col Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, intercettata lo scorso 2 dicembre, nella quale i due si confidano dubbi e incertezze proprio sull'azione dei Magistrati in merito ad una pratica assegnata al faccendiere in merito al voto in Parlamento di un emendamento ambientale. "Dobbiamo stare attenti ai telefoni… dicono che Woodcock ci sta controllando i telefoni", comunica Bisignani alla Prestigiacomo.

Ecco alcuni passaggi della telefonata rivelata da Ansa.it che rappresenta un'importante prova per l’imputazione di rivelazione di segreto istruttorio che pende sulla testa di Bisignani:

P: e quindi? e perchè Woodcock a te ti controlla?
B: e che ne so perchè mi controlla… non so, non saprei
P: se ti controlla ti segue, ti fa…
B: non saprei
P: mamma mia! ma come si può vivere così? dì, me rovini
B: eh?
P: se escono le intercettazioni con me mi rovini!
B: io cerco di stare sempre attentissimo al telefono.

In un'altra intercettazione affiora invece l'altra importante figura del sistema P4: Alfonso Papa, il deputato Pdl ora agli arresti. L'ex magistrato viene intercettato nel settembre 2009 nell'intenzione di rivelare allo stesso Bisignani "un pettegolezzo su Vietti [presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, esponente dell’UdC] enorme… ha offerto una serata a quattro avvenenti ragazze". Secondo i pm la telefonata "appare di rilevante gravità" in quanto viene chiaramente fuori come Papa utilizzasse la sua amica Maria Roberta Darsena, coinvolta anche nella vicenda legata ai rapporti di Bisignani con Poste e Poligrafico di Stato, con l'obiettivo di "carpire notizie e informazioni in grado di vulnerare la reputazione di Vietti, sia in ambito privato che pubblico".

Ecco il testo della telefonata:

P: martedì sera sarò pronto ho fatto tutto e tutto a posto ci avevo un pettegolezzo su Vietti enorme
B: ah
P: ti ho mandato pure il messaggio per Dagospia
B: e non l'ho visto…quando me lo hai mandato?
P: ieri…ieri mattina…tanto, tanto ti frego perchè, nonostante le tue tecniche, sappi che quando lo accendi il telefono io lo so in tempo reale
B: bravo
P: quindi ti becco
B: bravo
P: praticamente vuoi sentire
B: si certo
P: allora praticamente giovedì sera…al ristorante ‘i Pazzi'
B: è
P: Michele Vietti…ha offerto una serata a quattro avvenenti ragazze…che risultano lavorare all'ufficio legale delle Poste italiane
B: ah
P: la serata è stata organizzata dal suo segretario Enrico Caratozzolo…e hanno organizzato per settimana prossima una festa privata in casa Vietti dove ogni ragazza dovrà cucinare una pietanza
B: fantastico
P: hai capito?
B: ufficio legale eh?
P: di poste italiane
B: ah…va bene
P: va bene però va bene però non scopriamo poi troppo la fonte se no
B: no no
P: eh eh hai capito dobbiamo…dobbiamo fare hai capito…ristorante I Pazzi a Trastevere…va bene i dettagli della serata possono essere pure quelli interessanti?…che cosa si sono detti però ah no
B: con la scollacciata insomma
P: si si…scollacciata con avance…promesse
B: fantastico
P: promesse di interessamento e per qualcuna ci uscirà pure una promessa di inserimento nel suo staff al Csm.

"Due circostanze – scrivono i pm – rendono ancor più grave" la telefonata tra Papa e Bisignani. La prima è che lo scoop "viene proposto e presentato al Bisignani per Dagospia, e ciò a conferma della cogestione occulta da parte del Bisignani medesimo del noto sito scandalistico". La seconda è proprio il fatto che "la ragazza che avrebbe fornito al Papa le suddette notizie astrattamente scabrose (tale Maria Roberta Darsena), fosse molto amica dello stesso Papa".

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