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Incendi, ancora roghi attivi in Piemonte. Minniti: “Elemento doloso è dominante”

“Non abbiamo trovato dispositivi già consumati, ma dispositivi pronti ad agire. Quindi vuol dire che ci sono stati o che si presume che ci possano essere state attività di carattere doloso”, così il ministro degli Interni Marco Minniti, al termine del vertice in prefettura a Torino sull’emergenza incendi.
A cura di Susanna Picone
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È stata un’altra notte di lavoro in Piemonte, dove si cerca di far fronte ai roghi che da giorni stanno distruggendo la regione. La situazione sta lentamente migliorando, ma ci sono ancora delle zone che continuano a bruciare. Dal 10 ottobre scorso le squadre antincendio regionali e dei vigili del fuoco hanno dovuto affrontare più di 300 incendi. Ieri sulla questione è intervenuto il ministro degli Interni, Marco Minniti, al termine di un vertice a Torino sull’emergenza incendi. “Non abbiamo trovato dispositivi già consumati, ma dispositivi pronti ad agire. Quindi vuol dire che ci sono stati o che si presume che ci possano essere state attività di carattere doloso”, ha affermato Minniti, aggiungendo che ci sono indagini in corso e che l'elemento doloso non è unico ma dominante. “Le forze dell'ordine stanno monitorando: se dovessero ripartire i venti, qualcuno potrebbe avere l'idea di riattivare focolai”, ha detto ancora. “Ci troviamo di fronte a un evento collegato a condizioni di carattere climatico particolari. Qui il quadro è più contenuto ma la situazione è analoga a quella del Portogallo”, ha spiegato il ministro secondo cui comunque è diminuito il numero delle criticità e che complessivamente la situazione è sotto controllo.

Galletti: “Pene severe, i piromani tolgono il futuro al Paese” – Nel pomeriggio di lunedì si contavano ancora undici roghi attivi. Al lavoro ci sono 153 vigili del fuoco e 600 volontari Aib. I mezzi aerei impiegati sono quindici, tra cui quattro Canadair, due elicotteri drago, otto elicotteri regionali e un Erikson. Sull'emergenza incendi ha detto la sua anche il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti: “Questo governo ha introdotto uno strumento nuovo, quello degli ecoreati, che permettono di sanzionare i piromani con una pena detentiva che va oltre i 15 anni. Io chiedo a tutti coloro che sono deputati ad applicare quella pena di farlo con la massima severità”, così parlando a margine del Climate Innovation Summit a Milano. Quello degli incendi, ha aggiunto, “è un danno al patrimonio naturale: i piromani tolgono il futuro al Paese”.

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