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Ilva, ArcelorMittal propone 10.100 assunzioni ora e 200 nel 2021. Sindacati: “Posizioni lontane”

Continua la trattativa sull’Ilva, ma le parti restano lontane, stando a quanto fanno sapere le sigle sindacali. ArcelorMittal ha proposto una bozza di accordo che prevede l’assunzione di 1.100 lavoratori entro il 2018 e altri 200 entro il 2021. Ma per i sindacati non è ancora abbastanza. Il tavolo al ministero dello Sviluppo economico prosegue nella notte.
A cura di Stefano Rizzuti
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Trattativa in corso al ministero dello Sviluppo economico sull’Ilva: da una parte ArcelorMittal ha avanzato la sua proposta di accordo, con 10.100 assunzioni entro la fine dell’anno; dall’altra i sindacati si dicono ancora non soddisfatti. Così le trattative riprenderanno e potranno continuare nella notte: al tavolo ArcelorMittal, sindacati e governo. Alcune fonti parlano di un clima “positivo”, ma i sindacati – Fim, Fiom e Uilm – sembrano ancora pessimisti e parlano di un “clima pesante” e di “posizioni lontanissime”. Netto il giudizio del segretario generale della Fiom, Francesca Re David: “Allo stato attuale siamo lontanissimi da un accordo. Mittal non ha mai cambiato posizione, è ferma al piano industriale e al piano occupazionale di inizio gara. Non ha cambiato nulla. Non siamo disposti a discutere di intesa di contenimento dei costi. Non è pensabile, non è accettabile”. Di distanze molto rilevanti parla anche Marco Bentivogli, leader della Fim, che oggi ha anche avuto uno scontro con il ministro Luigi Di Maio, reo di “scaricare le responsabilità” sulle sigle sindacali.

La bozza dell’accordo

Una bozza dell’accordo proposta da ArcelorMittal sta intanto circolando in queste ore e l’impegno dell’azienda è quello di assumere 10.100 lavoratori entro la fine del 2018 e altri 200 entro la fine del 2021. C’è poi un altro punto previsto, riguardante gli operai che dopo il 2023 saranno senza posto di lavoro, con l’impegno dell’azienda di prendersene carico. Si tratta di coloro che non hanno beneficiato dell’incentivo all’esodo e non hanno ricevuto la proposta di impiego in qualche affiliata. La bozza sembra avvicinarsi alla posizione dei sindacati, almeno dal punto di vista occupazionale: l’obiettivo delle sigle del settore è quello di assicurare un posto a tutti i 14mila lavoratori dell’Ilva.

Qualche dubbio in più i sindacati sembrano avere sui costi per garantire la piena occupazione. Il passaggio della bozza interessato parla di “costi invariati come condizione per garantire la piena occupazione al 2023”. E per mantenere il costo del lavoro invariato il sistema da applicare sarebbe quello di ridurre gli orari di lavoro.

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